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"Ma andate tutti a fanculo!" Esclama Lando scendendo dall'auto dopo la gara.
"Lando..." Tento.
"Cosa cazzo vuoi?" Mi urla addosso.
"Niente, ci vediamo dopo." Lo lascio da solo, so che ne ha bisogno
Mi dirigo al box Ferrari.
"Dove sono i miei campioni?" Esclamo.
Carlos mi prende in braccio.
"Poteva andare meglio però sono davanti a Pierre e questa cosa mi rassicura." Dice ridendo lo spagnolo.
"Charles sei stato bravissimo." Dico abbracciandolo.
"Già, un ottimo 7 posto per compensare la scorsa gara." Dice sorridendo.
"Vado da George." Dico.
Vedo Charles rattristarsi e sbuffare mentre Carlos alza gli occhi al cielo.
"Ma che avete?" Chiedo.
"Niente, vai dal tuo amore." Dice Charles scazzato.
Mah.
Mi dirigo al box Mercedes.
Lo vedo girato così decido di saltargli sulle spalle.
"Minchia un infarto." Dice portandosi una mano sul cuore ridendo.
"Hai fatto un ottimo lavoro." Dico baciandogli la guancia.
"La prossima volta sul podio, solo per te." Dice facendo unire le nostre labbra.

Torniamo in hotel e mi butto sul letto a guardare il telefono visto che sono stanca morta.
Mi ritrovo invasa di notifiche di Instagram.
"NUOVO GOSSIP PER LA F1!
Il pilota della Mercedes George Russel è stato avvisato nel box con una ragazza, esattamente con @islaanorris la sorella del pilota della McLaren Lando Norris."
Leggo questo articolo ad alta voce.
"Beh diciamo che ora dovrai abituarti a queste cose." Sorride George mentre si tampona i capelli con l'asciugamano.
Ridiamo entrambi e lui si sdraia affianco a me.
"Sei bellissima." Mi dice.
Arrossisco e poso le mie labbra sulle sue.
Mi prende dai fianchi e mi posiziona sopra il suo bacino.
Mi toglie la sua maglietta lasciandomi in intimo.
"George..." Dico.
"Non vuoi?" Chiede deluso.
"Nulla ci vieta di continuare a baciarci però." Dico.
Non mi sono più fatta toccare da nessuno dopo quel giorno.
Rimango comunque su di lui mentre continuiamo a baciarci e abbracciarci.
Ad un certo punto scatta la serratura.
"Oh cazzo!" Esclama Carlos coprendosi la faccia.
Mi rivesto velocemente.
"Voglio un valido motivo per il quale sei entrato." Dice George accigliato.
"Volevo chiedervi se scendevate a bere una birra." Dice.
"D'accordo ora arriviamo, ma a letto presto che domani c'è l'aereo." Dico.
"Vado a chiamare Lando." Dice lo spagnolo uscendo.
"Non ho parole." Dico ridendo.
Non faccio in tempo ad uscire dalla stanza che vedo Carlos davanti a quella di mio fratello.
"E che minchia!" Esclama.
Vado di fianco a lui e vedo uno scenario inaspettato.
Victoria sotto il lenzuolo del letto di mio fratello e Lando in mutande di fianco a lei.
"Vic ma cosa...?" Chiedo.
"Ve ne andate?" Dice mio fratello sbattendoci la porta in faccia.
"Ok Isla, calmati, respira." Mi dico facendo avanti e indietro nel corridoio.
"Isla..." Tenta Carlos.
"No Chili aspetta, devo sbollire." Dico andando verso il bar con il mio amico dietro.
"Una birra media." Chiedo al barista.
"Due." Dice Carlos.
"Mi spieghi perché il tuo amico ha deciso di trattarmi male da stamattina e di scoparsi la mia amica?" Chiedo incazzata.
"Credimi, non ne ho idea." Dice.
"Io giuro che lo strozzo!" Esclamo.
"Ciao ragazzi." Dice Charles.
"Non è il momento." Diciamo insieme.
"Che succede?" Chiede.
"Ho litigato con Lando."
"Ha litigato con Lando." Diciamo ancora insieme.
George ha deciso di rimanere in camera perché era stanco.
"Va bene ragazzi, vado a dormire." Dico
Il giorno dopo saremmo tornati a casa.

Dopo una corsa che "Jacobs, levati" io e Lando siamo riusciti a prendere l'aereo.
"Chissà come sta mamma." Dice dando voce ai miei pensieri.
"Già, non ci ha neanche scritto un messaggio." Dico delusa.
"È strano." Già Lando, è veramente strano.
Atterriamo e iniziamo a cercare mamma tra le persone, di solito ci viene sempre a prendere lei.
"Vabbè chiamo un taxi?" Chiede Lando dopo un po' di tempo che non la vediamo.
"A questo punto si." Rispondo.
Arriva il taxi dopo un'attesa di ben mezz'ora.
"Voglio sapere dov'è." Dice mio fratello che inizia a incazzarsi.
"Stai calmo, si sarà dimenticata." Dico poco convinta.
Arriviamo a casa e vedo la luce accesa.
Ci guardiamo prima di infilare la chiave nella serratura.
Apro la porta e ci si prostra davanti uno scenario orribile.
Mamma è nuda 'seduta' sopra un tizio.
"Ma che cazzo stai facendo?" Esclama Lando.
I due si staccano e si rivestono velocemente.
"Ragazzi non è come sembra." Dice la mamma.
"No, invece." Intervengo io che ero stata zitta fino ad ora.
"Noi siamo stati via quattro giorni. Abbiamo provato a chiamarti ma non rispondevi, ti sei dimenticata di venire a prenderci all'aeroporto e ti troviamo qua a scopare con questo che non voglio neanche sapere chi sia." Forse sono stata troppo cattiva ma sinceramente non mi importa.
"Non pretendevo che scrivessi a me, ma almeno a Lando che avrebbe trovato conforto in un tuo messaggio prima della gara. Non ti preoccupare, togliamo il disturbo." Dico sprezzante.
"No! Isla per favore ascoltatemi..." Dice mamma piangendo.
"Abbia visto abbastanza." Dice Lando con voce rotta.
Sbatto la porta e prendo la macchina, mio fratello si siede accanto a me.
Metto in moto verso l'aeroporto.
"Aspetta Isla, un minuto." Dice raggiungendomi correndo.
"Dove stiamo andando?" Chiede.
Incrocio io suo sguardo e tutta la tensione esce dal mio corpo sottoforma di lacrime.
Lando mi abbraccia.
"V-vado da Jules." Dico.
Mi stringe ancora più forte.
"Non vuoi che ti accompagno?" Chiede.
"No. Devo andare da sola. Di a mamma che sto bene e di non preoccuparsi." Compro al volo un biglietto per il primo aereo diretto a Nizza.

Ma Jolie // Charles Leclerc Where stories live. Discover now