Ybod Dio del tempo

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-Limbo:

Io sono Limbo, una creatura superiore a tutti e, sinceramente, non posso volere nulla altro dai miei creatori.

-Aretan:

Noi?

Ma non farmi ridere, non ti avremmo mai creato senza volerlo, dicci chi sei o dovremmo distruggerti.

-Limbo:

Non potete distruggermi, voi stessi mi avete creato in ogni giorno della vostra vita. Io sono vivo da quando ognuno di voi è vivo, io sono la creazione di tutto, sono la parte oscura di ciò che voi create, sono una coscienza che è l'opposto di ciò che ognuno di voi realizza. Nel mio universo c'è un opposto per ognuno di voi.

Io sono il Limbo, uno spazio, una coscienza estremamente malvagia; ma siete voi che mi avete creato, senza pensare che c'è sempre un sopra ed un sotto, un bello ed un brutto; voi avete creato tantissimo nei millenni ed io sono il risultato opposto di tutte le vostre creazioni, di tutto ciò che esiste. Non potete neanche distruggermi, io sarò qui in eterno, perché sono sempre stato qui; mi nutro di coscienze e materia, e mangerò anche la vostra se continuate a starmi fra i piedi; ora sono attivo e non dormirò mai più: l'urlo di Ybod era quel pizzico di energia che mi mancava per completarmi, per cui signori potete anche andare via. Io ero già qui, voi mi avete solo incontrato adesso perché la mia energia è molto più grande di quando sono stato generato e avete potuto così percepirmi e percepire i miei movimenti. I creatori di ogni cosa mi hanno creato, i creatori di ogni epoca e galassia, voi compresi. Io sono tutti quanti insieme, sono indistruttibile. Senza di me non ci sarebbe equilibrio, ma senza di voi invece?

Ci saranno altri creatori e voi sarete solo cibo per me, andate via finché ve lo concedo, la mia pazienza, al contrario del mio illimitato potere, è molto ridotta.

Andarono via tutti, ma senza riuscire a star tranquilli, pur sapendo che Limbo sarebbe dovuto esistere per forza, perché senza di lui non esisterebbe niente altro; Ma Stella Del Mattino si sentì in dovere di prendere una decisione, ovviamente parlandone prima con i suoi creatori. Non sapeva cosa gli avrebbero risposto, quindi, anche se titubante, si decise e andò dai suoi creatori.

-Stella Del Mattino:

Padri, devo porvi una mia riflessione, ma non sono sicuro che voi approverete, ho bisogno di dirvelo perché è davvero molto importante per me.

-Enac:

Stella Del Mattino non devi avere timore di dirci ciò che pensi, tu sei il nostro primo figlio, il primo Dio che noi abbiamo creato, qualche diritto in più rispetto agli altri lo hai. Avanti, non farti troppi problemi ed esponici il tuo pensiero.

-Stella:

Io sono la creatura più luminosa che voi avete creato, ma sinceramente non riesco a smettere di pensare a tutto quel buio che abbiamo visto in quell'universo oscuro...

Beh io pensavo di poter portare anche lì un po' della mia luce, per illuminare anche se per poco tutto quel buio. Magari quell'essere che si fa chiamare Limbo potrà essere più sereno invece di essere così oscuro come lo è adesso.

-Ybod:

Stella Del Mattino è una cosa bella quella che hai pensato, ma devo dissentire da ciò che hai detto, poiché neanche la tua luce è abbastanza per illuminare un intero universo con tale oscurità al suo interno. Anche se tu dovessi essere capace di farlo, non sarebbe un bene, poiché se quell'universo dovesse cessare di esistere, noi stessi e tutto ciò che esiste cesseremmo di esistere, il tempo stesso potrebbe collassare se il nulla dovesse prendere il sopravvento.

-Enac:

Inoltre c'è da dire che tu stesso potresti restare compromesso da quell'oscurità e non saresti più un portatore di luce come lo sei adesso, la tua luce potrebbe sparire completamente nell'oscurità, per cui dovresti restare lì perché l'oscurità potrebbe inglobarti senza darti nessuna possibilità di tornare indietro. Anche noi creatori penso che non saremmo in grado di tornare da quel posto, potremmo sopravvivere forse, ma probabilmente senza poter più tornare indietro.

ArchèWhere stories live. Discover now