8.

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Avevamo appena recuperato il daytime, io e i pochi superstiti nel salotto.
Sospirando mi alzai e scesi la gradinata arrivando giù

"Dove vai?" Domanda Niveo, vedendo i miei movimenti veloci

"Da Ale e poi a dormire, ci vediamo domani mattina" scappo via sentendo le loro risate e arrivo arrivo stanza gialla, che aveva la porta socchiusa

La smossi leggermente e lasciai la porta intravedere solo la testa, su cui spuntava un piccolissimo - e alquanto timido - sorrisino.

Posa il cubo di Rubic e mi guarda "Disturbo?" Domando, vedendolo mettere un braccio dietro la testa

"Come potresti disturbarmi tu?" Domanda sollevando leggermente e mettendosi con la schiena contro la parete

Noto solo allora che è senza maglietta
"Metti la maglia, sennò poi ti ammali e non puoi ballare" dico ridendo e lui annuisce restando però in silenzio

Gli rivolgo un occhiata confusa - e un po preoccupata - poi mi siedo ai suoi piedi
"Ho detto qualcosa che non dovevo?" Domando

"Immagino che tu abbia visto il daytime con gli altri" dice guardando il soffitto con gli occhi leggermente lucidi

"Si" dico incrociando le gambe "Ero venuta a cercarti anche per questo" continuo giocherellando con gli anelli che indosso

Cala il silenzio.
Nessuno dei due sa come portare avanti il discorso

"Non devi avere paura di parlare delle tue insicurezze" dico solamente, inclianndo leggermente la testa

"Non è nulla di grave, davvero" dice osservandomi con un piccolo sorrisino in viso

"Ieri rudy mi ha chiesto se qualcuno in casetta che mi vuole bene c'è. Indovina, che nomi ho fatto?" Chiedo guardandolo

"Quello di Piccolo sicuro perché siete due bizochi" dice ridacchiando. Io e Giovanni siamo due pettegoli e questo ormai lo sa anche lui
"Jore, anche se non ho ben idea del perché e poi non so"

"Poi ho fatto il tuo" dico solamente osservandolo mentre sul suo viso compare un sorriso

"Come mai? Non ci conosciamo da tantissimo, eppure" commenta, tirandomi per il braccio

"Perchè qualcuno che ti vuole bene è qualcuno che accetta le tue insicurezze e ti protegge. E io in qualche modo con te mi sento protetta" dico

"Dici delle belle cose per avere solo 18 anni" dice, passandomi una mano sul fianco

"Non ti credere, che hai solo un anno in più di me"
Accenna a una risata, poi torna a guardare il soffitto

Mi fa male vederlo così e non so neanche perché

"Tornando al discorso insicurezze" incrociamo gli sguardi e sospiro "Se vorrai parlare ci sono, ora fino alla fine" dico sorridendo lievemente

Non risponde e sorride lievemente.
Mi giro a pancia in giù e poggio la testa sulla sua spalla, osservando il suo profilo

"E comunque non sei basso, poi sei bello così come mamma ti ha fatto" dico sorridendo.
Mi lascia un bacio sui capelli, poi restiamo un pochettino così, nella speranza che su lasci un po' andare

🌻

"Ma vaffanculo va!" Urlo passandomi il pollice sul punto scottato
Questa è la dimostrazione che io e la cucina dobbiamo stare lontane

"Ma ti sembra modo di urlare? Mi hai fatto saltare dal divano" dice Maddalena, guardandomi confusa

"Scusa amore, ma mi sono scottata" commento, mettendo l'acqua sotto la mano

La stavo wciacquando quando dalla porta entrarono Wax, Piccolo, Alessio e Samu con la cassa che riproduceva Tête dii Villabanks, tutti e quattro Rigorosamente con gli occhiali da sole

"Questi sono tutti scemi" dico tra me e me, ridacchiando

"Ora, mi chiedo perché tra tutti
alla fine hai scelto me
sei dentro la mia tête
la tête"

canto e mi Muovo a pezzo di musica, visto che è una delle mie canzoni preferite
"Che hai fatto principessa?" Mi domanda Alessio avvicinandosi e guardandomi con un sorriso 

"Mi sono scottata qua con l'olio bollente" dico facendo una faccia scocciata

"Posso fartelo passare più velocemente, prima che ti metta la benda"
Lo guardo confusa e mi prende la mano

La avvicina al suo viso e posa un bacio sul punto arrossato, senza mai perdere il contatto visivo e abbasso lo sguardo, sentendomi in soggezione

"Va meglio, vero" dice ridendo e in parte anche sicuro di sé

"Mh, può darsi" accenno a una risata senza ritrarre la mano e passa il dito sul punto in cui mi sono fatta male

"Vai, vai a medicarla, sennò ti fai peggio" dice, invitandomi ad andare in bagno a medicarla

Entro in bagno, e dopo poco vedo Fede entrare
"Sei sicura che tu non debba dirmi niente?"

"No, assolutamente niente" dico scrollando le spalle e guardandola

"Il giorno in cui vi metterete insieme forse io e piccolo ci lasceremo" dice ridendo

"Oh non ti azzardare" dico minacciandola e uscendo dal bagno, osservando proprio il diretto interessato poggiato alla porta con accanto Samu

"Hai messo la fascia?" Mi domanda e io annuisco, mostrandogli la mano.
Mi avvicino e lo abbraccio, sentendolo ricambiare

"Grazie" sussurro solamente, non ottenendo risposta.

Ma ora le parole non servono in ogni caso

anime contrastanti | alessioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora