XI

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la mattina dopo mi svegliai, notando di non essere avvolta dal calore e dalla protezione di tom: non c'era. mi alzai e iniziai a cercarlo per la casa, ma niente da fare: non c'era traccia. lasciai perdere, dando per scontato che fosse andato a discutere di qualcosa sul loro tour imminente.
mi legai i capelli con uno chignon e mi dirisi in cucina.
speravo avesse lasciato un bigliettino, ma ovviamente tom non era il tipo.
e proprio in quel momento ebbi un'idea: dato che ci tenevo a creare più ricordi possibili con lui, decisi di preparargli qualcosa da mangiare, così da poter dimostrare che ci tenessi a lui.
non avevo mai cucinato a casa kaulitz, quindi ci misi venti minuti buoni a trovare gli ingredienti. avevo deciso di preparare delle crêpes alla nutella, quindi mi misi subito all'opera. inutile dirvi che mi sporcai in meno di un secondo, ma questo è un segreto.
mentre spalmavo la nutella sulla crêpe, sentii qualcuno prendermi in braccio da dietro.

«buongiorno cristallo» mi salutò tom, felicissimo.
«ei tom! mi hai spaventata» risposi, mentre presi un pochino di nutella dal barattolo con il mio indice, e glielo spalmai sul naso, ridendo.
«scema cosa fai»
«dov'eri?» chiesi curiosa.
«cose mie» rispose superficiale.
«ah capisco... del tipo?» provai a creare una conversazione.
«non sono affari tuoi» continuò, arrabbiandosi.
ma cosa avevo sbagliato? perché mi trattava da principessa una volta e l'altra mi snobbava? io tom proprio non lo capisco... ma questo suo tratto di personalità, lo rende ancora più speciale ai miei occhi.
«scusa. vuoi mangiare le mie crêpes? mi sono impegnata...» dissi, con un tono molto malinconico.
«perché sei triste tutto d'un tratto?» disse con tutta la normalità possibile, anche se mi aveva appena posto la domanda più stupida su questa terra.
«non so fai te? mi rispondi in modo aggressivo anche se non ti ho fatto nulla»
non mi rispose, ma mi diede un bacio sulla guancia.
«scusa principessa.» disse poi.
«ma non me lo vuoi proprio dire cosa hai fatto? spero niente di grave» continuai severa.
«non te lo posso dire. lo saprai presto, te lo giuro» mi strinse la mano, guardandomi negli occhi, con quello sguardo di cui mi innamorai già dal primo giorno.
alla fine risposi che non importava, quindi ci sedemmo al tavolo a mangiare, senza però dirci molto.

«ti piacciono?» chiesi io speranzosa.
«mi piacciono solo perché le hai fatte te» disse mentre masticava con gusto.
alla fine avevamo divorato tutto, quindi lui se ne andò in garage a provare delle canzoni, mentre io rimasi a sistemare. sinceramente, speravo mi aiutasse, ma con uno come lui, potevo continuare a sperare.
ad una certa, il campanello suonò ed andai ad aprire, e vidi bill.
ci salutammo e lo feci entrare, mentre lui mi raccontava di tutto e di più.
«non credevo che la tua amica maria fosse così brava a letto sai?» scherzò lui, ma io rimasi scioccata per un attimo.
«che cosa intendi? siete seri?!» urlai euforica.
«hey calma. non siamo così affiatati come te e tom» e scoppiò a ridere.
«deficiente» lo insultai.
«e lui te l'ha già detto?» mi chiese, perplesso.
«cosa mi dovrebbe dire?» risposi io, ancora più confusa di lui.
«no niente lascia stare.»
«ma cosa vi prende? voglio sapere!» mi arrabbiai un pochino.
«ora io vado a provare insieme a tom, fra poco arrivano anche georg e gustav. apri te, ok?» mi chiese lui, chiudendo completamente il discorso e senza degnare nemmeno la mia domanda.
annuii e lui scese di sotto.
dopo arrivarono gustav e georg, proprio come mi avvisò bill. quindi feci semplicemente quello che mi disse di fare, mentre io rimanevo sola al piano terra, cercando qualcosa da poter fare, fallendo miseramente.
poi la musica si fermò, e vidi tom salire.
«hey principessa. che fai tutta sola?» chiese leggermente preoccupato.
«niente di che. vi sentivo suonare...» risposi sorridendo gentilmente.
«ma stai zitta. si vede che ti sei rotta il cazzo a non fare nulla. facciamo un giro in centro?»
«centro? ma lì ci saranno tutte le tue fan sfegatate»
«per questo voglio andarci. voglio far capire che sei mia e che loro non hanno chance con me»
«ma per piacere. mi insulteranno sicuramente. e comunque non siamo nemmeno fidanzati»
«e questo chi te l'ha detto? vatti a vestire e non fare storie»
rimasi spiazzata dalla sua risposta. quindi mi aveva appena detto indirettamente, che eravamo ufficialmente fidanzati? non mi sembrava vero.
andai in camera di tom e mi cambiai, poco dopo eravamo già fuori casa.

