4. The D𝘢vil and I

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C'è una malattia che dilania i fantasmi in pena, si chiama disillusione e tu ne sei perdutamente affetta

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C'è una malattia che dilania i fantasmi in pena, si chiama disillusione e tu ne sei perdutamente affetta. Bagnata di ectoplasma, sei malata di paura e di sogni.

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Al vento piace sospirare fuochi fatui di speranza, soprattutto nelle giornate di inizio autunno come quella

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Al vento piace sospirare fuochi fatui di speranza, soprattutto nelle giornate di inizio autunno come quella. Si arrampicava con le sue folate nei meandri della stoffa dei vestiti e accarezzava la pelle, come un pianto che gocciola fino al cuore.

Fin dentro le ossa marce mi sussurrava i passi da percorrere. E io non potevo rifiutarmi, non volevo ascoltare altro se non il ruggito condensato di quel destino inesplorato che mi attendeva.

Me lo sentivo addosso, era fuliggine tiepida e grumosa, mi si era attaccato come edera rampicante. Graffiava, ma era attraverso quei graffi che sentivo con più sensibilità il mondo che mi circondava.

Le gambe mi avevano portata fino al campo di football, poi imperterrite avevano intrapreso la scalinata e mi avevano fatta sedere su una delle sedioline della platea. Da sole, senza alcuna connessione con la testa.

E la mente, disillusa, aveva semplicemente accettato che procedessero.

Infilai le mani nelle tasche della felpa, quel giorno il tempo si era fatto più cattivo e un leggero venticello si infiltrava sotto le pieghe della mia gonna. Mi chiusi a riccio e guardai il campo diviso in due metà, da una parte c'era la squadra del Rotten e dall'altra le cheerleader. Fergie istruiva le sue compagne sugli allenamenti, River invece correva dall'altro lato insieme agli altri.

Quelle erano le persone che più di tutte le altre erano rimaste ferite dalla morte di Alex Moore ed erano anche i principali indiziati. Io conoscevo Alex e con me era sempre stato gentile, ma non avevamo mai scambiato dialoghi più profondi o emozioni più importanti di quelle che si condividono tra conoscenti nello stesso corso di studi.

River era stato bravo a non permetterlo. Non mi aveva mai lasciata avvicinare più di tanto a nessuno dei suoi amici, tutti giocatori di football come lui.

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