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Il primo turno era il peggiore. Non c'erano in giro pochi aerei, anzi erano sempre tantissimi. L'aria profumata di rugiada ci appannava il vetro.
-Comandante Mirabelle. Che ore sono?
-Sono le nove e un quarto.
Alle dieci finivamo il volo.
Passarono così venti giorni in cui uccidemmo più nemici noi di quelli che uccisero Riccardo, Dimitri, Hans, Dominik e Kristoff messi insieme.
Prendemmo così il nome di "Pistole del cielo". Eravamo fortissime! Il nostro Mig si chiamava Eagle. Jim e Lando volavano sempre con noi. Io diventati sempre più brava a sparare, tanto che imparato a farlo con gli occhi chiusi.
Ma Anna aveva un destino. Il 25 ottobre 1917 noi avevamo il primo turno.
-Che noia! Possiamo fare cambio con Ricky e Dimitri?
-No. Così dopo abbiamo tempo libero!
Andammo verso il nostro Eagle. Io avevo un brutto presentimento ma lo mandai via subito.
-Dai ali! Cosa aspetti?
-Vengo! Vengo!
Salii sull'aereo.
-Pronti, via!
Partimmo a tutta velocità.
-Sei sicura che il motore tenga a queste velocità?
-Sicurissima! Io sono arrivata a 150 km.
Si sentì un colpo di fuoco.
-Nasconditi dietro a quella montagna, forza!
Girammo dietro il sasso più grande.
-Falcon! Guarda se è un aereo nemico.
-Come faccio a riconoscerlo? Lo sai che non mi ricordo dalla bocca al naso!
-Per mia sfortuna lo so. Se è rosso e bianco è nemico, se è blu e verde è dei nostri. Ok?
Guardai bene. Era bianco e rosso!
-Nemico!
-Prepara il fuoco. Io cerco ci non farmi vedere uscendo da qua dietro.
Ma il Mig nemico di colse di sorpresa alle spalle. Io sparai un primo colpo che centró in pieno la prima elica. Intanto Anna invertì la rotta ma un missile venuto da chissà dove la prese in pieno.
Svenne.

Io, te e i militariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora