Sono tutti ma tutti quanti qui alla festa . M8 sto divertendo un sacco davvero . C'è della bella musica , l'alcool scorre a fiumi e ci sono almeno una 30 una di ragazze scopabili in giro per casa mia . Ho passato 2 ore però a vestirmi per fare colpo su di un maschio, povero me, quel Rizzo mi ha davvero fatto qualcosa . Volevo pure mettere la sua maglietta sotto qualcosa ma stamattina l'ho tolta già da quando mi sono svegliato per paura di rovinarla e che perdesse il suo odore . Gli ho detto una palla enorme quando gli ho promesso di lavare la maglia . Non lo farò mai.
Scendo al piano di sotto e guardo tutti i miei compagni di squadra parlottare tra di loro e con alcune ragazze. C'è confusione e oramai gli invitati sono in giro per tutta la casa e inizio a vedere qualche imbucato che sicuramente io non avevo invitato alla mia festa ma di Marco nessuna traccia. Bevo un po' di prosecco tanto per iniziare a mantenermi sul leggero e faccio un po' di conversazione di cortesia con quell'ochetta di Mara dell'altra sezione. Niente di che , vuole quello che vogliono tutte quante e mi passa le unghia smaltate sulla camicia .
Proprio in quel momento incrocio il suo sguardo . Di solito quando ti imbuchi ad una festa vuoi rimanere il più anonimo possibile ma perché allora Marco non lo era per nulla ?
Per quanto potesse apparire sciatto il suo modo di vestire e molto molto casuale a me non la dava a bere .
Poteva anche darsi che la cravatta fosse stata allentata al momento ma mi ci gioco le palle che il colletto era sbottonato apposta come anche le maniche erano arrotolate fino al gomito . Sapeva che i suoi avambracci erano uno dei miei punti focali . Il jeans sempre stretto al punto giusto e le converse alte . Tutto studiato a tavolino come anche i suoi capelli che li ricadevano sugli occhi . Ho bevuto tutto il prosecco in un solo sorso e ho la gola secca . Devo prendere qualcosa di più forte per forza . Me ne vado in cucina e apro il frigo, ci metto la testa dentro ma non c'è niente. Dovevo pensarci che quando vai a una festa tutti si fregano anche le scorte.
-Hai fame per caso ? Non devi bere altro se non hai almeno lo stomaco pieno -
-E tu chi sei mio padre ? -
-Come ti pare Fusco- gli ho risposto . Non lo so perché ma sempre mi ritrovo a rispondergli male tranne quando siamo a letto . Arriviamo al mio taglio della torta e subito dopo aver soffiato sulle candele la luce va via. Marco mi aveva avvisato prima dello scherzo . I sedicenti della sua squadra avrebbero staccato la luce e ripristinata la mattina dopo . Mi ritrovo faccia a faccia con lui nel buio quasi pieno e non so che dirgli, lui mi guarda e sembra mi voglia dire qualcosa ma non lo fa, a me invece , le parole mi muoiono in bocca. Così ci diamo solo una spallata. Cerco di prenderlo per un braccio senza essere visto, avrei voluto potesse rimanere anche quella sera ma quella gran zoccola rossa della sua ragazza gli piomba addosso tutta ubriaca. Lui la abbraccia e la prende sottobraccio mentre lei lo bacia da fare schifo. Si allontanano e nemmeno si gira a guardarmi, so che già stanno per andare a scopare.
Mi sento fuori posto, mi sento troppo con un fastidio al collo, vado al bar... prendo una birra, poi due , tre e poi quattro.
Si ci bevo su, non voglio pensare a quella puttana rossa con Marco.

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