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Kyla

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Kyla

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L'influenza

Venezia, Italia,
Giugno 2023

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Qualche volta, nella vita, non riuscivo a comprendere quando le cose, in un istante, andassero da destra a sinistra. Da sotto a sopra. Da quiete a disastro.

Garrett aveva messo piede nella sala con un sorriso enorme sul volto. Io sentivo di essermi immobilizzata, ma il mio sguardo era corso sullo sposo, chiedendo scusa in ogni modo possibile.

Al mio tavolo oltre a Lando c'erano Abigail con Charles, insieme a Lewis e forse proprio quest'ultimo fu l'unico a riconoscerlo, prendendo parola.

«Vattene.» Si alzò, raggiungendo la mia altezza, ma guardando esattamente verso di lui.

«Garrett» Mi bruciò la gola, «Vattene.» Sentii un'altra sedia strisciare e tornando in me, riuscii a girarmi, trovando Max in piedi, che a quel nome non aveva esitato. Aveva ancora in mano il bicchiere, pronto al brindisi che alla fine non si era mai svolto. Lando al mio fianco mi strinse la mano, rimanendo seduto.

«E perché dovrei? È una festa, non ci divertiamo?» Continuò strafottente il moro, guardando il suo vecchio amico Hamilton, come se cercasse conferme di qualche genere.

Il resto degli invitati restava immobile. Non sapevo cosa dire, la mia mente vagava intorno. Stupida, stupida, sei solo una stupida. Riuscivo a dimenticare la situazione, se solo riflettevo su quanto fossi stupida.

Spostai la sedia, avvicinandomi all'essere. Lo presi per il braccio, continuando a sussurrargli di andarsene ma si divincolò, quasi spingendomi all'indietro.
Avvertii delle persone alle mie spalle e girandomi trovai le mie amiche, Daniel e Lewis.

«Amico, devi andartene.» Prese parola lo sposo, mantenendo duro il tono, anche se fingeva di essere amichevole. Classico tratto di Ricciardo.

«Sono venuto qui apposta, ho tante cose da dire... Ci sono giornalisti qui in giro, no?» Garrett si guardò intorno, notando un fotografo che era troppo lontano per percepire la nostra conversazione. Stavo andando in panico, cosa avrebbe potuto dire?

Max apparve dietro di lui, guardò solo me però, facendomi tranquillizzare un minimo, la cosa più esilarante era il calice ancora stretto nel palmo della sua mano.

Una musica rassicurante iniziò a risuonare, Carlos si trovava vicino al dj, forse era grazie a lui e almeno questo avrebbe coperto la situazione.

«Vi state sposando per il contratto? Oppure questa volta ne avete fatto uno nuovo? Kyla...» Mi chiamò il riccio, «Magari sei tu la protagonista del contratto? Con...» Si guardò intorno, fermandosi dopo aver trovato il soggetto, «Con Lando Norris magari? Non eri a casa sua l'altra sera? O sull'aereo con lui?».

Mad Max | Max Verstappen | Vol. 5Where stories live. Discover now