9

10 0 0
                                    

Mi concentrai. Il colpo partì, ma storto e così rischiai di prendere Jim.
-Hai sbagliato di molto. Lo sai?
-A quanto pare.
-Io vado a prendere una cosa in caserma, tu resta qui.
-Sì, sì. Non ho intenzione di muovermi.
Così Anna partì di corsa su per la collina che portava alla caserma. La vidi entrare e, poco dopo, uscì con una cosa luccicante in mano e tornò verso di me.
-Tieni- mi disse ansimando:- prova a usare questa. Trattala bene però. È un cimelio di famiglia.
La guardai attentamente. Era bellissima. Oro e argento, già carica. Il manico aveva in uso lo stemma di famiglia: un aquila con le ali spiegate.
-Bella.
-Lo so. Doveva andare a Dimitri, ma hanno saltato una generazione. Poi Dimitri non la voleva.
-Una pistola come questa non la trovi in un normale negozio di armi. Strano che non la volesse.
-Lui ne ha una che si è auto-regalato. Anche lui ha inciso lo stemma di famiglia. Ora però non saprà più.
Prova a sparare un altro colpo.
-Ma ho paura di uccidere te o Jim o Lando.
-Non puoi farci male. È caricata a salve.
Mirai e sparai. La pallottola partì e centró in pieno bersaglio. Io non ci credevo.
-Bravissima! Bel centro! Ora devo andare. Avevo promesso a Riccardo, Dominik, Hans e Kristoff che andavo in città con loro e poi a cena.
-Sai già come vestirti?
-Sì.
-Come?
-Così come sono ora!
Scossi la testa:-No, no. Tu hai bisogno di una stilista.
Avevo intenzione di farle il cambio di look. Mi ero portata una valigia piena di vestiti da ragazzo, eleganti e non.
-Elegante o sportivo?- chiesi io, salendo le scale per andare in camera.
-Sportiva!
-Immaginavo!
Quando arrivammo in camera presi la valigia e lo aprii.
Anna rimase a bocca aperta.
-Ma, ma... ti sei portata tutto il tuo armadio?
-No. Solo quello di mio fratello e un po' di mio papà. Scegli un vestito.
Anna li esaminò per bene e alla fine scelse un paio di jeans, una maglietta bianca con le maniche corte e un chiodo.
-Sai veramente bene!
-Tu cosa farai questa sera?
-Penso che mi allenerò sparare e giocherò a carte.
-Non scommettere troppo.
-Non penso che scommetterò molto. Starò sui 100 dollari.
-Va bene. Vai anche sui 150 se vuoi.
Anna guardò l'orologio.
-Devo andare. A dopo.
Prese il giubbotto e uscì.

Io, te e i militariWo Geschichten leben. Entdecke jetzt