Fin da bambina non aveva mai ricevuto amore e di conseguenza non aveva mai amato. Lei era senza sentimenti , non riusciva a provare nessun tipo di emozioni. Non provava amore , non provava dolore , non provava appagamento. I suoi occhi erano vuoti s...
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______ <<Victoria svegliati>> la bambina si portò le mani sul viso stropicciandosi lentamente gli occhi assonnati , guardò il piccolo orologio sul comodino e si rese conto che erano le quattro del mattino. La piccola Victoria guardò suo padre con uno sguardo confuso , non capendo perché l'avesse svegliata in piena notte. Suo padre aveva ancora la divisa da militare , segno che era appena tornato da lavoro.
<<Papà cosa c'è?>> gli chiese la piccola Victoria con un tono di voce assonnato, suo padre si sedette sul suo letto e la guardò prima di emettere un sospiro<<La mamma ha detto che devo punirti>>
Quando la bambina sentì la voce di suo padre chiuse per qualche secondo gli occhi a causa del sonno , ma li riaprì subito dopo stropicciandoli con le sue piccole mani.
<<Non puoi farlo domani?>> gli chiese la piccola ancora con gli occhi chiusi , suo padre sospirò prima di scuotere la testa lentamente<<Domani non posso Victoria , devo partire presto>>
La bambina non disse nemmeno più una parola , si alzò lentamente dal letto e appena i suoi piedi toccarono il pavimento freddo sentì dei brividi espandersi lungo tutta la spina dorsale ma li ignorò, appoggiò i palmi delle mani sulla scrivania in cui aveva tutti i giocattoli , fece un respiro profondo aspettando quella terribile tortura che ormai era diventata una cosa quotidiana.
Strinse i denti per il dolore appena sentì la prima cinghiata sulla sua piccola schiena , strinse le mani sulla scrivania ma non cacciò nemmeno una lacrima poiché era ormai abituata a quell'azione disumana , ogni cinghiata era sempre più forte mentre lei urlava e chiudeva al padre di continuare. Strinse tra le sue piccole mano un pupazzo come per sfogare tutto il dolore che stava provando in quel momento. Il motivo della punizione era quasi banale , Victoria aveva portato a casa un cucciolo di cane per curarlo ed era rientrata in casa piena di fango , e questo aveva mandato in bestia sua madre che la faceva punire ormai ogni giorno.
Con passare degli anni le punizioni non diminuivano , anzi , erano sempre più frequenti, e ora Victoria attraverso il dolore provava piacere.
_____ Victoria si svegliò in piena notte quando l'ennesimo incubo di quei maledetti ricordi le rovinavano il sonno , girò il viso e guardò fuori dalla finestra vedendo che ormai era quasi l'alba. Si alzò mettendosi seduta sul letto quando qualcosa attirò la sua attenzione , scese dal letto e vide che il giovane Ricci le aveva abbassato un bigliettino dalla sua cella , ma lei non si era accorta di niente poiché si era addormentata presto. Girò il Viso e vide che Gemma stava dormendo tranquilla nel suo letto , Victoria prese il bigliettino e vide che gli aveva mandato anche un cioccolatino a forma di cuore , aprì il biglietto prima di leggere quello che le aveva scritto il giovane boss.
<<Buonanotte principessina mia -Ciro>>
Victoria ancora con il bigliettino tra le mani entrò in bagno , si appoggiò con la schiena contro alle piastrelle fredde del bagno , la sua pelle era fredda e umida a causa dell'incubo che aveva fatto. Con una mossa veloce stracciò il biglietto che le aveva mandato Ciro gettandolo nel water prima di tirare lo scarico.
