Capitolo 54

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Sento qualcosa sfiorarmi la mano che mi fa svegliare di soprassalto.
Ero già pronta a lanciare una ciabatta a qualche ragno quando vedo il dolce sorriso di JJ davanti a me.
La mia bocca si apre in un sorriso e sussurro "Buongiorno"
Lui mi da un bacio sulle labbra e poi dice a pochi centimetri dal mio viso, ancora con un sorriso stampato in volto "Buongiorno amore"
Dopo avergli lasciato un altro delicato bacio, mi alzo e vado in cucina, dove trovo mio fratello che studiava una mappa.
"Cosa fai?" gli chiedo morsicando una mela.
"Studio il Sudamerica" risponde lui, senza staccare gli occhi dalla cartina.
"E hai intenzione di trovare papà così?" insisto io.
"Sì" risponde secco lui.
Io e JJ ci guardiamo e io dico sedendomi di fronte a lui "John B, è inutile quello che stai facendo"
JB: "Almeno io sto facendo qualcosa"
V: "Wow, come siamo simpatici stamattina"
JB: "Non ho chiuso occhio stanotte. Continuavo a pensare "ma dove sarà questo maledetto El Dorado" "a cosa gli serve mio papà"?"
V: "Pensi che non ci abbia pensato anch'io? Dobbiamo trovare un piano, o non ci arriveremo mai in Sudamerica...cristo, perchè proprio il Sudamerica"
JJ: "Sì, sono d'accordo con Vic"
JB: "Quando non sei d'accordo con lei?"
JJ sbuffa, ma non ribatte.
Mio fratello alcune volte sa essere davvero uno stronzo, ma ormai noi sappiamo tenerlo a bada.
Il biondo si butta sul divano e si apre una birra, mentre John B ritorna a guardare la mappa.
"John B, fermati, ti prego. Dobbiamo pensare. Non puoi memorizzarti tutto il fottuto Sudamerica" dico io.
"Lo so Vic, ma hai qualche idea?" ribatte mio fratello mettendo finalmente giù la cartina.
"Non lo so, sei tu quello che ha fatto la gita con papà. Non ti viene in mente niente? Indizi? Persone che ci possono aiutare?"
"Non so, fammi pensare" fa John B portandosi le mani alle tempie.
"Sì, John B, qualsiasi cosa è utile" aggiunge JJ, stravaccato sul divano.
"Sì sto pensando...forse...sì, forse c'è qualcuno che ci può essere utile" dice infine John B.
"Perfetto, chi è?" chiedo io.
"Il professor Sowell. Il problema è che...ehm..."
"Oddio, che problema c'è ora?" sbuffo io.
"È morto"
"Sei serio? Come potrebbe esserci utile una persona morta?!" esclamo io alzandomi dal tavolo.
"Sì lo so ma possiamo sempre andare nella sua villa" si difende il moro, alzandosi anche lui.
"E fare cosa? Una bella rapina di gruppo? Come ci può essere utile irrompere in una casa di un uomo morto?" esclamo io.
Mi appoggio sul bancone della cucina e mi prendo la testa tra le mani.
Era tutto così stressante.
Niente era semplice.
Doveva sempre esserci qualcosa che non andava bene.
"Ehi, Vic, calmati" dice la voce calma di JJ, mentre mi poggia una mano sulla schiena.
"Sì, scusatemi" mi riprendo io.
"Va tutto bene" mi tranquillizza mio fratello.
"Quindi, dov'è questo professore dell'oltre tomba?"

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Arriviamo alla casa del signor Sowell, anche se lui non ci sarebbe stato per...beh, per motivi evidenti.
Era una villetta su un piano, con un giardino pieno di palme e un'amaca sulla veranda.
La porta d'ingresso era aperta, quindi entriamo seguendo John B.
"

Il corpo è sparito" dice lui.
"Sowell era proprio qui"
Indica per terra, affianco al tavolo rotondo al centro della cucina.
JJ: "Ah, ho capito cos'è successo. Sono già stati qui. Hanno mandato gli spazzini a decontaminare l'ambiente. Non è rimasto niente"
JB: "Forse c'è qualcosa"
JJ: "Ok, che cosa stiamo cercando?"
JB: "Qualsiasi cosa relativa a degli scavi"
V: "Perfetto, molto utile"
JB: "Ci sto provando"
V: "Sì lo so. Io vado a controllare nella camera da letto ok?"
JJ: "Sì, fai attenzione"
Io lo guardo e annuisco divertita.
Che carino quando si preoccupa per me.
Entro nella stanza del professore e al centro della stanza c'era un grande letto matrimoniale, con le lenzuola ancora scoperte.
Alzo i cuscini, ma non c'era niente sotto, tranne una pistola molto bella e una sigaretta -le ho rubate entrambe-
Continuo la mia ispezione: apro cassetti, armadi, controllo gli scaffali, ma non c'era niente.
Solo libri sulla storia e disegni di labirinti, che trovavo piuttosto inquietanti.
"JJ, ehi! Vic! Venite" la voce di mio fratello mi fa sobbalzare e io esco dalla camera.
"Guardate cosa ho trovato" dico io tirando fuori la pistola e passando un dito sul ferro lucido.
"Merda, mettila a posto! Non prendere cose da una scena del crimine" dice JJ a bassa voce.
"Wow, da quando sei così attento? Devo ricordarti la volta in cui hai preso la pistola e mille dollari dalla stanza d'hotel di Scooter Grubbs?" ribatto io girandomi l'arma in mano.
"I bei vecchi tempi" mormora il biondo.
"Ehi, basta. Guardate qui" ci rimprovera John B.
Ci mostra un pezzo di giornale, su cui c'era una foto con sei persone che sembravano decisamente esploratori.
"Team locale parte per il Sudamerica" legge mio fratello.
"Uno di questi è Sowell?" chiede JJ.
"Eccolo qui" indica mio fratello.
Era un uomo di statura piuttosto bassa, con un grande cappello da esploratore in testa e un viso rasato.
JB: "Porca vacca"
V: "Cosa?"
JB: "Neville"
V: "Come?"
JB: "È ciò che ha detto Sowell prima di morire"
JJ: "Neville, cioè..."
JB: "Lui"
JJ: "Neville Persaud, guida della spedizione"
Il volto del biondo si illumina, ma io non riuscivo a trovare nessun collegamento.
"Cosa? Chi è questo Neville Persaud?" chiedo io.
"L'ultimo ancora vivo tra quelli che sono andati in spedizione" risponde John B.
"Credo che Sowell volesse che lo avvertissi" continua lui.
"Quindi troviamo Neville. Forza, andiamo" dice JJ correndo fuori dalla casa.
Saliamo sul Twinkie e il biondo mette in moto.
"Aspetta, hai idea di dove trovare questo Neville?" gli chiedo, una volta usciti dal giardino di Sowell.
"Forse. Conosco uno con il suo stesso cognome" dice JJ.
"Persaud?" fa dubbioso John B
"Sì" risponde sicuro JJ
"Va bene. Vediamo dove andiamo a finire" dico io accendendomi la sigaretta che avevo trovato poco prima.

You can't kill a Pogue || JJ MaybankWhere stories live. Discover now