andai in camera di tom e mi cambiai, poco dopo eravamo già fuori casa

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«ho paura che mi tratteranno male...» rivelai sincera.
«se vorrai stare con me un giorno, allora ti dovrai abituare» ed eccolo di nuovo. prima mi dice praticamente di essere fidanzati e poi dice tutt'altro. mah.
«e poi l'unica cosa che potranno pensare sarà:"minchia come se l'è scelta bene il caro tom"» rispose lui, provando a tranquillizzarmi.
mi mise il braccio dietro la mia spalla e mi diede un bacio.
continuammo a camminare abbracciati e arrivammo in centro città.
non era passato nemmeno un minuto che già qualcuno ci aveva notato. tom sapeva gestire la situazione in maniera a dir poco impeccabile, mentre io sembravo una scema, dato che non aprivo neanche bocca.
alla fine si creò una folla gigantesca di ragazze che chiedevano foto, autografi, baci, abbracci e chi ne ha più ne metta.
tutte quante mi guardarono malissimo, con un'odio da far paura nei miei confronti, nonostante fossi del tutto trasparente. alcune fan mi spinsero via, cercando di avvicinarsi di più a tom, continuando a fare foto e ad urlare.
tom notò che stavo provando ad allontanarmi, quindi mi prese dal polso e mi sussurrò di stare tranquilla.
«TOM TI PREGO SCOPIAMO» sentii una ragazza. ero leggermente sconcertata, ma comunque capii che era tutto nella norma, dato che tom rispose: «quando vuoi» ridendo.
ero super gelosa, ma provai a nasconderlo.
invece un'altra ragazza si lanciò su tom, provando a baciarlo.
«hey placa gli ormoni. sei cieca o cosa?» la scansò via, guardandomi.
ormai tutti quanti gli occhi erano puntati su di me, e io stavo morendo dall'imbarazzo.
vidi alcune ragazze farmi delle foto di nascosto ed io ero diventata rossa come un pomodoro.
iniziarono a bisbigliare indicandomi ed io ormai ero pronta a scavarmi la fossa.
«mettiti con me!» urlò un'altra.
«grazie ragazze per il sostegno. vi amo tutte, ma ora vi devo proprio lasciare.» disse tom, prendendomi per mano davanti a tutte, mentre uscivamo dal cerchio di persone.
«non pensavo si fossero triplicate.» disse ridendo, ma io non risposi.
«tutto bene?» chiese preoccupato.
«sì tranquillo. semplicemente è stata... un'avventura» risposi un pò insicura.
«scusami tanto cristallo. non volevo metterti a disagio»
«invece l'hai fatto. però non importa. come hai detto tu, mi ci devo abituare» risposi, provando a mostrare un sorriso. dopotutto, era finita.
si fermò in mezzo alla strada e ci baciammo con tutta la passione che avevamo.

dio, quanto mi piaceva quello scemo.

spazio autrice
innanzitutto mi scuso per l'orario, ma purtroppo ho avuto la febbre :( ho comunque scritto questo capitolo per voi, sperando vi possa piacere🫶🏼💕 domani posterò due parti o forse tre 💋❤️
ciao cuoriii🥰

tutto per te - tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora