Famiglia

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          18 giugno 2023

Sento il cinguettio degli uccellini, apro gli occhi.
" È la migliore sveglia che possa desiderare"
Guardo l'orologio. Segna le otto e trenta.
Avrei voluto dormire di più dopo la giornata di ieri, dopo che ho scritto sul diario sono rimasta a letto sveglia a pensare e a chiedermi "perché sei scappata...codarda ". Penso che fossero le una,ma è raro che mi svegli più tardi delle nove.
Il risveglio sembra tranquillo, il sole filtra dalla tapparella e c'è una brezza mattutina meravigliosa. Di colpo realizzo, "Blake Brook è qui".
Incomincio a pensare a come era vestito, ai suoi capelli d'orati , ai suoi occhi che hanno lo stesso colore della sabbia, le sue mani delicate ma forti allo stesso tempo.  Mi chiedo per l'ennesima volta perché sia tornato, come se avesse importanza. 
È tornato e basta.
L'odore di pancake mi riporta alla realtà, la porta è socchiusa e  quel misto di amore e pancake attraversa la cucina, sale le scale e mi raggiunge.
Mia nonna mi chiama così la mattina, senza dire una parola mi fa scendere dal letto e si fa amare.
Delle volte la guardo e penso che mamma  aveva un carattere meraviglioso grazie a lei, alla sua pazienza, alla sua capacità di ascoltare, di esserci sempre, e poi mamma mia la sua cucina.
La trovo una donna fortissima, dopo l'incidente mi ha fatto da mamma e da papà , non si è mai scoraggiata indipendentemente dall'enorme sofferenza che porta dentro per aver perso la sua unica figlia .  È bellissima, nonostante i suoi quasi settanta anni ne dimostra molti meno. I suoi capelli biondi leggermente brizzolati sono sempre morbidi e lucenti , sembra che vada dalla parrucchiera tutti i giorni. I suoi occhi azzurri ghiaccio mi riportano a mamma ogni volta che li guardo.
Io ho preso da mio papà, ho capelli castani e occhi cioccolato, la mia pelle è più scura e d'estate si abbronza subito. Ho preso anche l'altezza da mio padre, che arrivava quasi a 1,90. Avrei tanto voluto avere gli occhi di mia mamma, per essere un po' di tutti e due.
Mia nonna dice che ho le mani e le labbra di mia mamma ,ma ogni volta che mi sforzo per cercare una somiglianza non la trovo, alla fine però le credo.

Lei è l'unica famiglia che ho, i miei nonni paterni non li ho mai conosciuti , mia nonna se ne è andata dando alla luce mio papà, mio nonno è sparito quando ha scoperto che stava per diventare padre. Di mio nonno materno invece non so niente, è sempre stato un mistero, l'ho visto poche volte ,sempre fuori casa, quando mia mamma lo incontrava per caso ,ma ero piccola e non ho un vero ricordo di lui. Tutte le volte che ho provato a tirare fuori l'argomento con nonna,ha sempre divagato e non mi ha mai guardata negli occhi, mia nonna mi guarda sempre negli occhi.
Non ho zii, zie e di conseguenza nemmeno cugini, sono figlia unica ,mia nonna Juliet è tutto quello che mi resta.

Mi posa davanti un bicchiere di spremuta fresca , tra un boccone e l'altro di pancake bevo un sorso.
"Allora?Come è andata ieri?" Mi chiede sedendosi davanti a me.
Mando giù un altro boccone "Credo meglio delle altre volte"
"Vuoi dire che non sei scappata questa volta?"
Bevo un sorso di succo, non voglio farla preoccupare con futilità,ormai ho 19 anni e dovrei aver superato questo schifo,soprattutto perché l'anno prossimo parto per l'università e non voglio lasciarla in pensiero.
"Non per le persone in generale" alzo lo sguardo verso di lei "Comunque ho resistito parecchio questa volta e mi sono divertita." 
Si avevo resistito ,ma sul faro, e non mi ero disperata ma nemmeno divertita.
Sorride , si alza " Sono contenta, per qualsiasi cosa sai che io ci sono, puoi parlarmene "
Mi bacia la fronte mentre si slaccia il grembiule."Devo uscire a comprare i fiori e a vedere una vecchia amica che è tornata in città, sparecchi tu?"
"Certo nonna, ti aspetto per pranzo? Vuoi che preparo le zucchine?"
"Fai come desideri, sai , uscire un po' di più ti farebbe bene"  mi fa l'occhiolino e esce.
Prima di riuscire a finire la spremuta sento il cellulare vibrare sul tavolino,
" Scarlett".
" Sei sveglia allora!"grida.
" Mi stupisci tu piuttosto ,con tutte le bottiglie che ti sei bevuta  non so come fai a gridare alle 9 del mattino"
" Vestiti, ti passo a prendere tra 30 minuti"
Sono tentata di dirle di no ma mi viene in mente mia nonna.
" Dove vuoi andare di domenica mattina alle nove ?"le chiedo sperando che il suo lato pigro abbia la meglio.
" A vivere " mi risponde buttando giù il telefono.

Le voglio bene e so che dopo l'incidente se non ci fosse stata lei mi sarei rinchiusa in camera mia fino a morire, ma mi sono appena pentita di averle risposto .

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