Epilogo

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6 anni dopo

Kate's POV
<<Allison e Kris state non correte sulle scale che vi fate male!>>

Dico urlando a mia figlia e mio nipote.

Hanno entrambi cinque anni.

Allison è bionda con gli occhi azzurri ed è la mia fotocopia mentre Kris è biondo con gli occhi verdi.

<<Va bene mamma, scusa.>>

Io e Ashley andiamo vicino a loro.

<<Siete sudatissimi.>>

Dice la mia migliore amica.

<<Ma è estate non è colpa nostra.>>

Dice Kris.

<<Invece si.>>

Dico accarezzando ad entrambi la guancia.

<<Andate a farvi la doccia.>>

Entrambi annuiscono e vanno nei bagni.

<<Menomale che la giornata è quasi finita perché sono stanchissima.>>

Dico stiracchiandomi.

<<Kate, credimi, anche io.>>

Scendiamo le scale e andiamo da Alex e Justin che stavano finendo di pulire la cucina.

<<Ragazzi oggi che giorno è?>>

Domando.

<<Oggi è 20 giugno, perché?>>

Dice il mio ragazzo.

Oggi Justin mi dovrebbe fare la proposta di matrimonio ma non penso che lo ricordi.

Sono passati sei anni da quando glielo dissi mentre facevamo il bagno del lago.

È passato così tanto tempo e me lo ricordo cose se fosse ieri.

<<Per curiosità.>>

Faccio spallucce.

<<Che facciamo oggi?>>

Chiede Ashley.

<<Non lo so...potremmo andare a fanculo.>>

Tutti ci mettiamo a ridere per la battuta di Alex.

Mio fratello caratterialmente non è cambiato affatto.

<<A parte gli scherzi potremmo andare in un posticino carino.>>

Tutt'e tre si fanno delle occhiate e poi mi guardano.

<<Cosa mi state nascondendo?>>

Forse Justin se n'è ricordato.

<<Niente.>>

Rispondono ridacchiando.

Passiamo qualche minuto a parlare del più e del meno finché i bambini vengono.

<<Mamma noi abbiamo finito.>>

Dice Kris.

<<Zia Ashley possiamo giocare nel giardino?>>

<<No tesoro si sta facendo tardi, se vuoi puoi restare un po' più del solito.>>

Dice dolcemente Ashley abbassandosi alla sua altezza.

<<Ash ti ringrazio ma->>

Justin non mi fa neanche finire la frase che parla lui.

<<Si va bene, grazie! Tanto Allison e Kris si trovano bene insieme.>>

Mi giro verso di lui.

<<Amore ma non li disturbiamo.>>

<<Kate ma sei scema, lo sai che mi fa piacere.>>

Dice mio fratello.

<<Ma siete sicuri?>>

<<Si tranquilla.>>

Justin si avvicina a nostra figlia.

<<Amore allo dopo ti veniamo a prendere, va bene?>>

Allison annuisce.

<<Ma perché non dobbiamo restare?>>

C'è qualcosa che mi stanno nascondendo però non penso che sia la proposta.

<<Buongiorno sorellina, come hai dormito?>>

<<Meglio di te sicuramente.>>

Ci mettiamo a ridere entrambi.

<<Allora noi andiamo, ci vediamo dopo!>>

Ci salutiamo e usciamo da casa.

<<Mi state nascondendo qualcosa.>>

Mi prende la mano.

<<In realtà era per passare un po' di tempo solo con te.>>

<<Che carino.>>

Gli do un bacio a stampo.

Faccio finta di crederci.

Entriamo a casa e chiude la porta.

Le luci sono spente, sul tavolo ci sono delle candele accese a forma di cuore e sul divano dei cuscini a forma di cuore.

<<Kate tu sei la persona che ho amato e che amo di più in tutta la mia vita, anzi, l'unica. Mi ha regalato momenti che non dimenticherò mai e non c'è bisogno di una promessa per ricordarli. Hai fatto nascere la nostra bellissima figlia Allison. Sei la donna che tutti dovrebbero avere e sono così fortunato ad averti. Ti amo. Per me queste due piccole parole, queste cinque maledettissime lettere significano tanto. Tu sei il mio primo amore ma anche l'ultimo. Mi sono sempre interessato a te, dal primo giorno che ti ho visto, dalla prima volta che sono entrato nell'aula di letteratura inglese. Mi ha cambiato completamente la vita. Io ti amo e ti amerò per sempre, come ho fatto fino ad adesso da quando i miei occhi hanno incrociato i tuoi. Quindi...>>

Si inginocchia e caccia dalla tasca una scatolina.

La apre e c'è un'anello.

<<...mi vuoi sposare?>>

Mi sono venuti in mente i ricordi più belli con Justin.

Quando mi stavo per suicidare e mi ha salvato la vita, il nostro primo bacio, quando ci siamo messi insieme, la prima volta insieme, i messaggi dolci, la felicità nei suoi occhi quando gli ho detto di essere incinta, le emozioni quando è nata Allison, quando nostra figlia ha detto "mamma" e "papà", tutte le volte che mi ha detto "ti amo", tutte le volte che mi ha fatto sentire felice per davvero.

<<O mio Dio si!>>

Mi mette l'anello al dito e mi bacia.

<<Te ne sei ricordato.>>

Delle lacrime rigano le mie guance.

<<Non avrei mai potuto dimenticarmene.>>

Ci baciamo dolcemente.

Sinceramente non so cosa spinga due persone a legarsi. Forse la sintonia, le risate, le parole. Probabilmente l'incominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un po' di se, a scoprire pian piano quel che il cuore cela. Imparare a amarsi, ad accettarsi per i difetti, i pregi, le arrabbiature e le battute. O forse accade perché doveva accadere. Perché le anime sono destinate a trovarsi, prima o poi.

E alla fine il mio incubo è diventato la persona più importante della mia vita.

FINE

My nightmare-Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora