La rabbia è una malattia, non uno stato d'animo

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La pistola le cade dalla mano, atterra sulle ginocchia e poi sviene. Io corro verso di lei, tiro fuori la mia pistola e sparo all'uomo di cui Leonora ha già sparato alla spalla, infine la sorreggo e me la carico a mo' di sposa e mi dirigo in macchina.

Una donna coraggiosa come lei non l'ho mai vista, ma era arrabbiata e non ha retto per poco la sua rabbia, perché non credo abbia mai avuto degli attacchi del genere.

La rabbia è la peggior malattia che possa mai avere un uomo.

Con questo stato che ha appena subito, dopo il suo risveglio ne potrebbe subire un trauma; non ha mai usato una pistola contro una persona e tanto meno ne avrebbe il coraggio di farlo, la cosa che è successa questa notte è successa perché lei era fuori di sé. Non era lei ad agire, ha perso totalmente il controllo della sua mente e delle sue azioni. Ma è stata coraggiosa come un uomo.

La prendo e la porto in macchina. Credo proprio che la settimana sia finita per oggi.

2h dopo

-Mi fa male la testa... mmm- non proferisco parola. È normale, era una persona e ora ne è un'altra.

-Che ci faccio qui? Dove mi vuoi portare! Lasciami andare- inizia ad agitarsi. La mia pazienza dura poco.

Inizia a piangere e questo inizia a darmi fastidio.

Ci troviamo in mezzo al nulla, nessun'anima viva si trova. Scosto la macchina fuori dalla strada e le prendo la mandibola con forza. È così leggere che potrei frantumarla solo con un dito, leggera, piccola, ma non innocente. È bellissima, i suoi occhi si illuminano, le labbra grandi e rosse, il naso perfetto, ma non tutte le cose belle sono buone, non buone come la droga. Non sa quello che fa, ma è coraggiosa, ha paura ma cerca di mostrarsi forte nonostante tutto quello che vede. Io, pensieri su una donna così non gli faccio, per me la donna è un corpo progettato per soddisfare il proprio bisogno fisiologico.

Tra l'altro, la sua voce mi fa eccitare, non le si addice proprio. A primo impatto quando la vedi immagini la sua voce come quella di una bambina, ma in realtà ha una voce sicura e discreta, più grande, più dura. Ha una voce attraente.

Mi piace tutto di lei, è la donna ideale in carne ed ossa. Chiunque la vorrebbe e sempre. Ma non tutte le cose belle sono buone e perfette.

La osservo e stringo di più la presa sulla sua mandibola, mi avvicino e lei cerca di ritirarsi indietro.

-Da oggi in poi tu starai con me, non scapperai e se ci proverai mi divertirò a farti tante cose, che implorerai perdono a tutti i costi- lei si irrigidisce e fa scivolare una lacrima lungo la sua guancia rossa.

-Fanculo-

-Le parolacce sono una delle tante cose che non mi piacciono, specialmente se dette da una donna-

Lei apre il cofanetto e prende un pezzo di carta e dalla tasca dei miei pantaloni una penna. Ma la domanda vera è, come ha fatto a vedere la penna in mezzo al buio?

Inizia a scrivere qualcosa e poi mi chiede.

-Cos'altro non ti piace?-

Non mi piace il sarcasmo e specialmente l'ironia.

-Quando una donna mi fa domande- lei inizia a scrivere ma poco dopo realizza che la domanda che mi ha fatto, non andava fatta. Lei mette su il broncio e guarda verso la finestra con aria arrabbiata e non proferisce più parola; io riparto e mi dirigo verso l'aeroporto.

1h dopo

-Prendetela e rinchiudetela nella mia stanza- le mie guardie mi obbediscono e uno di loro la carica sulla spalla. Lei si sveglia e inizia a guardarsi intorno, poi a urlare e infine a sbattere le schiena di Joe, la guardia che la sta caricando.

-Ah vi avverto- mi metto difronte a loro

-Se la toccate, la sfiorate con un dito o le fate del male, gli uccelli sentiranno odore di morto circolare nell'aria- mi giro e procedo a salire.

