VIII

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cristal's pov
il giorno dopo andammo tutti e tre a scuola insieme.

cristal's povil giorno dopo andammo tutti e tre a scuola insieme

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quando maria mi vide con tom, iniziò subito ad impazzire.
«o mio dio cristal! tu e tom state perfettamente insieme!» mi urlò lei.
«ma stavamo soltanto camminando...» risposi io scettica.
«a me basta e avanza- oh ciao yassmine!»
la salutai anche io ed iniziammo a parlare. ma yassmine continuava a portare il discorso su tom, e mi dava molto fastidio.
voleva sapere tutto quello che succedeva tra me e tom. io le raccontai come stava andando, dicendo però che non eravamo ancora niente.
«mh interessante...» mormorò lei, mentre mi ascoltava con estrema attenzione.
alla fine rivelai anche troppo, perché le invitai alla festa dopo scuola, quella per festeggiare il tour dei tokio hotel.
accettarono immediatamente e lì il discorso si chiuse e andammo tutte in classe.
tom stava parlando con mark, io provavo a capire cosa si dicessero, ma non sentivo nulla.

tom's pov
«ti conviene presentarti, hai capito?» bisbigliai io.
«senti, cosa vuoi da me?» mi rispose, un pò spaventato.
«voglio solo parlarti, niente di che. tu fai quello che ti dico e fine.»
lui annuì e io lo lasciai stare.
mi sedei vicino al mio cristallo e purtroppo le lezioni iniziarono.
alla ricreazione quel coglione sapeva già che avrebbe dovuto incontrarmi, quindi mi dirisi subito verso il bagno, aspettandolo impaziente.
per fortuna non era così impaurito da non presentarsi, quindi lo vidi arrivare, guardandolo con tutto l'odio che provavo.
«allora? che cazzo vuoi?» si mise a ridere.
«non ti devi permettere a toccare cristal, hai capito?» gli ringhiai contro.
«e io dovrei ascoltare uno che al posto dei capelli ha dei vermi troppo cresciuti?» rispose sarcastico. mi avvicinai ancora di più a lui.
«ti conviene ascoltarmi, brutta faccia da culo» mi stavo così arrabbiando, che mi stavo trattenendo dal picchiarlo.
«se no cosa fai? mi picchi? ahhh aiuto» continuò a provocarmi.
non sapevo cosa rispondergli e tenevo i pugni tirati.
«non rispondi più eh? comunque devo dire che quella lì è proprio una puttana. ha fatto tutto lei.» mi sorrise.
«non oltrepassare il limite. lei è tutto tranne che puttana, e tu sei un grande bugiardo»
«preferisci il termine "troia" per lei?» mi stuzzicò e mi diede un pugno leggero in pancia.
«sei fortunato che ho una reputazione da mantenere, se no saresti già per terra, coglione»
«oh scusa, hai proprio ragione chitarrista fallito» mi rise in faccia, io non ce la facevo nemmeno più. volevo ammazzarlo, ma sapevo che se cristal lo fosse venuta a sapere, non mi avrebbe neanche rivolto più la parola.
«se fossi un chitarrista fallito, allora non sarei stato invitato a fare un tour»
«hey bello, stai calmo dai. finiamola qua, non la guarderò più» mi disse lui, cambiando tono di voce e diventando meno provocatorio.
«se ti permetti un'altra volta ad insultarla o a toccarla, ti taglio la faccia in due, figlio di puttana» lo minacciai.
mi sorrise un'ultima volta e se ne andò.
ero furioso. non avevo nemmeno le parole per descrivere quanto avrei voluto morto quello schifoso. ma ormai non avevo più tempo da perdere, quindi ritornai in classe, dove cristal mi aspettava, e sembrava preoccupata.
«tom! dov'eri finito?»
«non sono affari tuoi.» risposi scorbutico.
sospirò e la campanella suonò. non le volevo dire che avevo appena litigato con un ragazzo per difenderla. non eravamo nulla. l'avevo solamente baciata, infondo.
le lezioni continuarono, e io non prestavo attenzione a mezza. mi giravo in continuazione verso cristal e non smettevo di guardarla.
«tom, ti vedo. perché mi guardi?» mi sussurrò.
«sei troppo bella.» le bisbigliai. era la verità. mi si illuminavano gli occhi quando la guardavo.
lei sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi, e arrossì. era troppo preziosa.

