La Busta

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Il bastardo ha il viso tutto gonfio; pieno di ematomi e profondi graffi quasi incurabili, l'ho torturato fino a bruciarlo pelo per pelo.

Dopo averlo frustato e bruciato con i coltelli caldi, non ha voluto ammettere la verità, così l'ho bruciato vivo e poi massacrato di botte e colpi di pistola.

Non ho fatto un granché, la tortura non mi è piaciuta. Poca soddisfacente.

I miei pensieri vengo in seguito disturbati dalla voce di Joe, che mi guarda leggermente perplesso.

-Cosa c'è-

-Suo padre vuole vederla-

Non viene mai a farmi visita, quindi se è qui significa che c'è qualcosa di importante che anche l'espressione di Joe mi fa capire molte cose.

Percorro il corridoio e salgo le scale dirigendomi in ufficio dove penso sia.
Mi tiro su le maniche della camicia bianca inzuppata di sangue, prendo un fazzoletto dalla tasca per asciugarmi le mani dalle macchie di sangue e mi dirigo nervoso verso l'uscita.

-Valentino leggi-

Appena entro si appiccica a me e mi porge una busta.

Mi siedo e lo guardo mentre la apro.

È teso e questo non è sicuramente da lui. No, io lo conosco è grave.

La busta era già aperta, suppongo l'abbia letta mio padre se no non avrebbe questa faccia sconvolta.

-Valentino io lo sapevo già ma non credevo che Salvatore l'avrebbe fatto, sono le regole della Mafia, ma penso che abbia già avuto un accordo con Cosa Nostra e sia riuscito ad ottenere il "si" da loro, sapeva che sarebbe stato ucciso da uno dei suoi figli, ma sembra che abbia preferito rischiare-

Lo ascolto attentamente e nel mentre leggo l'ultima frase della lettera la sbatto sul tavolo.

-Questa è una follia- mi tiro dietro i capelli dietro nervosamente e poi mi giro con la sedia tirando fuori una sigaretta dal pacchetto rosso.

-Lo so- ammette Stefano.

-Ha 18 anni e per di più è una donna-

-Ha 18 anni ma è meglio di chiunque altro in famiglia-

Tra di noi il discorso si ferma e ci prendiamo del tempo per pensare, questa storia durerà al lungo e non finirà se non troveremo una cazzo di soluzione.
Non doveva andare così.
Quel figlio di puttana di Renzo sta facendo tutto sotto i nostri occhi per impossessarsi di qualcosa di più grande di lui.

-Salvatore conosce i suoi figli meglio di chiunque altro, sa che non finirà nei miglior modi se uno di loro prenderà il potere e diventerà successore- continua a spiegare Stefano.

-Lo so- non mi viene niente in mente, non so dire qualcosa in merito a quello che sta succedendo. È tutta una merda.

-Secondo te Renzo c'entra qualcosa con i Russi?- mi chiede mio padre d'un tratto.

-No non credo, ma potrebbe- cosa se ne farebbe dei russi? Vendere tutta la merce contraffatta depositata nel Nightclub a loro e lasciare le altre famiglie al vuoto?
Come ho già accennato il Nightclub di Salvatore gestisce la merce che alle famiglie mafiose serve, se non c'è quella è guerra tra alleati. E se lo farà veramente, lui avrà la testa appesa al muro e tutti noi siamo fottuti.

-Prova a parlare con Leonora, falle domande sensate su altro e non su quello che sta succedendo ora- mi guarda Stefano, il suo viso è stanco ma anche rilassato dalla pausa che si è preso, sembra più debole di prima ma sereno, le occhiaie che aveva un tempo non ci sono più e penso che anche le sue idee malate si siano messe da parte, oltretutto arrivati a una certa età penso che ci si lascia andare un po' tutto via.

-Se la chiamassi ora, le domande gliele faresti tu? Sei il ricordo più vicino di suo padre, magari aprirà quella cazzo di bocca- dico nervoso.

-No, parlale tu, cerca di controllare te stesso. Prendila come una prova, affronta la situazione con calma- sospira pesantemente.

Prendo il telefono e chiamo Joe chiedendogli di entrare.

-Si capo-

-Portami la ragazza-

-Certamente signore- Joe se ne va lasciandomi di nuovo solo con Stefano.

-Com'è la ragazza- mi chiede osservandomi con attenzione e malizia.

Incantevole.

-Come tutte quelle che conosci-

-Ah si?- mi guarda con un sorriso malizioso, convinto che non è così. Ma per quanto possa essere orgoglioso di sé non mi interessa, perché non ammetterò quello che penso veramente. Lo capisce all'istante, dalla mia espressione che quello che ho detto non è vero, ma odio quando la gente mi mostra approvazione su ciò che penso realmente.

-Si- ammetto fermamente, anche se non convinto del tutto. Lo sappiamo che l'unicità di Leonora lascia perplessi, soprattutto su di me, mi ha lasciato un segno indelebile in testa. Nessuno mi risponde così come mi risponde lei, lo fa con coraggio si vede, ma se non fosse per questo cazzo di sentimento sarebbe già stata data in pasto ai cani.

I lamenti e le urla di una voce femminile mi riportano alla realtà, si emanano pian piano accanto all'ufficio, quando la porta fatica ad aprirsi.

-Lasciami! Non voglio parlare con quel mostro!-

Joe la spinge facendola cadere per terra, io lo guardo male e lui subito capisce l'errore che ha appena ammesso.
Nessuno fa del male alle cose che mi appartengono, nessuno la tocca senza il mio permesso, nessuno si muove senza che lo dica io di farlo. Solo io posso farle del male, quando mi pare e piace.

Il viso di Leonora è stanco e si vede che non mangia da ore. È esausta, la capisco, ho ricevuto un'educazione simile ma molto più cruenta. Forse ho sbagliato a chiamarla educazione.

Guarda mio padre che appena lo vede si irrigidisce, guarda me quasi studiandomi e poi si siede sulla poltrona.
Non apre bocca, non si limita a dire niente, si siede e muore dentro dall'ansia.

Le porgo un foglio e le chiedo di leggere, lei lo afferra con arroganza guardandomi male e lo legge attentamente.

Rimane sconvolta appena conclude di leggere la lettera e poi ci guarda come se non sapesse nulla di tutto ciò.

-Non sai niente?- le chiedo cercando di mantenere la calma mentre sento mi macinare dentro.

-Nn...no- le sue mani e la sua bocca tremano, gli occhi sono stanchi e lucidi, le gambe serrate e le labbra secche.
È senza parole.

-Conclusione: Renzo vuole ucciderti perché tuo padre ha scelto te come successore-

Lei mi guarda spiazzata e inebetita; si vede che non sa nulla, ma c'è un altro problema, Leonora è stata realmente adottata?
Salvatore potrebbe aver scelto sua figlia come successore perché è la più affidabile nella sua famiglia ed ha convinto Cosa Nostra a proclamarla futuro erede nonostante sia donna, quando invece non potrebbe e ora che le carte sono state firmate è ormai successore.
Ma ora che i membri di Cosa Nostra hanno scoperto che è stata adottata cosa succederà? O è solo tutta una storia inventata.

Dovrò parlare con Loredana, quella stronza dovrà pur sapere qualcosa.




Angolo Autrice:

Ciao a tutti, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e se è così, lasciate un commento in cui esprimete la vostra opinione e anche una stellina di gradimento.
(Scusate gli errori)

Bacettoni Sara

𝑀𝑎𝑓𝑖𝑎: 𝐹𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙'𝐸𝑡𝑒𝑟𝑛𝑖𝑡𝑎̀Where stories live. Discover now