Erano quasi l'una quando Cesare tornò a casa sua e gli venne quasi un colpo quando trovò Marco accasciato sul davanzale di casa sua.
-Oh cazzo ! Che ci fai qua?-
-Buongiorno - gli rispose Marco assonnato -Ti ho portato la colazione - Cesare vide il sacchetto nelle mani dell'altro stretto tra i pugni -Ti avevo portato i cornetti al cioccolato , so che ti piacciono ma adesso saranno anche freddi faranno schifo-
Cesare aprì la porta senza preoccuparsi di richiuderla, il fatto era che quella porta non era più la porta di casa sua ma era la porta di casa loro. Era inutile girarci intorno. Marco viveva più li dentro che non più al campus. Si tolse i vestiti e prese i cornetti dal sacchetto addentandone uno , non faceva poi così schifo sedendosi poi sul divano raggiunto da Marco-Si ma non hai risposto alla domanda , che ci fai qua?-
-Te l'ho detto ti volevo portare la colazione ma poi ho visto che non eri a casa e ti ho aspettato poi mi sono addormentato-
Un altro colpo al petto che non sapeva esattamente da cosa era causato. Marco era solo uno che si scopava , Marco era solo quello che gli svuotata le palle....e gli fotteva il cervello.....-Be non ho dormito a casa - concluse Cesare dando un altro boccone-Ti sei divertito ieri ?-
Cesare non rispose alla domanda dell'altro rispose solo con un'altra domanda -Te ti sei divertito?- si riferiva alla notte passata con la sua ragazza. Non doveva, non poteva dare a vedere quanto Marco avesse potere ormai su di lui.
-Si Marco rispose mordendosi le labbra -Hai passato la notte con la cameriera ?-
Cesare non rispose , morse solo un'altra volta i cornetto sperando che Marco se la bevesse . E ci era riuscito. Marco si sentì morire dentro in una stretta al petto. Era proprio lui che per codardia è per la paura di quello che avrebbe detto la gente al campus che proprio lui aveva gettato le regole per la loro "relazione". Non poteva essere geloso dato che proprio lui voleva mantenere quella situazione li. Lui aveva una ragazza e che scopassero per Cesare non era un mistero , non era proprio geloso che Cesare avesse scopato con la cameriera . Era geloso che avesse passato la notte fuori con lei. Marco non passava mai la notte con qualcun altro nel letto che non fosse Cesare, anche quando scopava con la sua ragazza non la facevo rimanere mai nel letto della sua stanza o lui non rimaneva mai nel letto di lei. L'unico letto dove lui tornava era sempre quello di Cesare.
-Mi dispiace per ieri sera Marco si sentiva incredibilmente in colpa
-Di cosa ti dispiace ?- Cesare era freddo -Lo so che fai quando torni al campus con quella-
-si ma ti ho praticamente sbattuto in faccia che me la sarei scopata-
- Sono cose che so non ti devi scuasare-
-Si ma....-
-Niente ma - Concluse Cesare -non ti devi scusare-
Marco annuì con la testa. Forse era meglio cambiare discorso.
-Giovedì hai da fare?-
-No , perché ?-
-È il mio compleanno -
-Ah! - rispose Cesare -Auguri, vuoi venire a casa a dormire?Ti devo aspettare? -
-No, cioè si aspetta ma non è questo-
-E cosa?- Cesare finì il cornetto - Ci vieni?-
-Come sarebbe a dire ci vieni? Ci stanno tutti gli altri e poi ci sta pure "quella" come pretendi che io possa veni...-
-Gli altri vanno via alle 23:00, domani abbiamo il campionato , l'ultimo e non staranno fino a tardi , a Mery ho detto che non vado da lei che mi devo riposare quindi anche lei è fuori dalle palle. Ci vieni ?-
-Dove lo fai ?-
-Stappiamo solo una bottiglia di prosecco al pattinodromo fuori il campus quello dove non ci va mai nessuno così non ci sentono e non diamo fastidio-
-Ok- Marco non ci credette. Cesare non era Mai andato a una delle sue feste di compleanno nemmeno per rovinargliene una - Che?-
-Rizzo mi hai sentito -
Marco sorrise a trentadue denti e lo stava per abbracciare -Levati prima che ci ripenso e vai a farti una doccia che hai l'odore di quella addosso -
-Non mi scopi adesso?- Marco già ci stava sperando. Cesare si toccò il cazzo dal jeans proprio davanti a lui in modo palese
-Il pacco regalo te lo do Giovedì-gli rispose all'orecchio leccandogli il lobo con quella voce roca che Marco amava più di qualsiasi cosa di Cesare facendogli mordere un labbro e zoppicare per andarsene via tanto gli era venuto duro nei pantaloni.

