Il Dio supremo

100 51 0
                                    

La guerra attesa dagli Dei non aveva data, notarono però che nuovi scritti e un nuovo oggetto si materializzarono all' interno della biblioteca e in un piano sotterraneo comparve un piano a cui stranamente non avevano accesso. L'oggetto in questione erano un paio di scarpe con dei fori all'altezza delle dita e con un foro più grande sul dorso del piede. questi erano oggetti creati dall'oscurità! Gormil si preoccupò di nascondere o distruggere tali scritti e tali oggetti, ma senza avere alcun risultato; pensò che fosse ovvio che non poteva avervi accesso ne distruggerli, perché il male e l'oscurità non possono essere distrutti.

Come degli Dei sarebbero nati per continuare la loro missione di pace, anche il male avrebbe avuto degli eredi. Solo degli Dei malvagi, dei demoni o umani con quel tipo di spiritualità avrebbero avuto accesso a quella parte della biblioteca, per leggerne i segreti: quelle scarpe erano progettate per contenere tutte le gemme degli Dei. Chi avrebbe posseduto tali scarpe ed il resto delle gemme contenute nei vari oggetti, avrebbe avuto il potere di distruggere tutto con un solo sospiro!

Chiaramente però dal momento che essendo loro degli Dei della creazione, creavano oggetti a fin di bene, allo stesso modo qualcun' altro che operava nella distruzione avrebbe potuto creare degli oggetti mirati a distruggere tutto e ovviamente quel qualcuno o qualcosa aveva creato anche gli scritti del male.

C'era solo da capire chi fosse stato tanto malvagio da essere capace di creare tali orrori. Gormil non si spiegava come questo essere malvagio e misterioso, poteva avere tale potere da cambiare alcune basi fondamentali della biblioteca senza far percepire la sua aura maligna.

A prescindere da chi ci fosse dietro tutto questo, la risposta concreta era solo una: il male era sveglio e non si era a conoscenza di dove fosse collocato al momento.

Una battaglia stava per arrivare, ma gli Dei non erano pronti ad affrontare ciò che non riuscivano neanche a percepire.

Gormil invocò gli oracoli, che subito si manifestarono a lui e agli altri Dei che erano lì di supporto al "re" degli Dei Gormil.

Gli oracoli questa volta erano diversi, erano sincronizzati ed era quasi inquietante ascoltare le loro parole.

-Oracoli:

Un'altra guerra ci sarà da combattere e tutto quanto potrà finire per ricominciare, il vero male sarà liberato e gli dei lo dovranno fronteggiare, i primi saranno liberati e la distruzione arriverà. Un Dio nascerà fra cento anni, ma nessun Dio può sconfiggere il male. Il futuro Dio darà la vita per poter riequilibrare tutto. Gli oggetti divini saranno indossati da luie tutti insieme gli altri Dei moriranno per far sì che lui possa sorgere nell' universo per mettere ogni cosa al suo posto, prima che tutto finisca. Non sarà un'impresa facile e la strega che non esiste sarà il nemico di tutti, con lei il male tornerà libero, l'esistenza continuerà ma, in che modo, sarà deciso solo al termine di questa guerra: chi vincerà, sarà colui che governerà.

Gormil chiese agli oracoli di cosa stessero parlando, ma non ebbe risposta. Vaghi ricordi affioravano nella sua mente ma quei ricordi erano molto sfocati poiché non gli appartenevano quindi non riusciva a trovare risposta al dilemma che gli oracoli gli avevano posto.

Gli oracoli svanirono nel nulla e quindi saggiamente Gormil, chiese alla biblioteca, ai vari guardiani e a tutti gli dei di trovare qualsiasi cosa potesse riguardare quella strega. Dopo solo qualche minuto di ricerca, la biblioteca fece cadere da su in cima un libro molto piccolo, di poche pagine, che rotolò davanti ai piedi del guardiano del piano terra; questo lo prese fra le sue enormi mani e cercò di aprirlo, senza inizialmente riuscirci per via delle sue mani troppo grandi; tutto d'un tratto, come per magia il libro, crebbe diventando facile da leggere anche per lui.

ArchèWhere stories live. Discover now