Nightclub

1.5K 39 16
                                    

Mi trovo in un nightclub, nightclub affollato e pieno di quella gente che veramente non avete idea di che razza di pervertiti siano. Un totale distacco dalla normale vita che quasi tutti i giorni viviamo.

Penserete che sia una squillo, una spogliarellista o barista, ma in realtà no, sono la figlia del proprietario di sta merda. Salvatore Galante. Si Salvatore Galante, l'uomo meno e più temuto di tutta la Sicilia e ormai anche dalla Germania, la sua crudeltà non potrà mai essere comparata a quella di nessun altro boss mafioso esistente, perché non sapete che pure i russi, che sono tra i mafiosi più pericolosi, non vogliono averci a che fare o meglio parlarci. Rude la sua riposta, agghiacciante il suo sguardo, terrificante il suo comportamento ma forse non quanto un altro mafioso; prima dicevo che mio padre non potrà mai essere comparato a nessun altro, ma in realtà qualcuno di peggio c'è... Valentino Bellocco. Mai visto ne in foto ne dal vivo e mai vorrei vederlo, sicuramente un vecchio sessantenne in preda agli ormoni.

Ho tre fratelli e io sono la più piccola, nata in un bruttissimo luogo ma mai sfiorata con un dito, forse quando sono uscita di casa di nascosto mio padre mi ha mollato uno schiaffo e rimproverandomi, però poi se ne è pentito non so come, ma si, mi ha chiesto pure scusa...

Non mi piace quello che fa, ma gli voglio un mondo di bene, cosa che invece i miei fratelli non condividono il sentimento. Infatti, quando andavo ai gala dicevano sempre a mio padre che era innamorato di me, non capivo perché e non lo capisco ancora ma forse è dovuto al fatto che lui non è gentile con nessuno e con me è clemente... bah chi gli capisce questi depravati!

Tornando a prima, dicevo che mi trovo in un nightclub perché mio padre vuole che gli resti affianco. Non so perché, ma io ho paura. Premessa io non so mai niente, sono la capra che sa sempre tutto all'ultimo, quindi per tutto questo racconto leggerete solo: boh non capisco, perché non lo so, boh non lo so... beh avete capito, infatti sparerò diverse minchiate perché è l'unica cosa che mi riesce bene.

-Lo sai che papà ti vuole con lui è perché non vuole scatenare una guerra?- mi sussurra Francesco. Mio fratello.

-E perché?- gli chiedo scettica. In che senso: non vuole scatenare una guerra?

-Perché quando ci sei tu lui si calma da tutto, perché tu sei la sua gemma, il suo sedativo, la sua rosa- mi deride.

-Si si piantala imbecille- alzo gli occhi al cielo.

-No ma è vero, tra qualche ora ha un importantissimo colloquio con altri uomini e a lui non piace fare affari con loro, così ha deciso che è meglio per lui che ti porti dietro così si sentirà più rilassato- afferma mentre finisce di sorseggiare un drink, che sicuramente farà schifo.

-Ecco ti sta chiamando, vai- mi giro cercando mio padre che lo vedo entrare in una stanza dell'altra ala, lo raggiungo il più svelta possibile.

-Ciao papà- dico posandoli un bacio sulla guancia.

-Il mio bellissimo tesoro- mi abbraccia forte, io ricambio e poi mi fa cenno di entrare prima di lui.

Io lo sorpasso e noto delle scale difronte e me, inizio a scenderle e le luci iniziano ad accendersi da sole.

-Devi stare calma, non parlare e quello che senti non ti deve importare- mi raccomanda barra minacciando.

-Okay...- dico con enfasi paurosa ed eccitata dalla paura.

-Eccoci qui Salvatore, ma come sta il mio carissimo amico?- lo saluta un uomo sulla cinquantina vestito elegante tutto di nero.

-De Stefano, come va? Ti vedo bene eh?- saluta invece mio padre.

𝑀𝑎𝑓𝑖𝑎: 𝐹𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙'𝐸𝑡𝑒𝑟𝑛𝑖𝑡𝑎̀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora