Capitolo 24

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"Buongiorno"
Apro gli occhi completamente e vedo JJ accarezzarmi dolcemente i capelli.
"Ehi" sussurro io sorridendo.
"Probabilmente l'avranno già preso" dice guardando fuori dalla finestra.
P: "No, non ci sarebbe tutta quella polizia"
JJ: "Speriamo"
K: "Eravamo in quella macchina, probabilmente cercano anche noi"
P: "Siamo fuorilegge. Tanto vale aiutare John B"
JJ: "Quindi dobbiamo trovarlo prima di loro?"
P: "Io procurerò il carburante"
K: "Sta' attento, ok?"
P: "Alle tre al molo. Puntuali"
Guardo confusa Kie e lei lo segue correndo fuori dal Wreck.
"Wow. Le ha risposto male" dico io alzandomi dalla panca su cui avevo dormito.
Esco sul piccolo pianerottolo di legno di fronte all'ingresso e mi appoggio alla balaustra, con il braccio di JJ attorno alle spalle.
Mentre Kiara stava cercando di parlargli, Pope era partito con la moto facendo rumore e senza nemmeno ascoltarla.
Scendo le scale e la raggiungo.
"Ehi, cosa è successo?" le chiedo
"Niente, lascia stare" risponde lei a testa bassa.
"Lo sai che a me puoi dirlo" insisto io ma vengo interrotta dal rumore di un elicottero.
Nel cielo sfrecciava un elicottero, ma non era uno di quelli privati e da ricconi, era dell'SBI.
Avevano seriamente chiamato l'SBI per un sedicenne?
V: "JJ, Kie, andiamo. Ora"
JJ: "E dove vuoi andare?"
V: "A dire la verità"
K: "Vuoi veramente andare a dire cosa è successo a quegli agenti?"
V: "Esatto"
JJ: "Vic, se non ci crede la polizia allora non ci crederanno nemmeno loro"
V: "Almeno ci provo, no? Io vado. Ci vediamo"
JJ: "Vic aspetta!"
K: "E la Phantom?"
V: "Prendetela voi!"

