Capitolo 42

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"È lei! A mezzo chilometro!" esclama JJ indicando la macchina di Rose davanti a noi.
John B parcheggia il Twinkie lungo la strada e scendiamo.
Ci avviciniamo ad un camion che stava entrando nel molo, recintato, e così riusciamo a passare.
Entriamo attraverso la recizione rotta e ci nascondiamo dietro a dei grandi tubi di metallo.
In mare, legata a terra, c'era la Coastal Venture, una grande nave.
"La Coastal Venture, la conosco. Mio padre ci lavorava. È un piroscafo. Ci ho lavorato al porto" dice JJ.
"Ecco la croce" dice John B.
La stavano trasportando a bordo, sotto agli occhi di Rafe.
JJ: "Dio, lo odio quello"
V: "Non dirlo a me...una seccatura"
JB: "Ehi, ecco Sarah"
V: "La stanno portando sulla nave"
JB: "Ci serve un piano"
JJ: "Ci sto lavorando. Forse se arriviamo alla chiatta, poi riusciamo a salire. Però dovremo entrare in acqua"
JB: "Va bene"
JJ: "Saremo bersagli facili"
"Ciao" dice qualcuno alle nostre spalle.
Ci giriamo di scatto e verso di noi stavano arrivando Kiara e Pope.
JJ: "Ehi! Stavo per cavarti gli occhi"
V: "Non fatelo più vi prego"
K: "Sembrate terrorizzati"
JB: "Come ci avete trovati?"
K: "Abbiamo localizzato il furgone"
JJ: "Furbi"
JB: "Tutto bene? Cos'è successo?" chiede John B a Pope, che era sporco di fango sul volto.
P: "Rafe, terzo round"
JJ: "Davvero? Di nuovo?"
P: "È stato un pareggio. È la croce?"
V: "Sì"
Intanto stavano calando la cassa con la croce all'interno della stiva.
JB: "Hanno Sarah in ostaggio"
K: "Dobbiamo salire sulla barca"
JJ: "Prima dobbiamo superare gli idioti"
V: "Ok, muoviamoci"
JB: "Sì, andiamo. Pope! Che fai?"
P: "Ho un'idea. Fidati di me"
JB: "No, dobbiamo andare!"
P: "Fidati di me. Vai, ci vediamo dopo"
John B ci raggiunge al nostro nascondiglio e Pope corre via.
"Dove va?" gli chiedo.
"Non ne ho idea" risponde mio fratello.
Poi sentiamo un esplosione.
"Oh merda!" esclamo io.
Tutti gli operai del posto corrono verso il luogo infuocato e Pope ci raggiunge.
"Pope, cos'è stato? Cosa hai fatto?" gli chiede John B.
"Il container va sulla nave. Possiamo salire così" risponde Pope.
"Sei un genio. Forza, andiamo" dice John B e corriamo verso il container.
Pope sale subito dentro ma JJ lo ferma "Aspetta, ci avete pensato?"
"Sì, il piano è questo" afferma Pope.
"È una trappola. Non usciremo più" esclama JJ.
"Voi non dovete venire per forza, ok?" interviene John B.
"È la nostra battaglia" dice Pope.
"Tu vieni?" mi chiede il moro.
"Non devi nemmeno chiedere" rispondo io e salgo nel container aggrappandomi alla mano di mio fratello.
"J? Kie?" gli chiedo io.
"Niente da perdere?" fa JJ.
"Niente da perdere" risponde Kie.
Quindi salgono pure loro.
Superiamo le grandi casse all'entrata e ci fermiamo in fondo.
"Ok, è pronta. Chiudiamo" dice un uomo all'esterno e il portone di metallo si chiude.
Poi il container inizia a muoversi.
"Lo stanno caricando" dico io, ma perdo l'equilibrio e cado addosso a JJ.
"Merda" si lamenta Kie aggrappandosi ad una catena.
