Capitolo 37

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Appena John B parcheggia il Twinkie nel nostro giardino, mi fiondo giù e corro in bagno, per lavarmi le mani.
Il sangue stava a piano a piano svanendo e con esso tutti i miei pensieri contorti.
Mentre l'acqua fredda mi bagnava le mani, continuo a sentire una voce nella testa che ripeteva "Dovevi fare di più. Avresti dovuto continuare"
Cerco di scacciarla chiudendo gli occhi ma non ottengo il risultato sperato, anzi.
Sento le gambe cedermi, il cuore che mi batteva a mille.
Inizio a sentirmi mancare l'aria.
Non riuscivo a respirare.
Mi accascio per terra mentre la testa mi girava.
Vedevo tutto doppio e non capivo più niente.
Faccio dei lunghi respiri ma non ce la faceva.
Avevo come un blocco in gola.
Poi delle lacrime iniziano a scendermi dagli occhi, offuscandomi ancora di più la vista.
L'ossigeno non voleva entrare nel mio corpo.
Poi sento una voce, anch'essa ovattata.
"Vic! Victoria, tutto bene?"
Mi giro verso la voce e vedo JJ chinarsi verso di me.
Dietro di lui c'erano gli altri.
"Vic! Rispondi!" esclama John B.
Inizia a scuotermi ma Kie lo ferma rimproverandolo "Così la farai stare ancora più male!"
Kiara si siede affianco a me e mi poggia una mano sul polso.
"Il suo cuore sta per esplodere" osserva lei.
Io provavo ad aspirare più aria che potevo, ma non ce la facevo.
"Vic, ehi, guardami" dice JJ, sedendosi davanti a me.
"Sono io, JJ, stai calma" continua lui.
Mi prende le mani tra le sue e mormora "Inspira, espira, inspira, espira"
Io inizio a seguire il suo ritmo e pian piano la vista si fa meno offuscata.
Finalmente sento l'ossigeno entrare ed uscire dalla mia bocca.
Era stato tremendo.
Certo, mi era già capitato di avere un attacco di panico, ma mai così forte.
Mi aveva preso tutto il corpo, dalla testa ai piedi.
Mi butto tra le braccia di JJ e dico piangendo "Ho avuto paura JJ"
"Lo so, lo so. È brutto" sussurra lui accarezzandomi la schiena.
"Non riuscivo a respirare e poi mi sentivo svenire" singhiozzo io.
"Lo so Vic. Ma ora stai bene, sei qui con noi, solo con noi. Non hai motivo di preoccuparti"
"Io lo volevo uccidere JJ"
Nel bagno cala il silenzio e io mi sento ancora più pazza.
"Non volevo fermarmi" mormoro io, staccandomi dal mio ragazzo.
"Senti, se lo avessimo avuto sotto pure noi lo avremmo riempito di botte" interviene John B.
"Sempre molto delicato" dice Kie.
"Cosa? È vero! È uno psicopatico Kie" si difende il moro.
JJ mi prende il viso tra le mani e lo unisce al suo con un bacio.
"Stai tranquilla Vic" sussurra sulle mie labbra.
Io annuisco e, aiutata da JJ, mi alzo in piedi.
"Ok, riesci a camminare?" mi chiede Pope.
"Sì sì, ho solo bisogno di un bicchiere d'acqua" rispondo io, avanzando verso la cucina.
Kiara mi passa un bicchiere riempito di acqua e io inizio a trangugiarlo, bagnandomi il viso.
"Ti senti meglio?" mi chiede mio fratello mettendomi un braccio attorno alle spalle.
"Sì, decisamente. È stato bruttissimo"
"Lo so. Ti ricordi quando ho avuto un attacco di panico a scuola?" mi chiede John B mentre mi porta all'aria aperta.
"No..."
"Oddio sì! Me lo ricordo benissimo!" esclama JJ.
"Prima media, lezione di matematica, la professoressa Miller ti aveva chiamato alla lavagna e tu non sapevi un cazzo quindi sei corso via piangendo" dice divertito il biondo.
"Mhhh...non è andata proprio così. Quella donna era il diavolo, mi prendeva sempre in giro" ribatte John B.
"No, eri semplicemente un pappamolle" dice JJ e i due iniziano a tirarsi dei pugni amichevoli.
"Ehi, ragazzi basta vi prego, ne ho abbastanza di risse" intervengo io ridendo.
Usciamo in giardino, dove Pope accende un falò.