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Le mie intenzioni erano ben diverse, ma di certo non potevo dirgli "Vado da quel pazzo che ha appena ucciso lo sceriffo!".
Avevo rubato la pistola di JJ e, con il mio skateboard, mi stavo dirigendo dove sarei stata sicura di trovarlo.
Tossicolandia, ragazzi.
Quel posto cadeva sempre di più a pezzi.
Una volta arrivata, scendo dal mio skate e lo lascio fuori, in mezzo alle sedie rotte e alle bottiglie di vetro.
Faccio un lungo respiro ed entro.
"Se hai un problema, l'unica cosa è risolverlo" riconosco subito la voce di Barry.
Cazzo, quel tizio ci aveva quasi rapinati.
Cercando di fare il più piano possibile, mi avvicino alla veranda, da dove proveniva la voce.
"Io ho un problema adesso. Ho un problema bello grosso e tu mi vedi frignarci sopra nella mia camera? No. Lo sistemerò appena smetterai di frignare. La tua sorellina e i suoi amichetti hanno ancora i miei soldi e tu non me l'hai ancora riportata. Me li riprenderò e la farò pagare a tutti i Pogues" continua Barry.
Forse non era stata una bella idea venire qui.
No, era stata una pessima idea.
Il cuore inizia a battermi forte nel petto e mi giro freneticamente per uscire da quel posto ma per sbaglio butto giù da uno scaffale una bottiglia di vetro, che si frantuma sul pavimento.
Merda.
"Ehi! Chi c'è?" esclama Barry.
Cerco un nascondiglio ma quella casa era un caos.
"Ti conviene uscire ora. Non mi piacciono gli scherzi" continua lui.
Non avevo via di fuga.
Cazzo, ero in trappola.
Entro in una stanza e cerco di aprire la finestra, ma era troppo vecchia.
Quindi mi volto per uscire ma vado a sbattere contro qualcuno.
Era Rafe.
Mi rivolge un sorriso, uno dei suoi sorrisi inquietanti, e io provo a superarlo ma lui mi blocca.
"Cosa vuoi fare? Vuoi sparare pure a me come hai fatto con Peterkin?" dico tra i denti stretti.
"Non parlarmi in questo modo!" esclama lui facendomi sussultare.
B: "Oh oh oh, guarda chi abbiamo qua! Da quanto tempo che non ci vediamo eh?"
V: "Come scordarsi. Sai, non è gentile puntare un fucile alla gente"
B: "Come non è carino derubare la gente. Mi dovete ancora 25.000 euro, non me lo sono scordato"
V: "Noi non ti dobbiamo niente. Sei solo un fallito"
Barry fa un passo in avanti con fare minaccioso ma Rafe lo ferma.
V: "Rafe, ti rendi conto di quello che hai fatto?"
R: "Non ho fatto assolutamente niente"
V: "L'ho visto con i miei occhi. Sono pronta a raccontarlo"
Barry ci guarda confuso e il biondo mi prende in disparte, dicendomi sottovoce "Non sai cosa è successo alla pista, non c'eri"
V: "Sì, invece. Ho visto tutto Rafe. La pistola era nella tua mano e Peterkin era morta per terra"
R: "Dove eri?"
V: "Quindi lo ammetti, Rafe?"
R: "Non lo ammetterò mai, Victoria"
V: "Tranquillo lo dirò io al posto tuo"
R: "Se osi aprire bocca su di me..."
V: "Cosa, Rafe? Cosa mi farai? Mi ucciderai?"
R: "Non lo farei mai"
V: "Ah no? Eppure hai dimostrato di avere sangue freddo, per sparare ad un poliziotto"
R: "Abbassa la voce! E no, non riesco"
V: "Quante volte ci hai pensato? Quando litigavamo? Oppure questo istinto omicida ti è venuto dopo? Oh grazie al cielo, se no non sarei qui"
Gli occhi di Rafe diventano lucidi e sul suo viso compare un'espressione nervosa.
Lui esclama spingendomi contro alla parete "Smettila! Stai zitta! Tu...tu sei un ingrata Vic! Non hai idea di quanto ho sofferto per colpa tua! Io ti amavo Vic, io ti amo"
V: "Togliti dalla bocca quelle parole Rafe"
R: "Ora mi fai passare per un assassino pazzo! Ti ho mai picchiata? Non ti ho torto nemmeno un capello! Ma tu, tu devi fare la stronza e soprattutto, devi fare la pogue, no? Stavi con un kook e questa cosa non ti va giù, nè a te nè ai tuoi amichetti. A proposito, come sta JJ? Si diverte ancora a rubare, come il suo vecchio?"
V: "Non parlare di JJ"
R: "Oh, giusto. Ora siete una coppia, non è vero?"
V: "Non sono affari tuoi"
R: "Cristo Victoria, sei caduta proprio in basso"
V: "Sei serio? Tu, Rafe Cameron, che dici a me che sono caduta in basso? Forse non ti rendi conto di cosa hai fatto. Tuo padre ti deve parare il culo, come sempre, e ora la polizia cerca la persona sbagliata, che è mio fratello"
R: "Tuo fratello è un assassino e ci darà tanti tanti soldi, non è vero Barry?"
B: "Oh sì"
R: "John B finirà in cella e noi potremo finalmente vivere in pace"
V: "Scordatelo"
R: "E come pensi di impedirlo? Dire che sono stato io? Va bene, fai pure"
V: "E questo lo chiami amore eh? Cristo fatti curare"
R: "Perchè sei sempre così...così dura con me? Io- Io non capisco. Devi ritenerti fortunata che non ho colpito bene il tuo amico, Pope, o il tuo fidanzatino"
V: "Non tirare fuori i miei amici"
R: "I tuoi amici? Quelli che ti hanno fatta arrestare? Sanno almeno che sei qui? Anzi, fammi indovinare. Ora spunta JJ che mi tira un pugno e ti viene a salvare? Mhhh...no, non succederà"
V: "Me ne vado"
R: "E dove vai? Dai tuoi amici?"
V: "Fammi uscire da questo posto e basta"
Lo supero ed esco velocemente da quella catapecchia.
Salgo sul mio skateboard e mi allontano da quell'incubo, dandomi diverse spinte una dietro l'altra.
Quei due erano capaci di seguirmi.
Proprio mentre stavo andando con le cuffie alle orecchie per la strada deserta, vengo affiancata da una macchina, che riconosco subito essere quella di Kie.
Lei accosta e abbassa il finestrino, dove compare il volto di JJ.
JJ: "Ehi, le serve un passaggio?"
V: "Non è questa la strada per New York?"
JJ: "Mhhh...penso che sia leggermente a nord"
K: "Dai sali a bordo"
Quindi mi accomodo sui sedili posteriori e vengo subito investita da diverse domande.
JJ: "Cosa ci facevi qui? La base di polizia è dall'altra parte dell'isola"
V: "Oh, sì ehm...stavo facendo un giro"
K: "Quindi gliel'hai detto?"
V: "Cosa?"
K: "Che è stato Rafe"
V: "Oh! Sì, gliel'ho detto"
JJ: "E loro?"
V: "Non hanno fatto una piega. Non avranno creduto ad una mia parola"
JJ: "Cazzo! Siamo in una società corrotta!"
V: "Voi invece siete riusciti a prendere le chiavi?"
JJ mostra il mazzo nella mano sinistra e io mi allungo per dargli un bacio sulla guancia.
V: "C'era...tuo padre?"
JJ: "Sì"
V: "E come è andata?"
JJ: "Mi ha abbracciato ma era fatto quindi non conta"
Gli poso una mano sulla spalla e sussurro accarezzandogli i capelli "Mi dispiace"
"È tutto a posto" risponde lui sorridendomi.
Delle macchine della polizia ci passano affianco con le sirene accese e noi ci nascondiamo subito il viso.
K: "Lo stanno ancora cercando. È un buon segno"

You can't kill a Pogue || JJ MaybankWhere stories live. Discover now