Poi finalmente si ferma.
Ce l'avevamo fatta.
Eravamo sulla nave.
Sentiamo qualcuno avvicinarsi al container quindi John B spia attraverso una fessura in alto, ma proprio lì si affaccia un uomo.
Quindi ci abbassiamo tutti.
"Non c'è niente" dice l'uomo fuori.
Tiriamo tutti un sospiro di sollievo.
"Solo per sapere, perchè abbiamo accettato questa idea?" chiedo io sedendomi su una cassa.
"Già...bel piano. Sai che è chiuso dall'esterno, vero John B?" fa JJ.
"Volevo solo salire sulla nave" si giustifica John B.
"Bene, ora siamo bloccati come topi...in questa gabbia della morte" dice il biondo.
"Così non aiuti" dice Pope.
"È meglio che non parli ora, Pope. Hai detto che avevi un piano, non avevi previsto tutto?" ribatte JJ.
"La tua inconsapevolezza è inquietante" fa Pope.
"Se non sbaglio, tu hai letteralmente sparato ad un contenitore di petrolio, ti ricordi?" ribatte il biondo.
"Mio dio! State un po' zitti!" esclamo io.
"Siamo tutti nella stessa situazione, ok? Fa un caldo infernale qui dentro e non riesco a sopportare pure voi due che litigate. Quindi, per favore, state zitti" continuo io.
I due rimangono in silenzio e JJ mi guarda sorridendo.
"Cosa JJ?" gli chiedo io scocciata.
"Mi piace quando ti arrabbi" risponde lui, facendomi arrossire.
"Vi prego non ora. Non è decisamente il momento di mostrare il vostro amore" dice John B.
"C'è di meglio da fare?" chiedo io sedendomi affianco a JJ.
"Trovare una via d'uscita" risponde Pope.
"E tu l'hai trovata?" 
"Non ancora" risponde il ragazzo.
"Ehi Pope, come si uccide un serpente?" chiede JJ.
"Colpisci la testa"
"Esatto. Ma in questo caso la testa è il ponte. Per prenderlo ci serve un arsenale e so che c'è un'armeria su questa nave, in caso di attacchi dei pirati" spiega il biondo.
"Pirati..." mormora Kie.
"Ci sono coltelli, pistole..."
"Uccidere tutti non è una strategia" fa Kie.
"Dai, esponi il tuo brillante piano JJ" dico io.
"Ok, allora, se arriviamo all'armeria ci sono AK, pistole, coltelli, doppia canna..." continua JJ
"Canna tipo...?" faccio io.
"No, non quella canna Vic" dice Pope.
"JJ, dobbiamo prima uscire di qui" lo ferma John B.
"Se spingo abbastanza, posso buttare giù la porta con un calcio" dice JJ.
"Ti rompi solo una gamba" faccio io.
"No, ascoltate-"
"Ragazzi!" ci chiama Kiara.
Aveva trovato un buco, una finestrella abbastanza grande da uscire da quel container.
"Ci passiamo vero?" chiede la ragazza.
"Cavolo sì. Brava Kie" fa John B.
"Chi dice che i coltellini sono inutili?" dice JJ tirandone fuori uno.
"Smettilla" lo rimprovera Pope.
Il biondo svita la cornice della finestra e mentre finisce il lavoro dice "Ok, razziamo l'armeria, prendiamo le armi e pianifichiamo la prossima mossa. L'armeria è sul terzo ponte, a poppa, vicino alla lavanderia. Andiamo"
"JJ aspetta" lo ferma Pope.
"Non dovremmo uscire tutti quanti. È rischioso"
"Perchè?" chiede lui.
"Tu dovresti restare qui" dice John B.
"Cosa?" chiede ancora JJ.
"Io devo cercare Sarah e Pope ha la croce" spiega lui.
"Sì, riprendiamocela" dice JJ.