Prendo un marshmellow e lo infilzo con un bastoncino, quindi lo metto sul fuoco.
"Covava nella cenere, la rissa nella giungla" dice JJ, che si scotta con il fuoco.
Mentre gli altri arrostivano i marshmellow, io mi alzo dalla mia sedia e vado in veranda per prendere una felpa di JJ.
Ma mentre la stavo cercando, sento un rumore.
Alzo improvvisamente lo sguardo verso gli alberi, cioè da dove provenivano il suono, ma niente si muove.
Resto qualche secondo a fissare il punto ma poi mi convinco di essere così stanca da sentire rumori che non ci sono, quindi torno dai miei amici.
JB: "Hai preso le parti di Sarah?"
K: "Sì, certo. Lei non è una vera Kook"
JB: "Hai ragione"
P: "Dillo a Topper"
V: "Topper deve andarsene gentilmente a fa-fa-fa-fanculooo!"
K: "Fanculandia è di là!"
JB: "È un viaggio consigliabile a tutti i Kooks"
In tutto questo, JJ stava litigando con il suo marshmellow perchè continuava a scottarsi.
"J, dammi qua" dico io strappandogli il bastone dalle mani.
"Ehi!"
"Aspetta. Guarda e impara"
Avvicino il marshmellow al fuoco e in poco si arrostisce.
"Ecco, temperatura perfetta" dico io consegnandolo a JJ.
Lui lo assaggia e mi guarda stupito.
"Come fai a farli così buoni?!" esclama lui.
"Lei è la maestra dei marshmellow" dice mio fratello.
"Un vero mago non svela mai il proprio segreto"
"Dai, ti prego! Dimmelo!" mi implora lui e io incrocio le braccia voltandomi dall'altra parte.
"Victoria! Ti ho aiutato e tu mi ripaghi così?"
"Va bene va bene. Allora, il segreto sta nella fia-"
"Ehi, shh" mi interrompe John B.
"Dai amico! Mi stava per rivelare il segreto" si lamenta JJ
"Stai zitto!" ribatte John B.
"C'è qualcuno"
K: "Non penserai che Rafe possa..."
JJ: "Ne sarebbe capace"
K: "Hai la pistola?"
JJ: "Oh ora vuole la pistola"
K: "E tu non ce l'hai"
JJ: "Mi dici sempre di-"
V: "JJ..."
K: "Non era la sua arma segreta?"
P: "Zitti!"
V: "JJ..."
JJ: "Ora vuole la pistola"
V: "JJ"
JJ: "Cosa?"
V: "E se fosse Rafe?"
JJ: ''Tranquilla, non è lui"
Mi afferra la mani e mi sorride, confortandimi.
"Chi c'è?" chiede John B avanzando.
"Non provate ad avvicinarvi Kooks" dice Kie.
"Come va ragazzi?"
Dal bosco sbuca il "badante" della signora Limbrey, quello stronzo.
Nonostante lo odiassi, la sua uscita mi tranquillizza.
"È quel pezzo di merda" dice Pope.
"Già, è lui" mormora JJ con una stanga di ferro in mano.
"Ce la stiamo spassando vedo. Sentite io non porto rancore verso nessuno di voi, d'accordo? Ma qui si può mettere male o può filare tutto liscio. Sapete quello che voglio" dice l'uomo avvicinandosi.
Io stringo il polso di JJ, con il cuore che mi batteva in gola.
"Vi do una dimostrazione. Vedete quell'altalena?"
Indica l'altalena che avevamo creato io e John B da piccoli, appesa al grande albero.
"Ho i migliori arcieri dell'esercito qui con me, nascosti" continua lui.
JJ annuisce e si appoggia all'altalena, ma quando l'uomo fa un fischio una freccia trancia a metà la corda, a pochi centimetri dalla mano del biondo.
"Visto? Sono qui intorno, e vi colpiranno non appena glielo dirò"
JJ fa un passo in avanti ma un'altra freccia si impianta sul terreno, proprio davanti ai suoi piedi.
Io quindi lo afferro da dietro e lo tiro verso di me, per evitare che facesse altri passi falsi.
"Non farò un conto alla rovescia o quel tipo di stronzate. Basterà un fischio" dice l'uomo, fissando Pope.
Quanto volevo tirargli un pugno in faccia.
Tutte queste ingiustizie.
Ne avevo abbastanza.
"Vic, stai calma" mi sussurra JJ, che percepisce il mio nervosismo.
