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- Kai, dimmi che hai fatto gli esercizi di inglese, ti prego! -

Mi ricordai improvvisamente che la prof di inglese avrebbe controllato i compiti.

Mi ero completamente dimenticata di farli e ne erano parecchi questa volta.

Osservai il mio compagno di banco sussultare e girarsi di scatto verso di me.

- Oh cazzo, non li ho fatti! Tu li hai fatti, vero? - Mi guardò insistentemente, sperando che gli dessi una risposta positiva.

Scossi la testa. - Non te lo avrei chiesto così disperatamente se li avessi fatti... -

- E adesso? Io ho finito le giustifiche! -

I nostri respiri cominciarono a farsi più veloci. Non potevo permettermi un impreparato, la media si sarebbe decisamente abbassata, e soprattutto non mi andava affatto di sopportare la reazione di mia madre se le avessi portato un misero voto a casa.

- Kai, non dovremmo preoccuparci... credo - provai a pensare positivamente. - Siamo bravi, no? -

Il mio amico mi guardò perplesso, senza che il suo morale si fosse sollevato di un minimo - Lo sai com'è lei, gli esercizi non li corregge dalla sua cattedra e noi al nostro posto, lei passa tra i banchi! E c'erano due traduzioni da fare -

Mi sentii ulteriormente appesantita dopo questa cruda verità. - E quindi che facciamo adesso? Non faremo mai a...- dissi, ma improvvisamente venni interrotta dallo sbattere della porta dell'aula.

Mi voltai rapidamente e osservai la prof d'inglese sistemare la sua roba sulla cattedra, mettendosi gli occhiali e aprendo immediatamente il registro di classe.

Io e Kai ci alzammo in piedi insieme al resto della classe, facendo un piccolo e breve inchino e riaccomodandoci.

- Siamo fottuti - mi sussurrò il ragazzo, accasciandosi al banco e nascondendo il suo viso tra le braccia.

Sospirai, e non dissi più niente.

La cosa positiva in tutto questo era che nel frattempo avevo messo da parte Soobin, quello che era successo due ore prima, il nostro ennesimo litigio.

O meglio, il litigio che avevo cominciato di nuovo io.

Era una proposta indecente, così affrettata, così inusuale da parte di Soobin.

Non lo avevo mai conosciuto così. Era difficile passare dall'essere amici all'essere ben altro. Era complicato comprendere le intenzioni, intuire quali fossero gli errori e frenarsi dagli istinti.

Ero impulsiva, vulnerabile e spaventata da quel suo nuovo lato.

Faceva paura perchè sembrava che un dopplegänger in quei momenti lo sostituisse e diventasse totalmente un altro.

Ma almeno non ci pensavo in quel momento. E poi, ancora, sarebbe accaduto che lo avrei rivisto, o che ancor prima il solo pensiero mi avrebbe tormentato.

Forse preferivo essere distratta con quest altro piccolo e momentaneo problema.

Rimasi impassibile, e la professoressa cominciò a girare tra i banchi, sfogliando le pagine dei quaderni e dei libri dei miei compagni di classe.

Alcune erano pasticciate, altre macchiate di inchiostro, altre ancora perfettamente ordinate.

Guardai il mio quaderno e quello di Kai: erano completamente vuoti, con i loro fogli bianchi e ancora profumati di carta.

Ci osservammo con uno sguardo quasi divertito, comparando l'impegno degli altri con il nostro completo disinteresse.

- Va be', sarà l'ultima volta questa! - mi disse sottovoce con una piccola risata soffocata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 30, 2023 ⏰

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𝑊𝑖𝑙𝑙 𝑦𝑜𝑢 𝑠𝑡𝑎𝑦 '𝑡𝑖𝑙𝑙 𝑡𝘩𝑒 𝑒𝑛𝑑? || ~Choi SoobinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora