3~Cadavere

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____Vedeva il suo sangue rosso vivo colare nel lavandino bianco , guardava il suo stesso riflesso attraverso lo specchio mentre sentiva il sangue caldo colare lungo tutto il suo braccio , non aveva nemmeno emesso un gemito di dolore o un piccolo a...

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Vedeva il suo sangue rosso vivo colare nel lavandino bianco , guardava il suo stesso riflesso attraverso lo specchio mentre sentiva il sangue caldo colare lungo tutto il suo braccio , non aveva nemmeno emesso un gemito di dolore o un piccolo ansimo , il suo sguardo era impassibile e sembrava abituata al dolore , gli piaceva il dolore , era un sentimento che la faceva sentire viva e non morta come la definivano gli altri. Gli altri ragazzi e ragazze dell'Ipm avevano avuto modo di poterla conoscere , e gli avevano già affibbiato un soprannome: cadavere.

O meglio era stata una gitana ad affidarle questo nomignolo a a causa della sua freddezza inquietante, tra loro era stato subito odio a prima vista perché Victoria non gli aveva stretto la mano e l'aveva risposta in un modo davvero brusco e ogni volta la provocava , e la gitana ,Naditza , non aveva paura di lei anzi avrebbe voluto riempirla di schiaffi ma aveva visto il giovane boss del carcere come guardava quella pazza , e di sicuro non voleva mettere in difficoltà Filippo con Ciro. Filippo era un ragazzo della Milano per bene , era un pianista e si era ritrovato nel penitenziario a causa di un errore adolescenziale, aveva fatto uso di stupefacenti insieme ai suoi amici a Napoli , avevano giocato con il fuoco e purtroppo uno dei suoi amici milanesi era caduto giù morendo sul colpo , avevano dato tutta la colpa a lui nonostante fosse stato solo un maledetto incidente.

<<Signorine! Dovete andare in sala comune! Forza , muovetevi!>> Victoria alzò la testa di scatto quando sentì la voce di Maddalena nel bagno , aprì il rubinetto dell'acqua fredda e mise i suoi polsi sotto all'acqua gelida cercando di scacciare via ogni traccia di sangue. Una volta finito avvolse delle bene intorno ai suoi polsi per non far sporcare la maglietta di sangue , si coprì i polsi e uscì dal bagno sempre con quella sua camminata sicura guardando avanti a sé con uno sguardo perso.

Quando arrivò in sala comune vide la zingara vicino al milanese mentre suonavano il pianoforte insieme , passò davanti a loro e guardò la ragazza con un sorrisetto beffardo come per prenderla in giro , Naditza strinse forte i pugni e la guardò male , aveva voglia di spaccargli il viso e farla piangere dal dolore fino a fargli finire le lacrime.

Vide il giovane Ricci seduto sul divano ma non si avvicinò a lui , Ciro appena si accorse della sua presenza la guardò con un piccolo sorriso e gli fece cenno di sedersi accanto a lui , Victoria si avvicinò a passi lenti e si sedette accanto a lui sul divano tenendosi a debita distanza.

<<L'hai letto il mio biglietto?>> gli domandò Ciro cercando di parlare in italiano , anche se la sua cadenza napoletana si sentiva tantissimo , Victoria annuì guardandolo negli occhi senza dire niente , lui si perse nei suoi occhi verdì mentre lei lo guardava con uno sguardo gelido.

<<E perché non mi hai risposto?>> Victoria appoggiò la schiena contro allo schienale del divano e si girò di fianco per guardarlo meglio , gli appoggiò una mano sul petto accarezzandoglielo sensualmente , non aveva mai avuto nessuna esperienza con gli uomini , ma sapeva benissimo come sfruttare la sua sensualità e la sua bellezza , tutti gli uomini erano stupidi e di sicuro lui non era un'eccezione , sarebbe caduto nel suo tranello e avrebbe fatto tutto quello che lei gli avrebbe chiesto , anche lui sarebbe stato una vittima della sua mente disturbante.