Ed eccomi qua, non so se stasera Cesare sarebbe venuto e quindi mi sono vestito tranquillo . Un pantalone della tuta e una felpa abbastanza larga tanto per stare comodo. Inizia a fare freschetto e non mi voglio prendere un raffreddore Mery come al solito sempre la prima accompagnata da quelle oche delle sue amiche davvero ridicola , anche in quella situazione col viso e il naso rosso non avrebbe rinunciato mai a farsi vedere mezza nuda e stasera non ha fatto differenza con l'ombelico scoperto e anche le gambe senza nemmeno un qualcosa addosso. Mi da in mano la bottiglia di prosecco che mi ha tenuto in frigo tutto il giorno e gli altri iniziano ad arrivare. Tutti mi prendono per braccio , tutti che mi fanno gli auguri. Io so solo che sto congelando. Cesare non mi ha nemmeno mandato un messaggio e quindi do per scontato che stasera non sarebbe venuto.Peccato, ci tenevo davvero. Mi rassegno. Ha sicuramente trovato altro di meglio da fare con la cameriera del bar o da quella delle coccole dell'altra volta. Sono davvero uno stupido. Come posso andare a pensare che Cesare potesse venire al mio compleanno anche se l'altra volta mi ha detto che sarebbe venuto. Non mi sono nemmeno tirato una sega perché non so....non volevo nemmeno rovinare il momento della scopata a casa sua dopo ma non mi ha nemmeno risposto al messaggio dove gli dicevo se mi avrebbe aspettato sveglio a casa anzi, oggi è proprio sparito non l'ho nemmeno visto in campus nemmeno una volta completamente sparito. Sono davvero un coglione ad andarmene sotto per lui e a credere davvero che preferisse me a tutte quante o aa quello che ha da fare durante la giornata. Sono davvero un coglione per andare a innamorarmi proprio del più stronzo del campus. Ho anche accettato il fatto di non poterlo mai baciare, dio solo sa quante volte ho rinunciato a farlo e quante volte avrei voluto solo provare a farlo. Ma con lui è così, sbagli una volta e sbagli per sempre. Guardo verso il basso mentre prendo la bottiglia in mano e me la metto a fianco per poi fare un sorriso finto e indossare la maschera del capitano figo della squadra di calcio. Davide mi da una pacca sulla spalla e mi canta la solita canzoncina del tanti auguri accompagnato dalla mia ragazza e da tutta la mia squadra . Io gongola e sorrido e stappo la bottiglia mentre poi bagno tutti quanti con lo spumante prima di ficcarmi tutto il resto in bocca e trangugiare tutto il prosecco. Tra urla e grida e risate un pò per il freddo un pò per l'orario, mezzanotte e mezza passate, piano piano uno a uno iniziano ad andare via. L'ultima a lasciarmi : Mery che dopo avermi dato l'ultimo bacio gira i tacchi e come un'oca che non sa camminare sulla terra coi tacchi a spillo se ne va. Inizio a raccogliere le bottiglie e i bicchieri di carta che sono sparsi in mezzo e per terra in una busta nera che mi sono portato appresso perché lo sapevo che sarebbe andata a finire così. Vabbè mi prenderò un altro pò di freddo tanto cosa vuoi che sia . Se Davide mi vede tornare così presto dopo che gli ho detto che "dormo da Mery stanotte" avrebbe sicuramente iniziato ad avere dubbi e anche se avevo intenzione di dirglielo , non è la serata giusta questa per dargli tutte le spiegazioni possibili anche perché porca puttana se sono incazzato, tiro un calcio a una lattina di birra prima di riprenderla e metterla nella busta . Sto stronzo del cazzo mi ha fatto pure credere di essere geloso per la storia della serata in discotecoteca e della foto e stasera cazzo fa ? non viene . Che gran pezzo di merda.
Non c'è davvero più nessuno qua , oramai questo posto non viene più usato da tre anni e qui ci vengono le solite coppie a scopare o quelli dell'ultimo anno per venirsi a ubriacare. Non so manco perché mi sto mettendo realmente a raccogliere tutte le lattine che stanno per terra. Davvero cerco solo di far passare il tempo. Non so nemmeno dove cazzo vado a dormire stanotte. In camera mia è escluso. Mi arriva addosso una lattina che mi prende in testa e mi sarei anche fatto male se non avessi avuto il cappuccio della felpa. Il solito ubriaco del cazzo
-Oh ci so pure io qua a pezzo di me....-Cesare??? Ma che ca.....
-Se ne sono andati finalmente cazzo-
-Ti ho mandato un messaggio e ti ho chiamato pure che cazzo di fine hai fatto ?- Non lo riuscivo a vedere bene . Era in ombra sotto un albero seduto ad una panchina si intravedeva soltanto. L'ho riconosciuto solo dalla voce.
