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Kyla

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Kyla

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Prima anche di lui

Melbourne, Australia,
Aprile 2023

🏎️

Qualcuno una volta disse che sarebbe stato meglio avere la vergogna sul viso, che una macchia sul cuore.
Ma come potevo spiegare che oltre alla vergogna, oltre al senso di colpa, il mio cuore era ancora una volta spezzato?

Ed era come una roulette russa: ogni volta che il grilletto veniva premuto, il colpo partiva sempre. Io non mi salvavo mai.

Perché non sapevo salvarmi da sola. Non potevo attaccarmi alla fortuna, sperare che questa volta sarebbe andata bene.
Non potevo aggrapparmi a niente, perché per ogni momento sprecato a fidarmi, quel cuore già distrutto diventava pressoché il niente.

Si trattava sempre di quello, sempre del niente, sempre del nulla. Una finestra chiusa della stanza che non si può aprire mai. Una ricerca di un tesoro perduto che non porta a nessuna vittoria.

«Sei pronta? Oggi tocca alla McLaren.» Avvisò la mia assistente, Carla, sempre con quel tablet in mano e scrutandomi in viso, cercando una reazione affermativa. Ero a lavoro, ora i problemi non dovevano esistere.

«Lo so.» Ricordai nella mia mente la scaletta delle giornate. Non dissi altro, entrando nello stabilimento creato nel paddock per Netflix e chiusi la porta alle mie spalle.

Qualche ora la passai con il nuovo arrivato dell'anno, Oscar Piastri, che fu molto felice di essere coinvolto nel progetto, al contrario di altri piloti. Era solo sabato mattina, ma parlammo della qualifica non ancora disputata e qualche battuta sul caldo asfissiante del suo paese.
Subito dopo di lui arrivò Lando, che sorridente si inchinò per farmi un baciamano.

«Cretino, ci sono le videocamere qui.» Lo avvisai, facendo un occhiolino che vide solo lui. Sorrise in modo perverso, ricambiando l'espressione.

«Guarda che così credono che tu ci stia provando con me.» Si avvicinò per sussurrare nel mio orecchio. Questo poteva essere materiale interessante per Netflix, se solo qualcuno avesse ascoltato.
Quando si allontanò, capii che stesse solo scherzando e scossi la testa.

Qualche domanda e fu il momento di lasciarlo andare. Le risate della regia mi fecero alzare per andare a cercare dell'aria pulita. Non avevo voglia di stare in mezzo alla gente, non dopo ciò che avevo fatto.
Scusa Adalia, scusami Dan.

Presi un sospiro, ma i miei polmoni non collaborarono. Perché?

Cercai e cercai più volte di sforzarmi, ci riprovai una, due, mille volte, ma il panico si era impossessato anche del mio cuore. Ma poteva rubarsi solo quello, solo avanzi accartocciati e privi di colore, perché la mente era già compromessa da un pezzo e alla fine, non restava niente.

Mad Max | Max Verstappen | Vol. 5Where stories live. Discover now