L'esistenza viene riavviata

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Senza il disturbo di Limbo ormai intrappolato per l'eternità, ognuno riprese a continuare la vita che aveva prima di iniziare quello scontro, anche se il caos era ancora libero: non si sa come, ma sarebbe potuto andare ancora a dare supporto a Limbo in qualche modo, o anche solo entrando nell'universo oscuro, il caos avrebbe potuto creare un portale per accedervi. Tutto era possibile nel futuro, ma nulla era certo o scontato.

Ybod aveva viaggiato attraverso le ere, lo spazio ed il tempo, ed era sapiente di ogni cosa adesso, ma sapeva anche che il futuro, anche se conosciuto, poteva ancora cambiare, perché gli eventi cambiano per ogni minima azione: per un soffio di vento in una direzione diversa o di diversa intensità; il fatto stesso che lui abbia viaggiato nel tempo implica che, senza alcuna ombra di dubbio, ci sarebbero stati dei cambiamenti che lui stesso non poteva prevedere. Ma per adesso sembrava essere tutto tornato alla tranquillità, tutto era in perfetta sintonia. L'universo risuonava di una pace molto appagante, pertanto al momento non c'era nulla di cui preoccuparsi, anche se la guardia sarebbe dovuta restare comunque molto alta, sempre e per sempre, perché il male trova sempre un modo per operare.

Ybod e Enac, come anche tutti gli altri, tornarono alle loro galassie con la calma riconquistata e, mentre tornavano, Enac chiese ad Ybod cosa fosse successo in realtà nel viaggio che aveva intrapreso nel tempo. Lui rispose che ebbe solo un'illuminazione e che sapeva che ognuno può auto-realizzarsi, che ognuno si realizza come meglio crede e quindi gli disse che anche lui avrebbe potuto realizzarsi come meglio credeva. Enac non capiva cosa stesse dicendo e, giunti al loro castello, dopo aver salutato il Craken sul confine della loro galassia, Ybod disse a Enac di sedere sul suo trono, di chiudere gli occhi, di non temere; gli disse che avrebbe infuso la conoscenza da lui appresa direttamente nella sua mente, così anche lui avrebbe potuto capire tutto.

E cosi fù: Enac, dopo pochi giorni di trasfusione del pensiero, si illuminò, si elevò dal trono ed emanò una luce più luminosa di centomila stelle, tornando poi nella sua forma originale per non disperdere tale energia. Disse a Ybod che adesso capiva tutto, che adesso le loro creazioni dovevano essere concluse prima che tutto potesse finire.

Si perché anche Enac adesso aveva la consapevolezza di Ybod e tale consapevolezza lo aveva portato a capire che, tutto ciò che inizia, finisce; che se avessero dovuto lasciare qualcosa per il futuro, per quando loro non ci sarebbero stati più, avrebbero dovuto fare in fretta, dato che una guerra di dimensioni pazzesche sarebbe arrivata migliaia di anni dopo. Il loro universo molto probabilmente sarebbe rimasto senza un Dio a proteggerlo, senza neanche il Craken a fare da guardia.

Una possibilità che questo universo potesse vivere nell' infinito del tempo c'era e andava utilizzata: l'unica cosa da fare era creare un universo sapiente e consapevole, dove ogni singolo atomo fosse in perfetta armonia, dove le coscienze che lasciano la carne raggiungano un'unica grande coscienza, che purifica le coscienze impure e che accoglie dentro di se le coscienze pulite, passando prima da un guardiano e da un grande cancello che le smistano.

Un universo che possa crearsi da solo, un intero universo che possa difendersi da solo dalle malvagità che sarebbero arrivate in un futuro lontano, un universo auto sufficiente, dove la materia si rinnova e si trasforma grazie ai mortali, alcuni dei quali saranno capaci di fare ciò che fanno gli Dei. Non saranno Ybod ed Enac a insegnargli tutto, lo apprenderanno da soli col tempo e con la saggezza che sarà tramandata nei millenni.

Ybod ed Enac non dovranno far altro che rendere i mortali consapevoli, e il resto dovranno farlo da soli, perché dopo la grande guerra resteranno da soli e dovranno essere pronti, perché il male è eterno ed è una cosa da cui solo e soltanto loro possono difendersi.

-Enac:

Ybod io penso che dovremmo lasciargli qualcos'altro oltre che il libero arbitrio e l'auto realizzazione, dovremmo lasciare dei testi di quella che è la storia intera, di ciò che loro in realtà saranno, dovremmo lasciare delle indicazioni distribuite in ogni pianeta cosicché ogni essere vivente di ogni dove potrà trovare la sua strada. Devono sapere cosa è successo prima che loro diventassero sapienti, altrimenti le loro coscienze non potranno raggiungere altri livelli di conoscenza e non potranno diventare Divinità della creazione.

ArchèWhere stories live. Discover now