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3 anni dopo...

Sono nel box della Ferrari a festeggiare la vittoria di Charles al gran premio di Monaco.
Sono fiera di lui e so che è importante vincere il gran premio di casa.
"Non credo Isla!" Esclama Pascale mentre mi abbraccia.
"È stato bravissimo." Dico.
Pascale è la mamma di Charles con la quale ho legato moltissimo insieme ai suoi due fratelli, Arthur e Lorenzo.
Sale sul podio e alza la coppa indicando il cielo, come fa sempre.
Canta fiero l'inno monegasco e al momento dello champagne vedo che ferma tutti.
"Cosa succede?" Chiedo al Arthur.
"Non ne ho idea." Risponde confuso.
Arriva in ragazzo che gli porge un microfono.
"Scusate l'interruzione, sarà una cosa veloce." Dice.
"Volevo chiedere ad Isla Norris se mi può raggiungere qua sopra." Rimango senza parole.
Vedo Carlos venire verso di me per poi prendermi in braccio.
"Carlos che stai facendo?" Esclamo ridendo.
"Vedrai." Dice.
Si fa largo tra le persone e mi lascia alla fine delle scale del palco.
"Isla, ti voglio tanto bene." Dice.
"Anche io Carlitos." Gli do un bacio sulla guancia e salgo sul palco.
I tifosi esplodono in un boato.
Guardo Lewis sul secondo gradino.
"Cosa fa?" Mi chiede.
"Non lo so." Rispondo.
Charles mi prende per mano e mi fa salire sul gradino più alto insieme a lui.
"Amore mio..." inizia.
Il pubblico esplode di nuovo e i miei occhi si riempiono di lacrime.
"Stiamo insieme da quattro anni e, anche se non è sempre stato tutto perfetto, mi hai reso una persona migliore. Se ora ti sto dicendo questo è perché non riesco a immaginarmi un solo secondo della mia vita senza di te..." ormai sto piangendo le cascate.
Si inginocchia davanti a me e tira fuori una scatolina.
Metto le mani davanti alla bocca dalla sorpresa.
"Vuoi sposarmi?" Chiede rivelando un anello dorato un piccolo brillante in cima.
"Si Charles." Dico.
Il pubblico esplode e Lewis e Pierre ci inondano di bollicine.
Charles mi mette l'anello al dito e mi solleva baciandomi.
"Ti amo." Diciamo insieme.
Scendiamo dal palco dove ci aspettano la famiglia di Charles, Lando, Carlos e mamma.
"Chica non sai quanto abbiamo pianto." Dice Carlos indicando se stesso e Lando.
"I miei uomini." Li abbraccio entrambi.
"E io non sono il tuo uomo?" Dice Charles facendo il finto offeso.
"No, tu sei mio marito è diverso." Dico facendo scoppiare i nostri amici in un applauso.
"Tesoro sono così contenta per voi." Dice Pascale.
"Amore mio." Mi chiama mamma.
La abbraccio.
"Volevo dirti che papà sarebbe voluto esserci." Dice.
"Lo so mamma, anche io lo avrei voluto. Direi che Carlos è un buon sostituto per portarmi all' altare no?" Dico.
Lo spagnolo mi guarda con gli occhi lucidi e mi abbraccia forte.
"Sorella..." il mio Landino.
Carlos mi lascia e mi stringo a mio fratello.
"Sono così felice." Diciamo insieme.
"Li porti tu Jules e papà vero?" Chiedo.
"Certo che li porto io." Dice.
"E anche gli anelli con Arthur." Continuo.
"Ti amo sorellina." Dice.
"Anche io Landino."

Qualche mese dopo...
"No, non sono pronta, non vado è inutile." Dico decisa.
"Amore stai scherzando, ha lavorato tanto per il tuo trucco." Dice Victoria alterata.
"E smetti di dire cazzate, sei perfetta." Dicono Lando e Cate insieme.
"Muoviti Isla, sei in ritardo!" Esclama Carlos irrompendo nella stanza.
"Non ti sei ancora messa il vestito!?" Lui è più agitato di me.
"Carlos calmati un attimo, ora lo metto." Tolgo velocemente la tuta che avevo e con l'aiuto di Lando infilo il vestito.
È bianco latte, lunghissimo con un lungo strascico di pizzo. Il corpetto ha uno scollo a cuore che mi fascia i seni perfettamente.
"Sei bellissima." Dicono i miei amici.
"Ora andiamo." Dice Carlos per poi tirarmi verso la macchina.
Come al solito la sua Ferrari gialla non passa mai inosservata.
Il tragitto verso la chiesa è accompagnato da clacson e sgommate lungo le strade di Monaco che ora è diventata un po' la mia casa.
Il silenzio che è regnato durante tutto il viaggio viene spezzato da Carlos.
"Devi solo fare finta che io sia lui." Dice.
"Ti voglio bene Carlitos." Dico.
"Anche io princesa." Scende e mi apre la portiera porgendomi il gomito.
Mi appoggio a lui ed entriamo in chiesa.
Lui è già davanti all' altare.
È bellissimo, come sempre. Indossa un abito blu scuro e sulla giacca è appuntata una rosa bianca, come tutti gli invitati.
La camminata verso l'altare è accompagnata da un violino dal suono dolce ma deciso.
Una volta davanti all'altare Carlos mi bacia la guancia e saluta Charles.
"Sei bellissimo." Dico a bassa voce.
"Anche tu ma jolie."

FINE.

Nota autrice:
Ebbene, eccoci alla fine di questa storia.
Mi è piaciuto molto scriverla e spero che a voi sia piaciuto leggerla.
Grazie del supporto che mi avete dato votando la mia storia.
Presto arriverà una NUOVA STORIA che ho già iniziato a scrivere su Oscar Piastri.
Penso che non ci sia altro da aggiungere.
Hasta luego!

Ma Jolie // Charles Leclerc Where stories live. Discover now