-Ho detto lasciatemi! Che razza di mostro sei? Eh pervertito? Non rispondi?-

-Fatela stare zitta-

-Mmmm... mmmm!-

Finalmente, rinchiusa lì sola soletta... almeno per un po' non mi vedrà e io neanche.

-E ragazzi, non dimenticate di legarla al letto-

-Si signore- dicono all'usignolo.

Mentre mi siedo sul sedile dell'aereo, ricevo una chiamata da Salvatore.

-Valentino mia figlia è con te?-

-Sana e salva-

-Bene, quando arriverai in Germania passa da me che dovrò spiegarti due cose in croce sulla sua situazione. Ha problemi cardiaci e di attenzione, quindi non metterla troppo a disagio- una moglie con problemi di attenzione? Non sembra affatto la situazione di Leonora.

-Toglimi una curiosità, cosa intendi con problemi di attenzione?-

-Leonora soffre di difficoltà di concentrazione, questo a causa dalla carenza di sonno e dallo stress, non so per quale motivo ma lo psichiatra ha detto che per lei è meglio che eviti ulteriori traumi-

Lo ascolto attentamente fino alla fine, cercando di mostrarmi il quadro generale di Leonora e anche di altri affari. La discussione è durata per circa mezz'ora, quando mi accorgo che sono le 4 del mattino.

Mi alzo dirigendomi verso la stanza in cui ho fatto rinchiudere Leonora, quando la trovo dormire beata sul letto. Mi avvicino a lei e le accarezzo il viso seguendo i suoi bellissimi lineamenti vicino agli occhi e alle labbra carnose; il motivo per cui l'ho fatto non lo so, ma una cosa è certa: ho avuto una spinta motivazionale che mi ha portato a farlo, come se fosse un bisogno. Ho agito per la semplice gratificazione che ha scaturito il mio comportamento messo ora in atto. Ho voluto accarezzarla.

Mi tolgo la camicia, i pantaloni e mi dirigo verso la doccia che sta nella stanza. Finisco il tutto molto in fretta e mi dirigo sul letto, accanto a Leonora. Le do le spalle e spengo la lampada.

4h dopo

-Signore, c'è un'emergenza, suo fratello ha ma dato un messaggio in cui dice che i russi hanno rubato il nostro carico di droga-

-Merda, chiama Ivan e digli di trovare una soluzione, noi dovremmo arrivare tra qualche ora- mi alzo di scatto dal letto e mi dirigo verso l'uscita della stanza per raggiungere le mie guardie.

-Si ma ormai se ne sono già andati-

-Di a quella testa di cazzo di mio fratello di mettere su un piano entro due ore, noi saremo in Germania tra quattro ore lunghe, quindi digli di fare l'uomo e non il ritardato-

-Certo signore-

Mi giro e trovo Leonora sudare e tremare, mi avvicino a lei le tocco la fronte e noto che è molto calda, inizio a slegarla e poi a scuoterla, ma non si sveglia.

-Leonora, Leonora. Merda sveglia-

Pensare di metterla sotto la doccia non è una buona idea, perché qui non c'è un phon per asciugarla e un asciugamano sicurante non l'aiuterà a riscaldarla. Non vorrei peggiorare ulteriormente la situazione.

L'unica cosa che posso fare è asciugarle la fronte, infatti la metto sul letto e corro a prendere un asciugamano, mi metto accanto a lei e inizio a tamponarle tutto il viso con l'asciugamano bagnato.

In che merda sono finito.




Angolo Autrice:

Dopo questa, possiamo dare inizio alle avventure tra Leonora e Valentino.

Proveranno a sopportarsi o Leonora è follemente estroversa e Valentino troppo introverso per poter stare insieme?

Certo, certo... ma questa roba si scoprirà in futuro. Intanto, però, desidero con tutto il mio cuore sapere cosa ne pensate di questo capitolo. Datemi consigli su come potrei migliorare la storia, perché potrebbero essermi d'aiuto.

Troppo pesante e non va bene? Oppure troppo banale e meno coinvolgimento? Beh il giudizio sta nelle vostre mani ragazz*!

Bacettoni Sara

𝑀𝑎𝑓𝑖𝑎: 𝐹𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙'𝐸𝑡𝑒𝑟𝑛𝑖𝑡𝑎̀Where stories live. Discover now