Prima di iniziare, vi consiglio di leggere questo capitolo con la canzone che trovate qui sopra. <3
CHANDLER
L'estate è iniziata e la mia vita è completamente cambiata, mi sento come se stessi vivendo la vita di qualcun altro e non riuscissi ad adattarmici completamente. A Kennedy dico di stare bene, ma non è così che mi sento.
Nella mia testa c'è un casino, non riesco a stare meglio nemmeno con i farmaci e nemmeno con l'alcol. Mio padre sta rilasciando delle dichiarazioni indecenti alla stampa tramite il suo avvocato, dimostrandomi quanto mi abbia sempre odiato e una parte di me vuole piangere per questo.
Per me, per Amy, per i due bambini che non sono mai stati amati bene da nessuno. È dura svegliarsi con questi pensieri tutti i giorni, camminare nel mondo e fingere di essere il ragazzo spavaldo che se ne frega di tutti. Non ci riesco più, perché quel ragazzo non è mai esistito.
Sono le due del pomeriggio e io sono ancora a letto. Kennedy è impegnato con sua madre in una serie di commissioni che l'ha obbligato a fare con lei, Josh è partito e Betty è con le sue sorelle. Amelia è con Noah alla Crimson e Meredith è alla Milestone.
Il nostro patrimonio sta subendo diversi colpi nell'ultimo periodo, ma non sembra esserne troppo preoccupata. Abbiamo soldi a palate, possiamo sopportare una crisi di queste proporzioni, soprattutto perché stiamo per unirci alla Crimson e ci ritroveremo con un patrimonio raddoppiato nel giro di qualche anno.
Soldi, soldi e ancora soldi. È così da tutta la vita, non c'è mai stato altro. E sono ipocrita perché posso starmene nel letto a piangermi addosso grazie al mio fondo fiduciario, perché so che non lo toccherà mai nessuno dato che l'ho già riscattato, eppure li odio tutti questi soldi. Odio questa famiglia.
Rotolo sulla pancia e allungo una mano verso il comodino, sono in ritardo per le mie pillole. Apro il cassetto e prendo il flacone, me ne rovescio due sul palmo e le mando giù con un po' d'acqua, poi rimetto il flacone nel cassetto e poggio la bottiglia sul comodino.
Il dottor Levinson dice che, se non vedrà altri miglioramenti entro il mese prossimo, valuterà la possibilità di cambiare farmaci. Meredith è preoccupata per tutta questa storia, io mi limito a prendere le medicine in silenzio. Prendo il telefono e sblocco lo schermo, ci sono una decina di messaggi da parte di Kennedy, Betty, Josh, Meredith, Amelia e persino Kayden e Willa che vogliono sapere come sto.
Ho alcune mail da parte di testate giornalistiche che vogliono parlare con me, ma le ignoro. Non rilascerò più alcuna intervista, ho chiuso con questo mondo. Rispondo a tutti che sto bene, poi apro il messaggio di Kennedy.
Kennedy: Non è normale che mi manchi già un sacco, siamo stati insieme tutti i giorni ultimamente.
Sorrido e ne apro un altro.
Kennedy: Bleah, suona così appiccicoso e patetico. Cancella tutto. Però, voglio stare sul serio sempre con te.
Mi mordo il labbro e digito una risposta.
Chandler: Non è patetico e anch'io voglio stare sempre con te.
Passa qualche minuto prima che lui mi risponda.
Kennedy: Ti sei svegliato ora?
Mento, come sempre ormai.
Chandler: No, ho avuto da fare in casa.
Meredith ha uno stuolo di servitù da fare invidia alla famiglia reale inglese, perciò non sono credibile nemmeno alle mie orecchie.
Kennedy: Vuoi che venga lì?
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Love, Kennedy
Teen FictionKennedy Lancaster è stato cresciuto per essere l'ombra di suo fratello Kayden, ha passato tutta la vita cercando di proteggerlo dai pericoli che non poteva cogliere a causa della sua malattia e cercando di essere invisibile agli occhi degli altri. A...