-So stato qua tutto il tempo ma non ti potevo rispondere mi avresti sentito-
-Facciamo che ti credo- ma non l'avrei mai fatto . Quel paraculo di certo si era andato a divertire prima almeno ha avuto la decenza poi ti venire al compleanno....io l'avevo fatto.
Esce dall'ombra e mi dovetti davvero ricredere però. Ha il naso rosso e quando respira si vedono le piccole nuvole di vapore che gli escono dalla bocca . Anche le sue mani sono fredde e rosse. Cazzo quanto è bello però . Ha una giacca nera addosso e una camicia rossa sotto , un paio di jeans blue e delle converse bianche .
-Tieni- Mi passa una bottiglia di prosecco in mano -Tanti auguri- e poi mi sorride. Si avvicina mi abbassa il cappuccio e mi appoggia la mano alla guancia: è fredda e io gliela bacio subito lui , si butta sul mio collo.
-Non ti coprire la faccia quando stai con me- Mi dice all'orecchio facendomi venire i brividi e stavolta non di freddo
-Mi fa freddo però Cesare- gli dico e di tutta risposta lui mi avvolge nella sua giacca e continua a baciarmi il collo.
-Perchè devi fa il solito pezzo di merda eh? Mi potevo mettere qualcosa di meglio se mi avessi avvisato stronzo-
-A me piaci così- lui taglia corto ma non si stacca tanto dalle mie orecchie e mi abbraccia possessivo ma.....tenero.
Mi stacco un attimo da lui e rimane perplesso. -Che c'hai stasera? Non è che stai per fare uno dei tuoi scherzi no ?-
-Che vuoi dire scusa? Si lo faremo quando vincerete il campionato ma non stasera che ho fatto mo?- Lui apre le braccia interrogativo.
-Niente......ma sei strano stasera sei quasi....dolce....-ho avuto paura a dirglielo. Se ne sarebbe accorto subito che sto facendo un altro piccolo passo verso di lui e Cesare è sempre stato un camp minato.
-Si lo so.....- lui si passa un dito sulle labbra e abbassa la testa aa guardarsi le scarpe facendomi prima un sorrisetto quasi accennato di quelli che mi fanno morire da stronzo ogni volta che li fa -Ma è il tuo compleanno e mi ricordo ancora quello che hai fatto per il mio. Hai fatto la troia si ma mi hai fatto uscire fuori di testa e mi hai dato il perfetto compleanno. Ma stasera è il tuo e lo so che pensi che non me lo ricordo che mi hai baciato la prima volta che abbiamo scopato, per quello è fuori discussione ma visto che un pò ci conosciamo meglio arrivati a sto punto lo so che non ti dispiace quando sono così....- si avvicina e mi abbraccia di nuovo affondando di nuovo la testa nel mio collo divorandolo di nuovo e fa scivolare le sua mani sotto i miei pantaloni e i miei boxer afferrandomi il culo e strizzandolo con forza-E poi è da un pò che volevo dirtelo - Adesso si ferma un attimo leccandomi l'orecchio - Ne ho le palle piene di fare lo stronzo tutte le volte che ci vediamo e anche se sono una testa di cazzo mi basta quando già lo siamo tutti e due al campus , Ho voglia di venire verso di te un pò , tu l'hai fatto e quindi posso farlo anche io ti sta bene Rizzo ?-
Non ho nemmeno la forza di rispondere per quanto mi sento il cuore battere forte sia per quello che mi sta facendo sia per quello che mi ha appena detto . Di sicuro ci hanno messo o della droga nel prosecco o davvero sono già ubriaco e non me ne sono accorto . Riesco solo ad annuire con la testa -Ma fai lo stronzo con me un'altra volta Rizzo e te ne faccio pentire - mi mette un dito dentro al culo a secco facendomi fare una smorfia di dolore e mordere le mie labbra. Si allontana quel poco per ridere a due centimetri dalla mia faccia guardandomi fisso negli occhi. Cesare può anche fare il dolce e il tenero quando vuole , ma rimanere sempre uno stronzo e testa di cazzo. E non ho mai detto che mi dispiace del tutto.