Vedo che Pope infila una mano in tasca.
No.
Non poteva farlo.
Non potevamo arrenderci proprio ora.
Tira fuori la chiave.
Cazzo.
"Questa chiave appartiene alla mia famiglia" dice Pope stringendo la chiave in un pugno.
"Sto perdendo la pazienza con te, Pope" ribatte l'uomo.
Ma Pope gliela porge.
"Hai fatto la cosa giusta ragazzo" dice lui afferrandola.
"Capire quando arrendersi è un talento sottovalutato. Ti salva"
Passa davanti a noi e JJ lo fulmina con lo sguardo, impugnando saldamente la stanga di ferro.
"Niente passi falsi" mormora guardandolo.
"Buonanotte a tutti" dice l'uomo, e se ne va.
Guardiamo tutti Pope.
Perché gliel'aveva data?
"Non ne posso più di questo schifo" dice Pope sconvolto.

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"Passa!" esclama John B in salotto.
"No prenditela te!" ribatte Kie.
"Pope, dammi una lattina" ordina il moro.
"No, devo studiare"
Le loro tre voci si sentivano anche con la porta chiusa.
"Pope che deve studiare? Non l'avrei mai detto" dice JJ, affianco a me.
Mi giro su un fianco, trovandomi faccia a faccia con lui, e istantaneamente sorrido.
Lui mi accarezza il viso, spostandomi delle ciocche di capelli dal volto.
"Hai dormito?" sussurra lui.
"Più o meno"
"Incubi?"
"Più o meno"
"Sai, ti sei messa a parlare"
"Cosa? Davvero?!"
"Sì"
"E cosa ho detto?"
"Se mi ricordo bene hai detto tipo: Ah, JJ, sei così bravo. Oh, di più, di più! "
Io gli tiro una sberla sul braccio ridendo.
"Ti piacerebbe" dico io con un sorriso.
"Tanto lo fai già" ribatte lui.
"Pensi che gli altri ci abbiano sentito, stanotte?" chiedo io.
"Probabile"
"Oddio, come faccio a guardare mio fratello in faccia dopo che mi ha sentita scopare col suo migliore amico?"
"Non è colpa mia, tu non volevi startene zitta" ribatte lui con un ghigno
"JJ!" dico io.
"Esatto, proprio così facevi. JJ! JJ!" esclama lui imitando la mia voce.
"Sei proprio scemo" ribatto io ridendo.
Lui mi sorride e poi unisce i nostri volti con un bacio, che diventa un po' di più.
Proprio mentre il biondo mi stava levando la maglietta, mio fratello entra in camera mia.
"Scusate! Non volevo, non ho visto niente!" esclama lui uscendo immediatamente.
Io divento rossa come un peperone e mi alzo subito dal letto.
"Oh andiamo! Torna qui" si lamenta JJ, rimanendo sdraiato.
"Dai, hai dormito abbastanza. Vieni" dico io lanciadogli una maglietta.
Andiamo in veranda e i tre si girano subito verso di noi.
C'era un silenzio imbarazzante.
"Sì, abbiamo sentito tutto" dice Kie.
Io alzo gli occhi al cielo e mi sdraio sul divano mezzo rotto, seguita a ruota da JJ.
"La prossima volta impegnati un po' di meno JJ, vorrei dormire" dice Pope.
"Non sono io quello che fa rumore"
"Sì ma tu lo provochi" ribatte John B.
"Possiamo cambiare argomento? Mi mette molto a disagio questa conversazione" intervengo io.
"JJ! JJ!" mormora JJ nel mio orecchio.
Io gli do un bacio sulla guancia.
Quanto lo amavo.
Poi, con nostra sorpresa, arriva Sarah.
"Buongiorno principessa!" esclama il biondo.
"Non dovresti essere a Figure Eight con il tuo giro di giocatori di polo? O è finita con Topper?" dice acido John B.
"Siamo amici" ribatte la ragazza.
"Ah è solo un amico. Ne hai di amici Cameron" continua il moro.
"Sì e sembra che anche tu ne abbia diversi" ribatte Sarah.
Io lo sapevo che aveva fatto una cazzata John B.
"A cosa dobbiamo la tua visita?" chiede lui, per cambiare discorso.
"Sono qui per Pope" risponde lei.
"Credo di aver trovato la sala dell'isola"

You can't kill a Pogue || JJ MaybankWhere stories live. Discover now