Sta ferma ad aspettare, a chiedersi ciò chе l'aspetta

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scusate per l'attesa, vi abbraccerei tutti per il supporto che mi avete dato nonostante la lentezza che ci metto io a scrivere, scusate per errori ma non ho riletto

"Simone, ma ti sei addormentato pesante, svegliati" furono le prime cose che sentì Simone appena prese coscienza, e quasi non saltò giù dal letto. Era solo suo padre, fuori si era già fatto buio e lui e Mimmo dormivano da parecchio tempo. In quelle ore avevano cambiato posizione tremila volte, probabilmente, e ora si ritrovavano in posizioni strambe: un braccio di Simone era finito sotto il capo di Mimmo, che ancora non si era svegliato.

"Che c'è pa'?" Simone cercò di togliere il braccio senza svegliare Mimmo, ma tanto quando quest'ultimo riusciva finalmente a dormire lo faceva come un sasso, non si era accorto di niente. Almeno per il momento.
"Niente, non ti volevo svegliare scusami, ma tua mamma è tornata prima. Vuoi venire con me a prenderla in aereoporto o?" Dante era consapevole del loro rapporto e lo rispettava, di sicuro non si era mai ingelosito di loro.

Anzi, ci avrebbe mandato direttamente Simone da solo in aereoporto perché sapeva che vederla lo aiutava molto, dopotutto lei c'era sempre stata.
Floriana riusciva sempre a capire Simone, erano lontani ma quando si incontravano diventavano una goccia d'acqua, Dante non avrebbe potuto dargli una madre migliore. Pure con tutte le donne che ha conosciuto, vuole bene a Floriana come se non fosse successo niente.

"Sì– certo che vengo" a Simone brillarono gli occhi e si alzò di scatto, camminando verso il bagno, anche se si fermò sulla soglia della porta "lo devo svegliare?" indicò Mimmo con lo sguardo e poi guardò Dante di nuovo, stava facendo una cosa normale ma aveva sempre paura di dispiacere Mimmo.

"Guarda che c'è la nonna, lo saprà dove sei, stai tranquillo" Simone annuì e si sciacquò la faccia prima di seguire il padre, non vedeva l'ora di rivedere sua madre perché ormai erano passati più di cinque mesi dall'ultima volta che si sono visti. Aveva tanto da dirle, che lui e Manuel ormai avevano trovato un equilibrio e quindi non litigavano ogni giorno come prima, e che soprattutto non gli piaceva più; oppure che aveva incontrato Mimmo, che era entrato nella sua vita di soppiatto e ora poteva conoscerlo anche lei.

Era sicuro che a sua madre sarebbe piaciuto. Mimmo appare delicato con i suoi modi di parlare e di fare, anche se è goffo è educato e tranquillo, e tendeva a nascondere i suoi sentimenti. Erano caratteristiche che condividevano, secondo Simone, quindi era una sua certezza che Floriana lo avrebbe capito meglio più di quanto abbia mai fatto lui.

Infatti quando era in macchina con Dante sorrideva di tanto in tanto, pensando a questo, ed era sempre più felice del ritorno della madre.
Tanto che il viaggio in macchina lo passò in silenzio e con un sorriso stampato in faccia, che Dante aveva notato ma non lo fece notare al figlio per non imbarazzarlo.

Mimmo, nel mentre, si era svegliato qualche minuto dopo che Simone e il padre erano usciti dalla villa. Aveva ancora sonno ma era sicuro di aver percepito il momento esatto in cui Simone era uscito da quella stanza, sembrava essere diventata più fredda e magicamente la stanchezza che aveva non lo portava a voler dormire come ogni volta che stava con Simone.

Cioè, non pensava che Simone fosse noioso e quindi si addormentava, ma si sentiva così calmo e rilassato con lui che era inevitabile non addormentarsi. Aveva un senso di pace, ecco.

Si alzò dal letto e senza mettersi le ciabatte andò giù, pensava che comunque Simone fosse da qualche parte in quella enorme casa, ma l'atmosfera era fin troppo tranquilla e aveva solo trovato Virginia seduta sul divano a guardare la tv.
"Oh, Domenico, ciao. Se ti stai chiedendo dov'è Simone, è uscito, è tornata sua mamma ed è andata a prenderla con Dado"

Dado. A Mimmo imbarazzavano questi tipi di nomignoli, sembravano da animali domestici, ma pensare che alla sua età Virginia era ancora legata ad una parola del genere per quanto riguardava suo figlio lo riscaldava il cuore. Non lo diceva a nessuno perché magari era normale ed era solo lui ad avere un rapporto strano con i propri genitori, ma anche prima che suo padre iniziasse i suoi casini sua madre non lo trattava in questo modo.

airforce | mimmoneWhere stories live. Discover now