<<Pensi di stupirmi con un bigliettino , Ciro?>> Victoria marcò il suo nome e avvicinò il suo viso a quello del giovane Ricci , Ciro guardò le guardò le labbra deglutendo mentre per la prima volta si sentiva di essere diventato quasi uno scemo davanti ad una ragazza<<Io voglio di più , molto di più. Dimostrami che sei degno di me>> Victoria lo guardò con un mezzo sorriso prima di alzarsi dal divano , lui la guardava imbambolato e per un secondo aveva pensato a quanto poteva essere bello baciarla.

La ragazza lo guardò per l'ultima volta prima di uscire dalla sala comune , uscì fuori al cortile e si accese una sigaretta prima di fumarsela.

<<Ciùciù!>> Victoria si girò quando sentì la sua voce , vide Ciro venire verso di lei con quella sua solita camminata spavalda , indossava un crocifisso al collo che per Victoria era ridicolo e inutile.

<<Che c'è?>> gli domandò Victoria senza battere ciglio , Ciro la prese per mano e la trascinò per quel grande cortile mentre lei sembrava un cubetto di ghiaccio. Ciro salì le scale velocemente mentre la trascinava dietro di sé, la portò sul tetto del carcere e gli fece vedere il panorama.

<<É vist Napl comm é bell?>> le disse Ciro affiancandola mentre lei era impassibile a lui e all'ambiente che la circondava , girò il viso e lo guardò con quei suoi occhi verdi che non facevano trapelare nessun tipo di sentimenti<<Ma mai chiù bell e te>> disse Ciro avvicinandosi pericolosamente , la sovrastò con la sua altezza e avvicinò i loro volto ma prima che potesse baciarla , Victoria gli appoggiò entrambe le mani sul petto bloccandolo immediatamente.

<<Non osare baciarmi...decido io come e quando puoi baciarmi>> disse la ragazza guardandolo senza emozioni , lui la guardò senza dire niente mentre aveva ancora la sua mano sul suo fianco, Ciro non riusciva a togliere la sua mano da lei perché gli piaceva quel contatto fisico. Lei si alzò sulle punte e gli appoggiò le mani sulla nuca , avvicinò le loro labbra ma quando vide che Ciro si sporse per baciarla di nuovo si allontanò.

<<Prima una guardia mi ha importunata , mi ha quasi molestata nel bagno>> ed era vero quello che aveva detto , una guardia che non aveva mai visto prima aveva cercato di toccarla ma per fortuna era entrata Liz in bagno per controllare la ragazza , e non era riuscito nemmeno a sfiorarle un lembo di pelle, erano state solo parole le sue<<Non mi deludere Ciro>> la ragazza fece un sorriso soddisfatto quando vide il suo viso cambiare , i suoi occhi neri erano diventati ancora più scuri del solito e il suo sguardo si era incattivito , Victoria non lo aveva mai visto così ma questa situazione la eccitava parecchio , e sapeva che Ciro faceva anche molto peggio.

<<Chi cazz é stat?!>> ringhiò lui prendendole il polso e di conseguenza premendo sulle ferite , ma lei non lasciò uscire un lamento dalla bocca , guardava il giovane Ricci con quei suoi occhi freddi che erano così maledettamente inquietanti ma allo stesso tempo bellissimi , invece per il giovane Boss quegli occhi erano bellissimi , non aveva mai visto occhi più belli di quelli.

<<Penso che lo conosci , si chiama Vito>> disse la ragazza alzando il viso per guardarlo meglio negli occhi , lui le prese il viso fra le mani e Victoria si congelò completamente sentendo quel contatto fisico , mai nessuno l'aveva toccata in quel modo se non suo padre ma soltanto per punirla come faceva ogni giorno. Infatti aveva ancora dei segni ben evidenti dietro alla schiena di quelle "punizioni" disumane che gli infliggevano i suoi genitori.

<<Ij l'accir a chillu piezz e merd ciùciù , nisciun t'addà tuccà>> ringhiò Ciro tenendo ancora le sue mani sulle sue guance , Victoria si levò le sue mani dal suo viso ,lo guardò per l'ultima volta con gli occhi vuoti prima di andare via. Nel frattempo il giovane boss stava pensando a come punire quella guardia , e fece un piccolo sorrisetto quando si ricordò del coltellino svedese che aveva nella sua cella sotto al materasso.

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Odio per amore\\Ciro Ricci Where stories live. Discover now