©apitolo 5

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Aprì gli occhi. Attorno a lui non c'era nulla. Era sospeso nel vuoto. Il silenzio era così assordante che le sue orecchie fischiavano. Cercò di parlare, ma la sua bocca era chiusa. Anzi, era in trappola da una melma densa che si faceva sempre più strada dentro il proprio corpo. Faceva male, voleva gridare.
Inutilmente si dimenava, cercando di fuggire. Ma ormai era stato preso. Ormai non poteva scappare. Così chiuse gli occhi, gocciolanti di lacrime amare, e si abbandonò a quel dolore nella speranza che qualcuno venisse in suo soccorso.

"Izuku!" gridò il bicolore, mentre guardava il corpo immobile del verdino. Il suo dolce viso ora era ricoperto di sangue. Aveva perso i sensi a causa del troppo fumo respirato.

Dynamight gli mise una mano sopra la spalla, cercando di portare i suoi pensieri su di lui e su quello che stava ancora accadendo. Era appena tornato da un controllo dell'area, ma i Villain si era tutti volatizzati.

"Izuku starà bene, ne sono sicuro" affermò il biondino, chiamandolo per nome. I suoi occhi erano tesi, così come i suoi muscoli, ma non erano occhi di chi stava dicendo una dolce bugia. Erano più occhi di chi si aggrappava a questa speranza, perché in realtà neanche lui poteva realmente sapere se sarebbe stato bene.
Così il bicolore annuì, mentre cercava di nascondere i suoi occhi lucidi e dare la colpa al fumo.

"Questa è tutta opera della Lega dei Villain, e quei bastardi sono scappati" drighignò i denti "vorrei davvero capire che cosa cazzo hanno su per la testa" aggiunse.

"Dobbiamo prenderli, possono diventare ancora più pericolosi....inoltre il potere di Shigaraki è davvero potente" osservò Shoto.

Alla fine ci erano volute ore per spegnere l'incendio, ormai aveva mangiato metà del centro commerciale. Almeno gli eroi avevano fatto un buon lavoro e non c'era stata alcuna vittima, se non quella donna all'inizio. C'erano stati anche molti feriti, ma grazie ai Quirk nulla era troppo grave.
Così ora il sole stava già seguendo il sentiero del tramonto. Bakugou e Todoroki erano seduti su un tetto. Avevano la pelle sporca e sudata, i capelli spettinati e pieni di nodi. Non avevano smesso di aiutare, in più erano dovuti tornare dentro diverse volte perché c'erano delle vite ancora in pericolo fra le macerie e le fiamme.
Ora però il fuoco era cessato, i feriti stavano ricevendo cure, invece gli illesi erano tornati nelle loro case con il cuore a mille.

Todoroki finì di bere quel succo, offerto da Bakugou, e si puli appena le labbra ancora zuccherate.
"Andiamo da Izuku?" chiese alzandosi in piedi. Per tutto il tempo non aveva fatto altro a pensare a lui. Nella sua mente vagava ancora l'immagine della barella con il suo corpo sanguinante mentre veniva caricato dentro l'ambulanza.

"Perché ora desideri così tanto andare da lui?" domandò Bakugou, guardandolo.

"Beh... perché è ferito e...e siamo amici, no?"

"Amici..." mormorò "Nel corso di questi anni Deku è finito molte volte in ospedale, ma non ti sei mai preoccupato di contattarlo, per chiedergli come stesse" strizzò con la mano il succo che teneva, facendo uscire quel piccolo goccio rimasto.

"Lo so...ma io e Izuku ci siamo chiariti" affermò. Il vento scompigliò ancora una volta i suoi capelli del colore della neve e del fuoco. Baciando la pelle appiccicosa, lasciando piacere e sollievo, anche se per breve tempo.

"Io spero che sia così, e spero anche che tu ti sia scusato come si deve, ma soprattutto se ti scopro a fare ancora lo stronzo con lui non la passerai liscia" sbottò alzandosi in piedi e avvicinandosi sempre di più a lui.
Shoto fece un passo indietro, abbassando il capo. Guardò con attenzione le tegole sotto alla suola delle sue scarpe. Molto probabilmente erano più vecchie di lui.

