Marco si era svegliato nello stesso letto dove si era addormentato la scorsa notte ma Cesare non era li. Dopo essersi stropicciato gli occhi e aver ripreso conoscenza di dove fosse e chi fosse quasi ebbe paura che tutto quanto fosse stato un sogno e che in un certo senso quello stronzo di Cesare gli avesse tirato un altro dei suoi scherzi di cattivo gusto per vendicarsi . Ma si calmò subito dopo non appena sentì l'odore di caffè venire dal piano di sotto in cucina dove già Cesare in boxer lo aveva preceduto preparando la colazione. 

Un qualcosa di carino che aveva fatto per tutti e due nulla di che 

-Buongiorno principessa- 

-Buongiorno- gli rispose ancora assonnato Marco mentre si sedeva a bere il caffellatte con i biscotti mangiati molto ma molto lentamente. Cesare non potè fare a meno di sorridere a vederlo. Non appena mise a fuoco dopo che il sonno era passato , Marco notò dei segni vicino al frigorifero proprio sul muro non appena mise a posto il latte. Si avvicinò per vedere meglio proprio mentre Cesare gli era vicino. 

-Da quanto non ti misuri più ? Voglio dire l'ultima misura risale a più o meno 5 anni fa-

-Ah si- rispose Fusco senza badarci tanto -Mio padre me lo faceva fare quando ancora stavamo qui tutti insieme- aveva un certo fastidio nella voce però. Non fece però in tempo a finire la frase che Marco lo spinse contro il muro e segnò la nuova altezza senza che Cesare poteva fare nulla con una penna. 

-Ne hai fatti di progressi da 5 anni eh! Sei cresciuto parecchio. E Leo chi è? Qui c'è un altro nome-

-Mio fratello più grande- gli rispose quasi seccato. Forse non doveva farlo , probabilmente loro due non andavano d'accordo. Ma Marco era una persona troppo curiosa per lasciar perdere.

-Era più alto di te? Ora è cresciuto ancora? -

Cesare serrò solo i pugni ma non rispose . Si voltò dall'altra parte solamente segno che non voleva parlare ma Marco era uno che non mollava la presa facilmente , o forse era troppo duro a capire quando non doveva essere invadente. Quindi cambiò tattica , pensò che sia lui che Cesare si erano aperti un pò di più l'un l'altro da quando erano li quindi non potè fare altro che aprirsi ancora di più, giusto più il necessario per farsi conoscere meglio dall'altro. 

-Sai anche mio fratello più piccolo e io facevamo qualcosa del genere. Spesso si perdeva nel suo mondo. Credevamo fosse un suo modo di reagire sai, ma dopo scoprimmo che era una reazione del suo corpo a crisi epilettiche-

-E perchè non me ne hai mai parlato prima Bruno?- rispose Cesare meno nervoso adesso e più curioso. Non lo dava a vedere ma voleva sapere di più di Marco . In un certo senso era passato dall'essere un culo che si scopava a qualcosa di più....qualcosa di indefinito ma di certo non lo avrebbe portato a casa sua se fosse stato solo uno svuotapalle.

-Perchè noi parliamo di qualcos'altro ? Noi scopiamo e basta e ci sta bene così no ?-

-Noi scopiamo , tu mi prepari la cena , io la colazione , noi dormiamo insieme e tu mi racconti di tuo fratello adesso- Cesare tagliò corto di nuovo mentre Marco rimase un pò sorpreso da quelle parole. 

-Be fu un pò per colpa mia quando gli misi una macchina fotografica in mano che scoprimmo l'unico modo per farlo calmare quando aveva i suoi attacchi e così adesso mi ritrovo la casa dei miei genitori piena di foto di qualsiasi cosa e soprattutto foto mie perchè mio fratello vuoi o non vuoi mi ha chiesto di essere il suo modello "spintaneamente" e io non gli avrei mai detto di no. E tu invece che mi dici della tua di famiglia?- 

-Tanto lavoro , tanti soldi , poco tempo , multinazionali in giro per il mondo niente di che-

Marco rimase a bocca aperta . Gli aveva appena parlato del fratellino minore problematico e lui se ne esce con sta risposta del cazzo?

UnspokenWhere stories live. Discover now