7. No body, no crime

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I mostri e i fantasmi sono reali

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I mostri e i fantasmi sono reali.
Sono dentro di noi e, a volte, vincono.

The Shining
di Stephen King

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Dicono che ci si può redimere da certi crimini

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Dicono che ci si può redimere da certi crimini. Che se si sconta la propria punizione e se si impara dai propri errori, si può cancellare via quello che di peggiore si è commesso. E che il senso di colpa lava via tutte le accuse.

Ma è davvero così? Basta l'esecuzione di una sentenza per liberarsi della propria colpa?

E la vittima? È così facile anche per chi subisce la violenza?

Io non lo credevo possibile. Ma ero convinta che alle persone piacesse trovare un colpevole su cui sfogare la rabbia per un mondo ingiusto, che spesso preferivano prendersela tanto con i carnefici per non dover vedere tutto il resto.

E cioè che non importa quale pena infliggiamo loro, quanto speriamo di far soffrire il colpevole di un grave reato e quanto sia forte il ribrezzo comune. Ci rifugiamo dietro le parole, li chiamiamo mostri. Gli diciamo che sono pazzi.

Ma anche il criminale più efferato è un essere umano. È il prodotto della nostra specie e non è affatto un mostro guidato dalla pazzia, ma è una persona che può essere vicina a noi più di quanto crediamo. Solo che non lo vediamo.

Non si tratta sempre di un'anomalia, a volte è semplicemente la normalità.

«Se questo è uno scherzo, non è divertente».

Peach tremava in preda al panico. E con lei ognuno di noi, a lunghezze d'onda differenti. Lei era quella che più di tutti lo dava a vedere.

L'erba ai nostri piedi era asciutta, ma il tabellone scandiva ogni minuto che ci restava. La notte, a quel punto, aveva l'aria di essersi dilatata inesorabilmente. Eppure allo stesso modo, mi sembrava che il tempo stesse correndo troppo velocemente.

Peachlyn iniziò a guardarsi intorno, fuori di sé, girovagando sul suo stesso corpo senza ascoltare ciò che avevamo da dirle. Nessuno dei presenti aveva l'aria di sentirsi bene e, fatta eccezione per River, Peachlyn sembrava quella più scossa di tutti. Temevo che le sarebbe venuto un infarto da un momento all'altro.

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