"Inoltre, se vai là fuori, al 100% farai qualcosa di stupido" continua John B.
"Il termine corretto è "coraggioso" " lo corregge lui.
"Ok, scendi"
"Devo stare in prima linea!"
"Se andiamo là fuori e abbiamo dei problemi, qualcuno dovrà aiutarci. È questo che ci serve"
"Ok, ho capito. Starò nel team B" dice infine JJ.
"Io sarei il team B" chiede Kie.
"Non volevo offenderti..."
"Il team B ha solo appena trovato un via d'uscita o..."
"JJ, resta qui. Proteggi il forte" gli dice Pope.
"Forza, andiamo" dico io salendo sulla cassa per uscire dal container.
"Ehm...Vic, in verità..." mi ferma John B.
V: "Cosa?"
JB: "Forse è meglio che resti pure tu qui"
V: "Cosa? No! Assolutamente no!"
JB: "È per il tuo bene!"
V: "Perchè? Non sono abbastanza virile da difendermi da sola?"
JB: "No, non è quello..."
V: "E cosa allora?"
JB: "Onestamente, creeresti problemi tanto quanto JJ"
JJ: "Grazie amico"
V: "Non è vero! Quante volte vi ho tirato fuori dai casini, eh? Quante?"
JB: "Vic, resta qui. Se ti accadesse qualcosa, non me lo perdonerei mai"
V: "Ok, va bene. Starò nel team B"
K: "Grazie"
P: "Kie, se vuoi, tu puoi venire"
V: "Ah lei può venire? Lei è più forte di me?"
P: "Non è una questione di forza. È una questione di responsabilità"
V: "Ok, ho capito. I bambini restano in panchina. Andate a divertirvi"
JJ: "È il vostro momento. Noi resteremo qui...a rilassarci"
Quindi i tre passano attraverso la finestrella ed escono dal container.
"Buona fortuna" dico io e poi richiudo il buco.
"Beh, siamo rimasti solo noi due" faccio io raggiungendo JJ.
"A dir la verità, non è male" ribatte lui.
"Sta zitto..." dico io sorridendo.
Quella gabbia era un inferno.
Non girava un minimo d'aria e il sole batteva diretto sul tetto, che scaldava l'intera "scatola".
"Non ce la faccio più" mi lamento io e mi tolgo la maglietta, rimanendo in costume.
Sul volto di JJ compare un sorriso malizioso e lo noto subito.
"Sei imbarazzante" dico io ridendo.
"Vieni qui" dice lui e io mi siedo a cavalcioni sulle sue gambe.
"JJ, sei appiccicoso"
"Puoi alzarti se vuoi"
"No grazie. Il sole è cocente oggi"
"Non è l'unica cosa calda qui dentro"
Incrocio i suoi occhi azzurri e sento le farfalle allo stomaco, come la prima volta.
Non riuscirò mai a sbarazzarmi di quelle farfalle.
Non quando si tratta di JJ.
"Non dovremmo farlo" dico io.
"Hai un'idea migliore?" ribatte lui.
"JJ, dobbiamo stare all'erta"
"Solo un bacio"
"Solo uno"
"Sì..."
Uniamo le nostre labbra con un bacio passionale, che si allarga un po' di più di un semplice bacio.
Sfilo la canotta a JJ e lui mi toglie i pantaloncini.
Non ci stacchiamo nemmeno per un secondo e il biondo passa le sue mani sul mio fondoschiena.
Inizia a lasciarmi dei baci umidi sul collo fino ad arrivare al seno, coperto dal costume.
Quindi mi slaccia il reggiseno e scende con le labbra lungo il mio petto.
Poi arriva alle mutande e mi guarda per avere il mio consenso.
Io annuisco e lui me le sfila, mentre si sfila le sue.
Mi lascia dei baci anche sulle mie parti intime e poi torna sulle mie labbra.
Mi mette contro la parete e una spinta alla volta, mi provaca dei gemiti.
