Victoria

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3 ottobre 2013

"Mammaaaaaaa, avevi promesso di portarmi al cinema!!." Emma mi urla addosso da quando siamo salite in macchina. Rallento, abbasso la radio e mi volto per parcheggiare. Tiro il freno a mano, spengo la macchina e mentre mi slaccio la cintura la guardo, ha gli occhi rossi e gonfi .Le do un fazzoletto mentre le sciolgo la coda che ormai è inesistente, mi guarda interdetta aspettando una mia reazione. Di solito la lascio sfogare e quando la smette di piangere le do una risposta.
" Allora Emma dimmi ,quando è il tuo compleanno?"
Corruga la fronte e gesticolando risponde " Mamma, il mio compleanno è domani!! Non te lo ricordi per caso?"
Mi scappa una risata " Ottimo, allora vuol dire che domani andremo al cinema"
Il suo viso si rilassa e un bellissimo sorriso distende le sue labbra,quanto la amo.
Scendo dalla macchina, Emma mi segue saltellando mentre raggiungiamo l'entrata del supermercato.
I suoi morbidi capelli castani danzano al ritmo dei suoi movimenti. Il vento carezza delicatamente le ciocche, creando un'aura di leggerezza e gioia intorno a entrambe. Ogni salto è come una nota di musica nell'aria per me.
La porta scorrevole si apre , prendo la lista che mia mamma mi ha preparato per la cena di oggi.
Incomincio a riempire il carrello di verdure ,mentre Emma storce il naso a ogni prodotto che metto nel carrello. Non le ha mai amate, mangia solo le zucchine. Passiamo da un reparto all'altro e in un attimo il carrello è pieno.
"Ma stasera mangiamo dalla nonna?"
" Si , sei contenta?" Le chiedo mentre sposto una bottiglia di latte dal carrello alla cassa.
" Contentissima, verrà anche il nonno? Lo conoscerò oggi? Ormai ho otto anni dovrei già sapere chi è "
Rimango stupita da quella domanda, penso velocemente a una risposta.
" Non credo che verrà oggi ma un giorno lo conoscerai " Non so se crederci nemmeno io.
Guardo i rulli che trasportano la spesa fino alla cassa e i pensieri cominciano girare con loro. Prendo il portafoglio per pagare e incomincio a caricare la spesa nel sacchetto.
Una fitta improvvisa mi prende lo stomaco, le mani iniziano a tremarmi leggermente."Non ora" ,cerco di tornare al presente , guardo mia figlia e penso che non avrei potuto desiderare nulla di meglio, lei mi ha salvata,mi salva ogni giorno. Mi sorride e il mare torna calmo. "Andiamo mamma?"
"Andiamo ".

    EmpatiaWhere stories live. Discover now