"Resta qui.."

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È diversi minuti che sto ammirando il panorama.
In piedi sul ponteggio, mentre liscia il cartongesso, c'è un operaio dell'impresa di ristrutturazione.
I pantaloni blu da lavoro, con le tasche laterali, tutti impolverati, dovrebbero stare larghi, mentre il ragazzotto sulla ventina, li riempie bene.
Continuo a chiedermi perché a Los Angeles sono tutti così palestrati.

Passa il dorso della mano sulla fronte sudata, mentre me ne sto qui, con il tablet in una mano, appoggiato al tavolo da lavoro, mentre con l'altra cerco dietro di me la penna, che dovrebbe essere qui da qualche parte, sotto i mille fogli poggiati sulla superficie piana.

"Ti assicuro che se guardassi in basso, invece che il culo del ragazzino, che tra parentesi è troppo piccolo per te,
scopriresti che è a due centimetri dalla tua mano...."

Come potrei non riconoscere la sua voce.
Cosa diavolo ci fa qui?
Chi gli ha detto dove lavoro?
Senza nemmeno girarmi, alzo le spalle.

"E cosa ci sarebbe di divertente allora, Jeon.."

Sento passi avvicinarsi, lo scricchiolio del rivestimento in plastica, rumoreggia sotto le sue scarpe.
Si appoggia anche lui al tavolo, proprio di fianco a me, l'inconfondibile profumo, arriva al mio naso come uno schiaffo.

"Bhe, allora mi aggiungo, tanto è presto per andare in ufficio.."

Muovo appena gli occhi di lato e non avrei dovuto farlo, ha le braccia conserte, la camicia bianca, arrotolata sugli avambracci, mostra le sua braccia forti.
Vorrei alzare lo sguardo, per vederlo in faccia, ma preferisco continuare a guardare davanti a me.
Ho una sanità mentale da mantenere.

"Credevo avessi cambiato gusti..
Se vuoi posso chiedere alla
loro responsabile, di fare un salto qui, è sulla quarantina, ma potrebbe essere di tuo gradimento"

Voltandomi metto il device, con le schede dei materiali, sul banco e mi appoggio sui gomiti, piegandomi leggermente in avanti, trovando finalmente il pennino.

L'ho fatto apposta? Si.

"Ah-ah-ah.. divertente.." Dice mentre mi guarda il sedere.
Gira il busto verso di me e ai già presenti 30 gradi di giugno, si aggiungono le fiamme dell'inferno, quando la mano tatuata fa capolino sui fogli, poggiati di fianco al tablet, che stavo guardando.

"Peró questo è giocare sporco, lo sai che ho un debole per determinate parti del corpo.."
Parla a bassa voce, come se le persone intorno a noi, possano capire il coreano.

"Bhe, fortunatamente, quello puoi trovarlo in ogni essere umano sulla faccia della terra.."

Continuo a sfogliare le pagine del progetto, facendo scivolare le dita, sul touch-screen.

Dimple    TaekookVWhere stories live. Discover now