Ma la parete del container stava tremando quindi cerco di fermare il ragazzo.
"JJ...J, fermo"
"Che c'è? Ti sto facendo male?"
"No no, stai andando alla grande. Stiamo facendo troppo rumore. Venire scoperti mentre scopiamo in un container su una nave clandestina non è il massimo"
"Giusto" fa lui, quindi ci spostiamo dalla parete.
JJ si mette contro una cassa e tira la mia schiena contro il suo petto.
Torna a penetrarmi, stavolta più intensamente, provocandomi dei gemiti più rumorosi, che devo cercare di contenere per non far saltare la nostra copertura.
Poi si ferma, quindi io mi giro verso di lui e unisco le mie labbra alle sue.
Gli salto in braccio e lui mi tiene contro di sè sostendendo le mie cosce.
Passo al suo collo e lo tormento con la bocca, lasciandogli il segno dei succhiotti.
"Vic" dice lui senza fiato
"Sì?"
"Basta"
"Oh, ok"
Quindi mi stacco da lui e mi rivesto.
Quando anche lui si era rivestito, mi siedo su una cassa e JJ si siede affianco a me.
"Dovremo toglierlo dalla lista delle cose da fare" dice il biondo.
"Cosa?"
"Fare sesso in un container su una barca dove il tuo ex probabilmente starà facendo il culo ai nostri amici per una croce"
Io scoppio a ridere e JJ ride con me.
"Ridi perchè è vero" dice lui.
"Sì, hai ragione"
"Per colpa tua ora ho più caldo di prima"
"Per colpa mia?"
"Sì! Non è colpa mia se ho una ragazza calda come il sole"
"Sei già stanco? Ti ho stancato?"
"Cavolo, sì! Non pensavo avessi ancora tutte queste forze"
"Mai dubitare di una ragazza"
A dir la verità ero stanca morta, ma non potevo farlo vedere.
"Sai, vorrei tanto un gelato" dico io.
"Un gelato?"
"Sì, al mango"
"Il mango è il tuo frutto preferito"
"Esatto. Sai perchè?"
"No, perchè?"
"Perchè mi ricorda i tuoi capelli"
"I miei capelli?"
"Sì. Lo notai subito, appena ti incontrai. Un giorno, io e John B stavamo prendendo un gelato e mio padre mi chiese "che gusto vuoi?", quindi io mi guardai attorno e ti vidi. Il mango. Sì, voglio il mango"
"Davvero?"
"Lo giuro. Ero ossessionata da te fin da piccola"
"Pure io. Ti adoravo. Quando mio padre era particolarmente pacifico, mi chiedeva sempre se c'era qualche ragazza che mi piaceva e io tiravo sempre fuori il tuo nome. Victoria Routhledge, dicevo. E mio padre rispondeva dicendo "Quella guastafeste? Trovatene una migliore". Ma non ce n'è una migliore. Papà, è lei quella giusta. Lei sarà la mia sposa"
"Victoria Maybank. Mi piace"
"Ti sta benissimo il mio cognome"
"E poi ci sposeremo in riva al mare. John B e Pope saranno i nostri testimoni. Sarah e Kie indosseranno dei lunghi abiti azzurri, come il mare...e come i tuoi occhi"
"Tu sarai bellissima. Con un abito bianco e dei fiori tra i capelli"
"Avremo una casa lungo la costa, surferemo e fumeremo erba tutto il giorno"
"E poi avremo un cane"
"Sì! Avremo due cani e un gatto"
"Beer"
"Cosa?"
"Il gatto, si chiamerà Beer, perchè gli daremo da mangiare solo birra"
"Sì, mi piace"
Giro la testa verso JJ e lui mi accarezza il viso con una mano.
"Ti amo Vic" sussurra lui con un sorriso.
"Ti amo J" dico io dandogli un bacio.

You can't kill a Pogue || JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora