12

767 15 0
                                    

Dom. 30 aprile, Baku, Azerbaijan

Sono nel box McLaren a guardare la gara  che per Lando non sta andando benissimo.
"Lando, Albon è dietro di te ed è molto vicino, stai attento." Dice un fonico tramite la radio.
Alex è troppo vicino.
"Cosa cazzo sta facendo?" Chiede mio fratello.
Mi sto martoriando le dita dall'ansia.
Ed ecco che succede.
Le ruote anteriori di Alex vanno a sbattere sulla macchina di Lando.
Vedo la sua macchina girare velocemente per poi sbattere contro la barriera.
"Lando!" Grido.
Cerco di uscire dal paddock per andare da lui.
"Cosa stai facendo, stai tranquilla." Dice Zak.
"Un cazzo! Devo sapere come sta mio fratello!" Ok forse sto esagerando ma sono davvero in preda al panico.
"Non ti preoccupare." Dice prendendomi per le spalle.
"C'è un guasto al motore!" Esclama Lando alla radio.
Oddio è vivo.
"Esci subito dalla vettura." Gli dicono.
La macchina prende fuoco.
"No! Lasciami, lasciami!" Grido con tutto il fiato che ho in corpo.
È Red flag la gara si ferma.
Oscar, il compagno di squadra di mio fratello, rientra preoccupato.
"Sta bene?" Gli chiedo in lacrime.
"Non so niente." Dice.
"Zak lasciami!" Con uno strattone riesco a liberarmi dalla sua presa.
"Isla stai qua!" Non sento nessuno.
Corro in pista con tutta la velocità che ho.
"Isla!" Continuo a correre.
"Fermati cazzo!" Mi volto e vedo Oscar dietro di me.
"Vengo con te." Mi dice. È molto legato a mio fratello, anche se si conoscono da poco e devo dire che è proprio un bravo ragazzo.
I pompieri hanno già spento il fuoco.
"Lando!" Lo abbraccio forte.
"Aah!" Si lamenta.
"Cos'è successo?" Chiede Oscar.
"La gamba." Dice.
Chiamo dei medici.
"Riesci a muoverla?" Chiede uno di loro.
"No, fa male." Dice.
"Potrebbe essere rotta, dobbiamo portarti in ospedale."
"Non avete capito, io non vado da nessuna parte." Fa per alzarsi ma fallisce miseramente.
"Senti kamikaze, io direi che hai già fatto abbastanza. Fai come ti dicono, verrò con te." Dico accarezzandogli il braccio.
"Io andrò però tu stai qua e fai il tifo per Charles e già che ci sei anche per Oscar." Dice Lando facendo sorridere me e il suo amico.
"Mate, te la affido." Dice poi a Oscar.
"È in buone mani." Risponde.
Lo caricano su una barella e lo portano via.
Mi lascio andare in un pianto liberatorio.
Sento che qualcuno mi avvolge in un abbraccio.
"Ehi, che succede?" Chiede Oscar mentre piango sulla sua spalla.
"E-ero così p-preoccupata..." Singhiozzo.
Lui mi accarezza i capelli.
"Sta bene." Dice.
"Sto piangendo troppo in questi giorni, non va bene." Dico calmandosi e sciogliendo l'abbraccio.
Il carro attrezzi toglie la macchina e ci riporta al paddock perché la gara possa proseguire.
"Oscar..." Lo chiamo prima che salga in macchina.
Mi guarda negli occhi.
"Grazie." Dico.
"E di che?" Dice sorridendo per poi calare la visiera del casco.

La gara si conclude con Max primo, Carlos secondo e Lewis terzo.
Charles ha ottenuto un quarto posto e Oscar è al sesto.
In questo momento sono nel box Ferrari.
"Carlitoooo!" Esclamo abbracciandolo.
"Mi amor, sono così contento." Dice.
"Sono fiera di te." Dico.
Mi lascia un bacio sulla guancia e poi vado da Charles.
"Amore?" Lo chiamo.
"Non va mai come vorrei. Voglio vincere Isla. Non per me, per papà e Jules." Dice.
"Charlie, questa gara non è andata come vorresti ma credimi che di te non si può che essere fieri." Mi siedo sulle sue ginocchia e gli accarezzo i capelli dolcemente.
"Tuo padre è con te Charles. Pensa magari si sta facendo due risate col mio e Jules." Dico.
"Me li vedo un sacco." Dice accennando un sorriso.
"Isla..." Una voce accogliente e profonda mi chiama.
"Signor Sainz." Dico andando ad abbracciarlo. Per me è sempre stato un secondo padre da quando il mio è venuto a mancare.
"Salve sig. Sainz." Lo saluta Charles.
"Charles, ragazzo fatti abbracciare." Ne ha bisogno.
"Chica c'è Oscar." Mi dice Carlos.
Vado subito fuori a congratularmi con lui.
"Sei stato bravissimo." Dico abbracciandolo.
Si stacca da me.
"Guarda chi c'è in chiamata?" Dice mostrandomi lo schermo con la faccia di Lando.
"Sweetie come stai?" Chiedo preoccupata.
"Sto benino, la gamba non è rotta ma devo tenerla a riposo e diciamo che la mano è un po' ustionata..." Dice mostrandomi la mano fasciata.
"Lando io devo venire subito da te." Dico.
"No, stai con Charles, verrai domani." Risponde.
"No, Charles capirà." Continuo.
"Stai tranquilla tesoro, ci sono io. Vieni domani." Compare Vic sullo schermo.
"Oddio, menomale." Tiro un sospiro di sollievo e poi li salutiamo.
Mi siedo.
"Tutto bene?" Chiede Oscar.
"Sarebbe potuto morire...?" Chiedo anche se conosco già la risposta.
Si siede di fronte a me.
"Sta bene ora, questo è l'importante." Dice.
"Oscar rispondimi." Dico con voce tremante.
"Si. Sarebbe potuto morire ma tuo fratello è esperto sapeva cosa sarebbe successo visto quel problema al motore ed è uscito in tempo." Sento per l'ennesima volta una lacrima solcarmi la guancia.
Mi abbraccia.
"Sta bene. Lando sta bene." Mi dice all' orecchio.
"Amo- scusate." Dice Charles.
Sciogliamo l' abbraccio.
"Dimmi amore." Dico.
"Io vado in stanza a farmi la doccia." Dice freddo dirigendosi all' uscita del paddock.
"Scusami Oscar, ci vediamo ok?" Dico.
"Vai non preoccuparti, ci vediamo."
"Charles!" Corro da lui e lo prendo per mano.
"Mi dici..." Non finisco la frase.
"Cosa c'è tra te e Piastri?" Dice.
Scoppio a ridere.
"Veramente fai?" Continuo a ridere.
Mi guarda accigliato.
"Non c'è niente amore. Io amo te. Da impazzire per giunta." Dico per poi baciarlo dolcemente.
"Stavi andando a fare la doccia?" Chiedo una volta separati.
"Si..." dice.
"Che ne dici di farla insieme?" Chiedo.
In risposta mi prende in braccio a mo' di principessa e corre verso l'hotel.



Ma Jolie // Charles Leclerc Where stories live. Discover now