"Se vuoi menarmi fallo anche ora" sibillò alzando il viso. Il suo sguardo era così serio ed il biondo non poté fare a meno che guardare altrove lasciando nell'aria un sonoro tsk.
"Andiamo da Deku" disse e senza neanche dare il tempo all'altro di metabolizzare era già saltato su altri tetti.

Il bicolore si mise ad inseguirlo e nel giro di quindici minuti avevano raggiunto l'ospedale in cui si trovava Izuku. Ora mai doveva essere sveglio, questo se le cose stessero andando bene ovviamente.
Entrambi inconsciamente fecero un grande respiro prima di varcare le porte automatiche in vetro. Chi era di turno alla reception li aveva gentilmente mandati alla camera del loro collega.
Era al terzo piano, stanza 255. Entrambi fecero le scale, ad entrambi non piaceva usare gli ascensori.
Quando arrivarono non aprirono subito la porta, ma si guardarono negli occhi. Anche se Bakugou non lo dava molto a vedere, si potevano scorgere i suoi muscoli tesi e forse lo era anche il suo respiro.

Alla fine abbassò quella maniglia e la porta venne lentamente aperta. Dentro c'era solo un letto accerchiato da mura azzurre e una media finestra affacciata al panorama della città vista dall'alto.
Poi, sotto quelle lenzuola bianche, il corpo di Izuku. La sua testa era in parte bendata e la teneva appoggiata su due cuscini ben imbottiti.
Non c'era nessun rumore se non quel tremendo macchinario collegato a Izuku.

Si avvicinarono con cautela, sedendosi nelle due sedie lasciate all'interno della camera. Izuku sembrava dormire tranquillo, cullato da sogni immaginari.
"Izuku sta bene, si sta riposando" entrò un infermiera.

Bakugou si alzò di scatto.
"Che cos'ha avuto?" chiese. Voleva avere ben in chiaro lo stato del suo amico.

"Nulla di grave, aveva un taglio nella tempia e gli abbiamo messo dei punti, inoltre siamo riusciti a liberarlo dal fumo che aveva respirato" spiegò. "Quando si è svegliato ha avuto un attacco di panico, ma siamo riusciti a tranquillizzarlo" aggiunse.

Bakugou strinse la sua mano, facendo sbiancare le sue nocche.
Todoroki invece guardò il ragazzo disteso sul letto. Sembrava una principessa, e come tale attendeva impaziente il bacio del suo principe. Ma poi si ricordò della sua principessa.
L'infermiera lasciò la stanza con lo stesso silenzio di quando era entrata.

"Non sapevo che soffrisse di attacchi di panico" mormorò e il biondo lo guardò immediatamente con gli occhi più velenosi di questo pianeta.

"Non sono cose di tuo interesse, hai capito? Non ti azzardare a tirare fuori questo argomento, specialmente quando parli con lui" disse con tono sgarbato.
Dalla bocca di Shoto non era proferita alcuna parola, nessun suono.

"Credo che sia meglio che vada..." mormorò dopo svariati minuti.

"Si, lo credo anche io" concordò il biondo.
Così prese con sé i sentimenti che stava provando, uscendo a passo lento da quella camera. Guardò indietro, osservando con attenzione la figura dormiente di Izuku, passando poi a guardare quella di Bakugou girato di spalle. Con sguardo basso tornò a seguire i suoi passi, chiudendo quella porta in legno di betulla.
Con ancora il catrame dentro al suo petto tornò a casa, anche se ancora la sentiva un po' estranea.


















































Angolo scleretico

Hi guyss
Come state?

Scusate il ritardo, sono stata molto impegnata🙏
In più lavorare anche al mio libro sui miei personaggi mi toglie molte energie
Ho scritto 225 pagine fino ad ora🤪

Comunque spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento <3
Scusate gli eventuali errori di grammatica

Grazie per le 400 visualizzazioni🙏😭

Se volete supportarmi lasciate un commentino o una ☆ se vi è piaciuto il capitolo

Beyy

𝑳𝒐𝒗𝒆 𝑺𝒊𝒄𝒌 || 𝑻𝒐𝒅𝒐𝒅𝒆𝒌𝒖 Where stories live. Discover now