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KENNEDY

«Vado io!»

Mi precipito giù dalle scale e supero Kayden, fiondandomi sulla maniglia prima di lui. Mio fratello alza gli occhi al cielo e si appoggia al muro, mamma annuncia che la cena è pronta e che è riuscita a non mandare a fuoco la cucina. 

Spalanco la porta e Chandler mi saluta con le mani affondate nelle tasche della felpa nera. Mi irrigidisco appena noto il taglio sul labbro e il livido sull'occhio.

«Cos'è successo?»

Lui scuote la testa e si accomoda in casa.

«Lascia stare, ne parliamo dopo».

Ma io vorrei parlarne adesso invece. Ieri è sparito per tutto il giorno e oggi si presenta a casa mia con la faccia pesta, sta diventando un po' troppo frequente come cosa. Kayden gli porge la mano e inarca un sopracciglio come a volerlo sfidare.

«Io sono Kayden».

Chandler non si scomoda a stringergli la mano, si limita a un cenno del mento.

«Chandler».

Prima che possano dirsi altro, mamma ci raggiunge con un sorriso stampato sulle labbra. Mi sento un po' a disagio, non voglio che Kayden se la prenda dato che non ha mai permesso a lui e Willa di organizzare una serata del genere. 

Non ho minimamente pensato che potesse rimanerne ferito. Ho detto a mio padre che devo parlargli di una cosa importante e ho fatto promettere agli altri di non dirgli niente, voglio parlargli di Chandler di persona e so che è un enorme passo avanti per me.

«Io sono Liz, la mamma di questi due» si presenta mamma.

«Chandler» ripete lui.

Lei indica il tavolo apparecchiato e lui la segue.

«Vieni, siediti pure. Spero che tu abbia fame, ho cucinato per un esercito».

Non sento la sua risposta perché Kayden mi trascina in un angolo della cucina.

«Cosa diavolo ha in faccia?»

«Non lo so».

Me lo domando anch'io.

Alza gli occhi al cielo e se ne va, raggiungendo gli altri al tavolo. Prendo un respiro profondo e mi unisco a loro, mi siedo vicino a Chandler e osservo mamma affaccendarsi in cucina e servirci un arrosto che è tutt'altro che invitante. 

Mi viene da ridere, mia madre non cucina mai. Iniziamo a mangiare e lei fa a Chandler un sacco di domande, evita di nominare sua sorella e si concentra su cose più leggere. Siamo quasi al dolce quando Kayden si schiarisce la voce. Mamma è in cucina a tagliare la torta al cioccolato che ha preparato prima, siamo solo noi tre adesso.

«Quindi entrate in politica?»

Come diavolo fa a sapere sempre tutto resta un mistero.

«Kayden» sibilo.

Chandler poggia una mano sulla mia coscia e io mi irrigidisco. Poso il palmo sul suo e mi mordo il labbro, è ruvido e caldo e le dita sprofondano nella mia carne.

«Mio padre si candida a governatore dello stato della Georgia, ma io non voglio essere coinvolto nella cosa».

«Me lo auguro, visto quali sono i suoi ideali».

Fulmino Kayden con lo sguardo e lui scrolla le spalle.

«Pensi che io voglia averci a che fare?»

«Non lo so, ma ti dico che se causi problemi a mio fratello...»

Love, KennedyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora