IL NOSTRO PASSATO

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ELEONORA POV

Sono in ritardo, ma questa non è una novità..è mercoledì e i miei amici hanno avuto la brillante idea di ritrovarci tutti al parcheggio così da passare una serata diversa..sono veramente stanca, oggi è stata una giornata infernale, non sono riuscita a riposare nemmeno un secondo. Ho avuto un'interminabile turno di 14 ore, non finiva più, aggiungeteci anche un intervento non andata secondo i piani e potete immaginare il mio stato d'animo attuale.

Voglio stare da sola con Pisolo e dormire per i prossimi due giorni, per fortuna domani sono di riposo ma ahimè lavorerò domenica mattina. Giulia è già uscita di casa perchè non sopportava più il mio ritardo cronico..sto decisamente morendo di sonno, adesso la chiamo e le dico che non vado più, non sono dell'umore giusto e sicuramente non hanno voglia di passare del tempo con il mio muso lungo..sarei di pessima compagnia.

Afferro il cellulare e dopo qualche squillo risponde la mia amica con voce allegra.

"Sei in vivavoce Ele, allora te stamo ad aspettà tutti che fine hai fatto?" perfetto, ora dovrò sorbirmi un interrogatorio generale sulla mia mancata uscita.

"A Giù, me dispiace ma non verrò stasera..non sono dell'umore..voglio dormire ho passato un turno assurdo e sono mentalmente e fisicamente devastata" c'è silenzio dall'altra parte è Gianmarco ad interromperlo.

"Che succede Eleonò?! Poi parlà con noi lo sai, i tuoi problemi sono i nostri" ogni tanto è saggio, quando non spara qualche cazzata delle sue.

"A piccolè me fai preoccupà, dimme che c'è..parla co me..voi che venga lì?" ecco Niccolò, mi sembrava strano che non fosse ancora intervenuto..sento dalla sua voce che è davvero in preda al panico..il suo lato ipocondriaco non lo abbandona mai.

"Dai Ele, viè qua co noi che te fa bene cambià aria..nun poi sempre lavorà e annà a casa..te devi divertì" aggiunge Adriano.

"Ao che è, me fate parlà?! davvero regà ve ringrazio ma nun me la sento, ho bisogno di riposare, ci vediamo sabato sera..divertitevi" chiudo così la telefonata senza aspettare nessuna risposta da parte loro.

Mi dirigo in camera da letto con Pisolo al seguito che si accovaccia in fondo e decido di mettermi il mio pigiama preferito con gli orsetti, anche se è aprile sono molto freddolosa, mi stendo cercando di prendere sonno ma lo squillo del mio cellulare non mi lascia in pace. Chi è mo?!..sbuffo infastidita e controllo chi è stato a disturbare la mia quiete. Noto tantissimi messaggi da parte di Niccolò preoccupato per la mia salute e anche da parte del resto del gruppo. Metto il telefono in modalità aereo senza rispondere a nessuno e mi sdraio nuovamente.

E' passata circa un'ora e sono in uno stato di dormiveglia, quando sento dei rumori in salotto, probabilmente è tornata Giulia.

"A Giù, fa 'npo meno casino per favore..qui qualcuno sta cercando de dormì" urlo sperando che mi senta dall'altra stanza. Nessuna risposta, sento dei passi avvicinarsi..è inquietante questa cosa.

La porta si apre e vedo una figura che si avvicina, balzo sul letto e tento di mettere a fuoco..senza occhiali è un po' difficile.

"Piccolè, sei qua..che spavento che me hai fatto prenne? Che succede, parla co me" Niccolò, prevedibile..dovevo sapere che la mia mancata risposta ai messaggi l'avrebbe portato a presentarsi a casa mia.

"Che ci fai tu qui?" 

"Ma come Ele, ti ho intasato il telefono di chiamate e messaggi ma tu non hai risposto e quando ho provato un'altro volta è partita la segreteria..me voi spiegà che sta a succede?" chiede lui preoccupato.

"Che è, ora uno non po volere stare da solo?" sputo io acida, so che lui non centra nulla ma quando si è così stanchi e dopo una giornata disastrosa si tende a prendersela con il primo che ci si ritrova davanti..in questo caso lui.

QUEL FILO CHE CI UNISCE - ULTIMO (Niccolò Moriconi)Where stories live. Discover now