quando la scuola finì, tutti ritornammo a casa per prepararci per la festa.
avevamo organizzato di andare ad una discoteca vicina.

cristal's pov
chiamai mia madre per avvisarla, e lei disse che andava bene. amavo mia madre, mi dava sempre il consenso per tutto.
mi preparai e indossai un vestitino nero, molto semplice.

mi preparai e indossai un vestitino nero, molto semplice

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mi truccai e misi i tacchi. questa volta decisi di lasciare i miei capelli mossi.
scesi le scale e tom era seduto con bill ad aspettarmi. quando tom mi notò, mi iniziò a fissare, infastidendo il suo piercing.
«che bella che sei cristal!» mi complimentò bill, e io ringraziai.
arrivati, salutai un pò di amici, incluse yassmine e maria, che erano entrambe stupende. ancora mi chiedevo come fosse possibile che tom avesse scelto proprio me, tra tutte quelle ragazze.
tutti quanti erano di buon umore, ci divertivamo e io avevo anche bevuto qualcosina.
io, maria e yassmine eravamo sedute sul divano della discoteca a parlare, ma a me squillò il telefono, quindi dovetti uscire un attimo.

tom's pov
mi stavo divertendo tantissimo, non pensavo di divertirmi, dato che mi ero promesso di non toccare nessuna ragazza. insomma, io volevo provarci seriamente con cristal, ma era difficile.
anche se non ero con lei, continuavo ad osservarla. quando le squillò il telefono, però se ne andò.

«minchia tom. la guardi ogni cazzo di secondo» mi urlò bill, sovrastando la musica.
gli diedi un pugno amichevole e continuai a bere.
però una delle amiche del mio cristallo si alzò, mi pare fosse yassmine e venne verso di me.
era molto bella, ma mai quanto cristal, questo era certo.

«heyyy tom» si sedette vicino a me.
«cosa vuoi?» dissi freddamente.
mi iniziò a toccare la spalla e provò a baciarmi.
«ma che stracazzo vuoi? levati puttana» le urlai, spostandola.
«sei serio? so che ti piaccio» mi provocò lussuriosa, e si riavvicinò, accarezzandomi il viso.
«levati ti ho detto, mi fai schifo» le urlai.
«yassmine. ti ha detto di toglierti.» si mise in mezzo bill, mentre anche l'altra amica di cristal si alzò a guardare.
ma ormai lei mi stava già baciando con forza. mi chiese l'accesso alla lingua e io impacciato glielo diedi.
che cazzo stavo facendo. qualcuno me la levi di dosso!
io tenevo gli occhi aperti, e proprio in quel momento vidi cristal rientrare. e mi stava guardando. disgustata.
«sei impazzita yassmine? togliti da lui!» le urlò maria, staccandomela.
«ormai è troppo tardi...» si mise a ridere, vedendo cristal, che aveva iniziato a piangere.
«brutta puttana del cazzo, te la faccio pagare!» la spinsi via, e mi alzai per andare verso cristal.
ma ormai lei non mi stava nemmeno più guardando. era diventata rossa di rabbia e si avvicinò a yassmine, furiosa.

avevo rovinato tutto.

continua...

spazio autrice
MUAHAHAHA, cosa succederà? lo scoprirete presto hehe. inizio subito la parte nove, così non vi lascio sulle spine.
🥰💋🫶🏼💕💕

tutto per te - tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora