7 -The start and a date

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L'inizio e un appuntamento.

L'overdose non è esattamente morte per assunzione di droga. È morte per l'assunzione di maggiore dose, dose che è più del dovuto. Immaginatevi questo scenario: tagli male la pillola che volevi assumere. Sei un novellino, o di certo non un professionista. La ingoi e poi, dopo un lasso di breve tempo svieni.

Certo non sei morto, ma perché?
Perché qualcuno ha chiamato l'ambulanza, trovandoti steso a terra k.o.  In questo caso il primo personaggio è Italia, il secondo Spagna. L'unico al corrente del problema di Italia. Quest'ultimo si era fatto giurare dall'altro di non dire niente, con minacce forse, in realtà non si sa.

Italia era un amante della cucina, ma aveva problemi col cibo. Si ingozzava e non riusciva a smettere. Svuotava il cibo mangiato nel water. Così scoprendo le droghe aveva scoperto anche che il suo stomaco faceva difficoltà a ingerire cibo, specialmente per via della nausea. Non riusciva più di tanto a mangiare adesso. Non si ingozzava più, risolvendo il suo problema. Tra l'altro aveva scoperto come il suo carattere odioso, da stupido antipatico e stronzo cambiasse. Era diventato divertente, al centro dell'attenzione, e più tranquillo. Poi l'effetto spariva. Aveva sbalzi d'umore, problemi come l'insonnia, gli faceva male il corpo, sudava più del dovuto, non riusciva a respirare, aveva asma, attacchi di panico, crisi di rabbia. Tornava ad essere se stesso, come prima. L'unica cosa di cui era fermamente sicuro era che sia da drogato che dopo si odiava tanto.

Italia aveva finito tutta la sua roba, ricordate? Perché fatto crede di si. Beh non l'aveva consumata tutta, affatto. Spagna l'aveva trovata e l'aveva gettata nel water. Anche le mentine. Aveva bisogno di qualcosa per l'alito pungente, quindi quando vide una scatoletta di mentine, in camera di Italia, l' aprì. Ne mise in bocca una e la sputò, dopo aver assaggiato un gusto strano, che non prometteva niente di buono. Era una pillola, eppure era stato lui quello stupido a metterla in bocca. Non aveva per nulla l'aspetto di una mentina per l'alito.

Non ne avevano mai parlato di questa questione, ma era ovvio che non fosse felice l'altro di cosa il protagonista stesse facendo. Però non ne avevano mai parlato. Forse non era veramente cosciente.

[....]

Francia aveva scritto a UK, chiedendogli di parlare alla festa di USA. Italia era più che d'accordo con questa sua decisione, ma Spagna non tanto. Anzi, per niente.  Aveva paura che si dichiarasse e venisse rifiutato, peggio deriso. Ma Francia è troppo vanitoso per credere che qualcuno possa rifiutarlo. Italia d'altro canto, come detto prima, non ci vedeva nulla di male in ciò che voleva fare. Questo perché era assolutamente dell'opinione che il confronto, la discussione sia importante per la relazione dei due, anche se non erano ancora insieme.

Comunque sia anche Italia aveva scritto a Germania. A quanto pare era rimasto inspirato. Magari era scemo, magari coraggioso. Comunque sia gli ha scritto, cose del tipo "ciao", "come stai?", Passando anche a fare domande riguardante la sua persona, per capire i suoi interessi.

Si erano dati appuntamento, ad un bar. Germania collaborò e si aprì con lui, prendendo confidenza, tanto, discutendo di cose forse troppo "intelligenti" con Italia, politica, scienza, psicologia, denaro, profitti, affari. Quest'ultimo si era fatto piccolo, piccolo, ascoltando in silenzio, perché lui non se ne intendeva. Germania si sentì compreso, ascoltato da quel ragazzo taciuto, che lo ascoltava senza nemmeno interromperlo. Faceva si con la testa ogni tanto. Oh, ma lui stava ascoltando per davvero, che sia chiaro, non aveva opinioni da condividere però.  «Sai di cosa sto parlando?» un certo punto Germania gli chiese. «Si e no. Sto ascoltando ma non sto capendo niente.» scherzò Italia con risata nervosa. Sperava di non aver rovinato tutto.

Germania fece un sorso del suo caffé, con lo sguardo interrogativo, forse un poco infastidito e un poco curioso.  «Ma mi piace ascoltarti hai una bella voce.» aggiunse subito, prima che potesse dire qualcosa. L'altro sorrise al complimento. Arrossì anche. «Se è per questo a me piacciono le tue fossette.» commentò Germania, che fece rendere l'italiano con le guance rosse. Sorridevano entrambi.

Il telefono di Italia squillava. Era Spagna. Tirò fuori il telefono e  rifiutò la chiamata, sotto gli occhi del suo nuovo amico. «Possono aspettare.» fece l'occhiolino. Germania rise. Gli piaceva la sua compagnia davvero tanto.

Italia però, era preoccupato. Si era procurato una canna, l'unica cosa che era riuscito a trovare in quelle ultime settimane. L'aveva fumata qualche oretta prima di arrivare, cercando di coprire l'odore con una doccia, profumo e altre mille stronzate. Non avrebbe mai e poi mai lasciato Italia sobrio, lucido, perdente, isterico del cazzo parlare con Mr Perfettino, nerd sexy, Germania. Neanche morto.  Si sarebbe messo a piangere. Ed era patetico.

Se l'effetto fosse scomparso adesso Germania non gli avrebbe più parlato, né scritto. Apparte lo schifo del dopo sbornia,  i dolori al corpo, l'insonnia, le crisi isteriche e tutto ciò che arrivava poi andava in secondo piano, adesso c'era Germania. E a lui piaceva davvero molto.

Alla fine della serata avevano parlato, bevuto caffè, addirittura fatto una passeggiata. Avevano trovato un senso di armonia tra loro, una pace. Chissà quanto sarebbe durato.

Italia quando entrò nella sua stanza si mise a festeggiare. Era andato tutto bene, o almeno sperava fosse così. Era cotto.

Chiamò Francia e gli spiegò tutto. Beh non veramente tutto. Della canna? no ovvio. Il cugino era felice per lui. «E quand'è che vi rivedrete?» domandò d'un tratto poi. Eh, ma questo non lo sapeva. «Non lo so. É grave?» chiese paranoico l'italiano. «Ma va'. Credo di no. Comunque continua a scrivergli, eh.» «Si, si. Non sono scemo.» rispose frettoloso.  Comunque sia tremava. L'effetto svaniva. «Ma Spagna lo sa?» Italia rise tra sé e sé. «Puoi dirglielo tu? Sono esausto.» lo liquidò così.

Dopo, che Francia assicurò ad Italia di mettere buona parola su di lui a Germania, poiché amici,  si salutarono.
Poi Italia pianse. Non lo sapeva nemmeno lui il perché. Forse era la paura che scoprisse di essere un tossico dipendente. Chi starebbe mai con uno problematico come lui?

Era arrivata la sbornia.

[....]

Mi dispiace per il ritardo immenso.
Cercherò di fare il mio meglio questa estate.

Spero vi piaccia il capitolo, più che altro.

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⏰ Última actualización: Apr 28, 2023 ⏰

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