La nuova storia comincia da qui

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Passarono miliardi di anni da quando lo scontro più epico di tutta la storia mise fine all'universo come era al tempo degli Dei. Ma, come ben sappiamo, qualcosa rimase più vivo che mai.

Un semplice atomo di luce, che vagava per l'intero universo, e un castello con una biblioteca scollegata ormai dal pianeta in cui si trovava. I guardiani della biblioteca riuscirono a restare vivi grazie alla loro immortalità, ma erano molto deboli, quasi incapaci di ogni movimento, erano come in uno stato di sonno; oltre ai guardiani altri rimasero vivi trovando rifugio nel castello ormai morente.

Stella riuscì a restare vivo in qualche modo e fu testimone di tutto ciò che accadde nella storia passata; trovò rifugio all'interno del castello.

Riuscì a tenere attivo il convoglio che portava l'energia all'interno del castello, con l'aiuto di un entità a cui non credeva importasse la sopravvivenza della creazione, il Caos.

Il Caos resto lì a proteggere quanto poteva al fianco di Stella, perché era suo interesse far si che la creazione andasse avanti, poiché senza nulla da incasinare il Caos non poteva avere energia per sopravvivere: quindi i due opposti si unirono per salvare il salvabile.

Anche il Craken ebbe la sua parte nella protezione del castello, ma la protezione che lui portò era quella di uno scudo; sacrificò la sua vita pur di non far danneggiare il castello e la biblioteca, solo il suo corpo morto rimase vicino alle mura del castello, senza la possibilità di decomporsi, perché solo un Dio della creazione poteva ridare nuova vita ad una bestia così imponente o scomporre la materia di cui è composto.

A parte il convoglio di energia che restò intatto e raccolse, come fu progettato di fare, tutta l'energia emessa durante la fine di tutto. Adesso l'unica possibilità per tutti era solo quella di aspettare che il disegno progettato dal Dio Gormil e dalla Dea Incendio funzionasse al meglio: la loro speranza era rifugiata tutta in quel singolo atomo, che nel frattempo diventò molto più grande. Poiché nulla si trovava nell'universo per farlo crescere e fornirgli energia, questo si avvicinò all'unica fonte di energia esistente per dargli modo di crescere, il castello.

Nel corso dei millenni l'atomo prese proprio da lì l'energia che gli serviva per crescere ed aumentare la sua massa, fino a diventare grande come il sole che il Dio supremo creò per dare il via a tutto ciò che c'era stato. Anche questa volta diventò un sole di dimensioni gigantesche, uguale al primo che diede inizio a tutto quanto, ma anche questa volta aveva un nucleo instabile, e ciò significava una sola cosa: se il sole nato dall'atomo era instabile, prima o poi sarebbe esploso, e tutto sarebbe potuto ricominciare. 

L'unica problematica era che non poteva esplodere vicino al castello ne alla biblioteca, perché altrimenti tutto ciò che restava del vecchio universo sarebbe stato spazzato via: questo avrebbe significato spazzare via tutta la storia passata, mentre solo la storia nata in quel momento sarebbe stata la storia conosciuta. Stella e Caos cercavano di trovare una soluzione a questo grande problema: Stella, con la preoccupazione che tutto fosse dimenticato, Caos con l' egoismo e  la paura di sparire per sempre, ma in ogni caso dovevano trovare una soluzione per allontanare quel sole senza farlo esplodere; almeno non lì vicino ma abbastanza lontano da non danneggiare nulla di ciò che del passato era rimasto. Presero quindi una decisione insieme, solo la loro mente era abbastanza forte in quel momento, non potevano fare altro che comunicare, e quindi iniziarono a chiamare i guardiani della biblioteca per chiedere loro aiuto.

Un guardiano rispose, il guardiano più vicino, quello dell'ultimo piano, perché tutti gli altri erano troppo lontani, solo lui riuscì a sentire la richiesta di aiuto dato che l'energia usata per chiedere aiuto era troppo debole per arrivare a tutti. Stella e Caos erano più deboli di quanto credessero e la loro richiesta di aiuto non riuscì ad andare più lontano, ma per fortuna quel guardiano abbastanza vicino rispose.

ArchèWhere stories live. Discover now