Capitolo 1

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Leah

Svegliandomi vedo la macchia di sangue sulle nuove lenzuola bianche. Chiudo gli occhi e comincio a disfare il letto. Metto le lenzuola sotto un po' d'acqua fredda e le lavo delicatamente. Ho già chiamato Jen e lei sta arrivando con delle lenzuola nuove.

Prego silenziosamente che Michael non torni a casa presto. Di solito torna a casa per le sette e sono già le sei e trenta. Metto le lenzuola con un po' di candeggina nella lavatrice.

"Piccola!" La sua voce riecheggia in tutta la casa. Cazzo. Ricordo che Jen è ancora al telefono con me. "Sbrigati Jen!" Sussurro al telefono. Chiudo il telefono e lo metto a faccia in su sul comodino.

Corro sul letto e copro il posto dove erano le lenzuola insanguinate con una coperta. Prendo una felpa viola dal pavimento e la metto. "Buongiorno Michael"gli dico con voce gentile. Senza guardarmi mi fa solo un semplice cenno prima di andare in cucina. Ancora nessun contatto visivo.

Si china, aprendo il frigo. Afferra il succo d'arancia e mi guarda. "Ne vuoi un po'?" Scuoto la testa in segno di negazione. "Non mi piace molto il succo d'arancia". Pensavo che almeno lo ricordasse. Dopo aver finito di versare il suo succo, si avvicina alla camera da letto. Prende un grande respiro e poi si gira verso di me: "Che cazzo è questo odore?" Chiede con calma ma vedo chiaramente che è sconvolto.

Ho dimenticato l'odore di sangue. Non dico nulla e iniziò a agitarmi muovendo le dita. "Quando faccio una domanda voglio risposte" dice con calma mentre mi tiene la faccia ferma in modo da potermi guardare. "Io- ho il ciclo di nuovo." Sussurro guardandomi le dita. Non colpirmi, non colpirmi, per favore non colpirmi. "Pensavo che avessi detto che avresti risolto?" Si morde l'interno della guancia.

"Non sapevo che sarebbe iniziato oggi. Io- non riesco a controllarlo". Voglio quasi piangere sentendomi debole sotto il suo sguardo.

Inizia a colpirmi con la cintura. "Dovevi stare più attenta." Mi mette le mani intorno alla gola prima che io possa rispondere. Inizia a prendermi a calci mentre sono in ginocchio.

Mi lascia andare la gola, ed io gemo di dolore mentre cado a terra. "P-per favore Michael, starò più attenta." Fatico a far uscire le parole. Sembra che abbia perso la motivazione perché ferma i suoi movimenti. "Non devi lavorare?" Va in cucina a tagliare delle mele. Mi alzo, annuisco con la testa "dalle otto e trenta di sera alle due e trenta del mattino". Mi mordo il labbro finché non sanguina, in attesa di essere congedata.

Mette un piatto di cibo sul tavolo. Mi guarda e poi guarda il piatto, in silenzio mi dice di sedermi. Guardo solo il piatto di mele volendo sapere se posso mangiarle. Lo guardo negli occhi. Non mi è permesso mangiare finché Michael non lo dice, perché compra sempre lui il cibo.

"Non puoi mangiarle, voglio solo che ti prepari per il lavoro". Mi dice guardandomi negli occhi. Ottimo, un altro giorno senza cibo. Ho mangiato segretamente al lavoro. Tre giorni senza cibo.

Mi dirigo rapidamente verso la nostra camera, mettendo un po' di fondotinta per coprire i lividi. Cambio i miei vestiti, dando un'occhiata all'orologio. Sono le otto. Cazzo, non posso fare di nuovo tardi.

Correndo fuori di casa raccolgo rapidamente i capelli in una coda di cavallo. Il club è a solo un paio di minuti di distanza, quindi non è un grosso problema.

Mi piace solo essere lì prima delle otto e un quarto per parlare con i miei colleghi preferiti. Parliamo sempre di drammi. Jayden fa il barista con me. Mentre Echo balla, Pixie è il suo nome d'arte.

Entrando vengo accecata dalle luci. Faccio solo turni di notte, quindi vedo a malapena Michael. "Il grande capo e il suo piccolo equipaggio di amici sono qui". Echo mi dice, fantastico, quindi dovrò parlare con le persone oggi.

Personalmente non so chi sia il grande capo. Nessuno mi ha davvero detto nulla da quando ho iniziato a lavorare qui un anno fa. Oltre a Echo e Jayden, al Kings Club il capo non viene qui spesso. A Jayden piace pensare che possieda più club e sia troppo occupato per venire qui. Il che molto probabilmente è la verità, ma Echo ha una alternativa nella sua testa, ovvero che il capo sia troppo occupato a scopare  a destra e a manca per venire al bar.

Jayden sembra sapere molto del grande capo perché ha detto che questo club va meglio degli altri. "Eccoti, porta questo alla sezione vip." Jayden dice dandomi un sacco di bevande per poi andarsene.

Sospirando vado alla sezione vip dove il gruppo di uomini sta giocando a poker. Gli consegno le loro bevande appoggiandole sul tavolo. "Grazie tesoro, quanto costa una notte con te?" Un ragazzo più grande chiede, non rispondo, mi sistemo solo la camicia.

"Posso portarvi qualcos'altro?" Balbetto, stupida ansia sociale. "Una notte con te". Lo stesso dice, ammiccando con l'occhio questa volta. "Intendo da bere" gli dico, dandogli una rapida occhiata.

Una nuova voce in modo calmo e cupo dice: "Non flirtare con le mie dipendenti, fottuto bastardo. Soprattutto le mie preferite."

"Mi dispiace, parlo solo inglese" gli faccio un piccolo sorriso. Alla fine lo guardo. I suoi capelli scuri e spettinati gli coprono quasi gli occhi. Una mascella affilata, un naso piccolo e denti bianchi brillanti.

È maestoso. Come se lo stessi immaginando, forse sono in un sogno e non mi sono ancora svegliata.

Il ragazzo accanto all'uomo affascinante ride. "Sono Leo, come ti chiami?" Do a Leo una piccola occhiata. "Leah" il mio nome era breve e semplice a differenza della mia vita.

Sono intenzionata a parlare di più con Leo quando il vecchio mi tocca il sedere. Mi allontano da lui prima di parlare.

"Per favore, non farlo più." Sposto il mio peso a disagio da un lato all'altro. Sembra che non mi abbia sentito perché lo fa di nuovo.

Questa volta lo stringe.

Sento che le lacrime iniziano a formarsi nei miei occhi. Guardo Leo. Non fa niente. L'uomo perverso mi avvolge un braccio intorno alla vita. "Stai bene dolcezza?" Leo mi chiede, lentamente lascio che i miei occhi vadano verso l'uomo che mi tiene.

Sento un gemito e alcuni sussurri dall'uomo affascinante. Afferra la pistola dalla cintura puntandola verso l'uomo pervertito. Il belloccio non si muove ma con un tono pericoloso dice.

"Non toccarla più."

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Vi ringrazio per il proseguimento della lettura di questa storia. Vorrei chiedervi il piccolo favore di lasciare un VOTO e se vi va anche un commento per aiutarmi a farla crescere e conoscere il più possibile. Ci vuole un secondo a cliccare su quella stellina, vi sarei davvero grata se lo faceste!⭐️

A Sinful Addiction [Italian Translation]Where stories live. Discover now