CAPITOLO 25

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Valeria's pov

Sono intenta a guardare la televisione insieme a nonna Angela quando il cellulare inizia a riempire la stanza con le note di Il Filo Che Ci Unisce di Ultimo. Nonna mi guarda con aria di rimprovero perché odia essere disturbata mentre cerca di capire tutti gli intrighi di Beautiful. Alzo le mani in segno di resa e dopo aver letto che si tratta di Simone , rispondo al cellulare.

– Aspetta un attimo – sussurro, mentre mi alzo dal divano e mi dirigo in camera mia.

Chiudo la porta alle mie spalle per poi andare a sedermi sulla mia amata sedia girevole.

– Eccomi – dico mentre inizio a girare su me stessa.

– Eccoti – la voce di Simone attraverso il cellulare risulta leggermente diversa.

– Come mai mi hai chiamata? – Domando incuriosita.

– Ho bisogno di un motivo per chiamare la mia ragazza? – Chiede divertito.

Ogni volta che lo ribadisce, sento le mie guance andare a fuoco. Devo ancora abituarmi all'idea che noi due non siamo più semplicemente amici, sebbene per tutti coloro che ci conoscono, la situazione non sia affatto cambiata.

– Immagino di no. – Mi ritrovo a constatare.

– Lorenzo ha continuato a scriverti? –

Già, Lorenzo. Ultimamente era divenuto un vero e proprio problema. Non sapevo più come fargli capire che non c'era la minima speranza che noi tornassimo insieme senza farlo indispettire. Come mi aveva spesso ripetuto Simone , se avessi tagliato i ponti con Lorenzo in modo brusco, non sarebbe mai riuscito ad accettare l'idea che io ed il suo amico stessimo insieme.

Dunque dovevo continuare a comportarmi in modo civile senza però dare l'impressione a lui di vederlo come qualcosa in più di un semplice amico.

– Secondo te? –

Sento Simone imprecare a bassa voce. So che questa situazione lo mette a disagio e che si sente in colpa nei confronti del suo amico ma allo stesso tempo però, credo che stia iniziando ad avercela con lui perché non molla la presa su di me.

– Che scusa ha usato questa volta? – Sospira.

– A quanto pare voleva che gli spiegassi un esercizio di matematica, dopo di che voleva che andassimo a prendere un caffè per ringraziarmi però ho rifiutato. Ho detto lui che avevo delle cose da fare. – Lo informo.

– Adesso vorrei tanto prenderlo a calci nel culo. Cazzo, ma perché non si fissa con un'altra, così ti lascia perdere? – Sbotta, più nervoso che mai.

– Probabilmente è perché ha capito che non mi ha più in pugno. Oramai mi viene naturale non considerarlo oppure rispondergli normalmente, senza fare la figura dell'idiota. Forse è questo a suscitare ancora il suo interesse: il fatto che io non sia più interessata. – Provo a dargli una spiegazione plausibile.

Simone rimane in silenzio per qualche secondo, conoscendolo, starà analizzando per l'ennesima volta la situazione. Sinceramente non so come aiutarlo e non voglio ficcare il naso tra lui e Lorenzo.

– Odio questa situazione. – È tutto ciò che riesce a dire.

– Già, anche io. Inizio a non sapere più come comportarmi. A scuola a stento possiamo parlare senza che lui inizi a guardarci male, non possiamo essere visti insieme da soli neanche per andare a prendere un caffè, possiamo vederci solo di nascosto oppure per uscire in gruppo ed anche in quel caso dobbiamo fingere di essere solo amici. È davvero frustrante. – Mi lamento, mentre mi alzo dalla sedia girevole ed inizio a camminare per la camera.

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