5.

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Angolo autrice

Per il rispetto di Mark, ho voluto cambiare il suo nome all'interno della storia.

Buona lettura.




"Perché?"

"Perché, Zayn? Non lo capisci, veramente? E' dall'anno scorso che ti sto dietro, e anche se mi cercavi solamente quando ti andava, quando gli altri non erano a tua disposizione, ho continuato a rincorrerti. Tu, invece, è come se ti stessi coprendo gli occhi, evitando di vedere ciò che ho sempre cercato di urlarti disperatamente. Vaffanculo, Zayn. Cercami quando avrai finito di fare la puttana, e non aprire solo le gambe. Hai trovato ciò che cercavi, ma non riesci a vederlo."

"Liam!"


***



Louis non smetteva di pensare alle parole che aveva origliato quella notte; forse non si sarebbe dovuto impicciare troppo, non erano affari suoi.

Però sapeva a chi appartenessero le due voci, o perlomeno, sapeva i loro nomi.

Liam e Zayn. E anche il cognome del primo, che aveva subito pensato si trattasse dell'amico di Harry, ma non molto sicuro. Avrebbe dovuto chiederlo a Niall, sapeva tutto.

Così, appena finita la prima lezione, camminò per i corridoi cercando di trovare il suo amico.

Ne percorse gran parte, ringraziando il fatto che la sua prossima lezione sarebbe iniziata da lì a un'ora, e decise di cominciare a cercare il biondino anche fuori l'istituto.

Quando passò vicino al club di giardinaggio, si arrestò quasi immediatamente.

"Sei stato veloce."

"Liam ti prego, fammi spiegare."

"Non ora Zayn, sono impegnato."

"Stai annaffiando dei fiori."

"Ci vedi bene."

Come era possibile? Louis pensò di avere una sorta di calamita per quei due, sembrava che stessero giocando a una sorta di nascondino; loro si nascondevano, e casualmente, Louis li riusciva sempre a trovare, senza starli realmente cercando.

Allora Louis ricominciò a camminare, non volendosi impicciare più di quanto avesse già fatto. Quando raggiunse gli spogliatogli esterni, vicino alla palestra, sentii dei forti singhiozzi provenire da uno dei due spogliatoi: quello maschile.

Allora si accostò attento sotto la finestrella, aspettando di sentire di nuovo qualcosa per assicurarsi che non fosse tutto frutto della sua immaginazione.

Però, sembrò proprio che dei singhiozzi si davano successione in modo scomposto. Così, Louis diede di sfuggita un'occhiata al suo orologio, per poi infiltrarsi all'interno dello spogliatoio.

Di solito, in certi casi, non si sarebbe mai interessato a tal punto di andare a verificare chi effettivamente stesse in quelle condizioni, ma in quel caso, i forti singhiozzi sembravano veramente uscire fuori con disperazione.

Boys Don't Cry||L.S.Where stories live. Discover now