XII - Centaurus

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-Bentornata signorina- affermò l'uomo muscoloso sulla soglia del cancello.

Gli feci un cenno con la testa ed entrai nella struttura con la mia auto. Parcheggiai nei pressi del centro e scesi.

Mi diressi verso il palazzo dell'amministrazione. Ricambiai tutti i saluti e giunsi nell'ufficio che desideravo.

Bussai ed entrai subito dopo. Noemi mi fece una faccia stranita ma allo stesso tempo felice di vedermi. Si alzò dalla sedia del suo ufficio e venne ad abbracciarmi.

-Come siamo eleganti- scherzò alludendo al mio completo.

-Ho avuto una riunione ai piani alti- risposi accomodandomi alla poltrona difronte la scrivania.

-Sei passata a salutare?- chiese.

-Veramente ho rubato l'auto ad Ale e con la scusa sono passata a salutare- ridemmo.

-E con Nicolò?- domandò maliziosa.

-Cosa?-.

-Come va? Vi siete rivisti?-.

-In realtà no- affermai -ma ci scriviamo spesso-.

-Perché non lo dite?-.

-Voglio prima dirlo a mio fratello-.

-Ci sta. Comunque hanno quasi finito l'allenamento- mi informò. Continuammo a parlare di diverse cose: lavoro, moda, calcio, finché qualcuno non bussò alla porta.

Dietro la soglia comparve la figura di Nicolò, e alla sua vista sorrisi involontariamente. Pareva non essersi accorto della mia presenza, infatti si rivolse direttamente a Noemi:

-Noe, mi avevi fatto chiamare?- chiese.

-Sì, ho una sorpresa per te- rispose lei, e poi mi indicò con le braccia. Il sardo si girò in mia direzione, regalandomi un sorriso.

Entrò definitivamente all'interno dell'ufficio e mi venne incontro. Mi alzai, legai le braccia attorno al suo collo e lo baciai.

-Siete carinissimi, ma vi lascio del tempo da soli, ciaooo- salutò Noemi scomparendo dalla stanza.

-Mi sei mancata- sussurrò al mio orecchio.

-Tu di più- lo assecondai. Si staccò dall'abbraccio e mi fissò negli occhi.

-Non ti credo, io ho sofferto di più la tua mancanza- disse lui.

-Fai come credi- risi io per baciarlo di nuovo.

Si sedette sulla poltrona tenendomi sulle sue gambe. Poggiai la testa sulla sua spalla, e il viso nell'interno del suo collo.

Inalai il suo profumo, rilassandomi e sentendomi al sicuro.

-L'hai detto a tuo fratello?- chiese lui.

-No. Tu?-.

-Ieri sera. Inutile dire che mi ha tenuto al telefono per un'ora di scleri e raccomandazioni- rise.

Ricambiai il sorriso e domandai: -raccomandazioni?-.

-Sì, Martina sostiene che tu sia una ragazza speciale e sensibile, e che non devo farti soffrire in alcun modo-.

-La cosa divertente è che neanche ci conosciamo-.

-Esatto, vuole dire a me che tu sei una ragazza speciale? Ci credo, è per questo che mi sono innamorato di te- sorrisi e gli lasciai un bacio sul collo.

-Comunque ci sarà occasione al più presto che vi incontrerete- affermò.

-Hai intenzione di farmela conoscere?- chiesi.

You're a Sky full of Stars - Nicolò BarellaWhere stories live. Discover now