Quel pomeriggio Cesare rimase a fissare la bottiglia di prosecco che aveva comprato la mattina stessa. Era davvero indeciso su cosa fare. Se andare al compleanno del biondino o meno. Sapeva di per certo che quello sarebbe stato un ulteriore passo verso di lui esponendosi ancora di più e proprio per quello non ci voleva andare. Si ricordava ancora quel fastidio che aveva dopo ogni volta che veniva a sapere che Marco aveva scopato con la sua ragazza o ancora peggio gli era rimasto dentro marchiato a fuoco la sensazione di voler spaccare la faccia prima di Marco e poi di quel pezzo di merda con cui era stato la sera della foto solo per aver pensato che qualcun altro fosse stato dentro di Marco. Davvero non sapeva cosa fare, se mandare affanculo quella vocina che gli diceva nella testa di farlo o rimanere nella sua zona di confort e continuare a fare lo stronzo tanto a tutti è due andava bene così. Fece quello che faceva ogni volta che si trovava di fronte a un bivio e non sapeva cosa fare. Mise la bottiglia in frigorifero e prese il telefono.
-Enzo vieni a casa ho bisogno di te- e lo disse in un modo così deciso e freddo , quasi disperato che il suo Co capitano rispose solo un "va bene" senza dire altro. Venti minuti dopo era già lì seduto sul divano a bere una birra con il suo migliore amico.
-Come hai capito che eri innamorato della ragazza del coglione di Rizzo ?-
-A cè, se me la vuoi soffiare tu guarda che mi incazzo. Ci sbavo da tre anni ancora da quando l'abbiamo fatto e poi si è messa con quel frocio la perciò se vuoi consigli su come fartela me ne vado adesso-
Cesare strinse la sua birra alla parola "frocio" riferita a Marco non Perchè aveva paura che sospettasse qualcosa ma Perchè era il SUO frocio e nessun altro lo poteva chiamare in quel modo se non lui.
-Non è questo tu rispondi- Cesare prese un altro sorso
-Ma che te piace una compà?- sorrise e gli diede una pacca sulla spalla . A Cesare non erano mai piaciute quelle dimostrazioni di affetto -Tu rispondi e basta - tagliò corto senza far trapelare niente
-Dai oh! Sono il tuo migliore amico insomma ci conosciamo da....-
-Oh !- Cesare lo interruppe di nuovo -Te lo dico se mi rispondi alla cazzo di domanda prima ok ?- Enzo sapeva che era categorico e non accettava contro risposte quando era così.
-Be.....che ti devo di.....Io l'ho capito subito Cesare. Hai presente quando ti entra nella testa e proprio proprio non ci esce più? Che qualsiasi cosa che fai ti ricorda lei ? E che faresti di tutto e dico di tutto pure di stare con lei 2 minuti del cazzo e potresti anche andare contro te stesso a fare quello che fai ma per lei ne vale la pena? Ecco io l'ho capito così-
-Ah ! Tutto qua? - Cesare non era affatto soddisfatto della sua risposta troppo corta
-Tutto qua e che te devo di di più? La voglio toccare , ci voglio passare le giornate insieme , ci sto bene quando la vedo e ce starei pure meglio se al posto del coglione di calcio ci fossi io sinceramente e te giuro che se non fosse perchè è lei che ci vuole stare assieme a quello la , gliel'avrei soffiata dal primo minuto . Vedi a Cè.....quando sei innamorato non è che dipende tutto da te, insomma, si anche , ma fai le cose che fai per lei.....lei s muove tu ti muovi, lei fa cazzate e te ce stai male , la vuoi solo per te e te incazzi quando sai che è stata con altro voglio di, l'aspetteresti pure alzato tutta la notte . E' questo fratè.....vai contro di te pure di vederla felice e sorridere e perchè sei stato tu a farlo-
-Ho capito- Cesare si rigirava la bottiglia tra le mani
-Mo me lo dici chi è?-
-No- Cesare rispose con un sorriso da stronzo -Oh ma lo vedi che allora sei una testa di minchia ! Vabbè ma almeno c'è una? -
-C'è una - Cesare rispose a forza ma almeno glielo doveva
-Lo sapevo io ! Eri troppo strano sti giorni è quella dell'ultimo anno vero ?- Cesare credeva di non aver fatto vedere nulla ma evidentemente ci stava troppo sotto per il biondino per darla a bere al suo migliore amico
-No, ma non insistere non te lo dico - continuò a sorridere -E dai quanto sei bastardo ! Almeno mi dici se è bionda o mora?-
-E' bionda- Sorrise rispondendo - Ma non ti dico altro -
Dopo che anche Enzo se ne era andato aveva trovato subito cosa mettersi al compleanno ma , dopo il discorso col migliore amico aveva provato mille e mille volte un discorso che non avrebbe fatto mai di fronte a Marco ma era determinato a farglielo sapere . Provare qualcosa per qualcuno è andare contro se stessi lui aveva detto? Bene lui l'avrebbe fatto solo per quel biondino del cazzo e se anche un minimo lo avrebbe fatto sorridere , avrebbe saputo che non aveva fatto una cazzata.

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