Capitolo 3

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Il mio cuore stava sanguinando,come la mia mano: avevo schegge di vetro conficcate nelle nocche e il sangue sgorgava come una cascata. Era uno spettacolo macabro e l'avevo creato io... sentivo il mio cuore come se riprendesse vita. Ba boom BA Boom BA BOOM! Risuonava fortissimo in petto, quasi come se ne volesse uscire: gli pregai di rimanere con me ma voleva fuggire e come dargli torto,ma se non era con me come potevo vivere? Non potevo trattare la mia vita come se fosse inutile e futile... Dovevo respirare. Con calma ce l'avrei fatta... 'Con calma dove scusa?' Vada via! Non ritorni più nella mia testa! E perché sto parlando da sola? Questa zanzara non si scostava dal mio orecchio, continuò a suonare la sua orrenda melodia in cambio del mio sangue,del mio cuore. Ma no! Non gliel'avrei concesso!

Continuai ostinatamente a guardare la mia mano: non provavo dolore. Forse, per la sostanza bianca. Mi anestetizzava i dolori dell'anima e anche del cuore. Lessi su un libro che un effetto collaterale, ovvero quello di essere un agente anestetico,quindi la ferita sulla mano neanche la sentivo: ero ancora sotto l'effetto della cocaina. Era confermato anche sui libri,non riuscivo a sentire nessuna emozione,dolore o compassione per il mio corpo dopo quello che avevo fatto. Solo il cervello spento e le mie membra imploravano pietà per la piaga subita. Se non fosse scattata la mia furia innata, non compivo questo gesto così indecente...

Non riuscii a dormire quella sera: appena l'effetto della 'neve' giunse al termine urlai dal dolore,come se avessi appena compiuto il gesto e tutti si svegliarono. L'uomo senza vita che sposai mi guardò con disgusto e mi diede un altro colpo di grazia: svenni per il dolore e aggiunse "Questa matta che ho come moglie non si rende conto che tutto ha un prezzo! Quello specchio che possediamo l'ho pagato una fortuna! Ora devo riacquistarlo! Accidenti a lei!'' non si preoccupò minimamente di me... che uomo assurdo.

Entrai nella mia fase di assopimento e ti vidi di nuovo: mi guardi e mi domandi allarmato cosa mi fosse successo alla mano e al mio corpo ''Oh niente-'' 'Ne dubito che non sia niente,sai.. è davvero una persona crudele..chiunque ti abbia fatto questo va punito.' sguardi impauriti da una ragazza fragile come una piuma ''Come dovremmo punirlo? È il doppio di me e anche se fosse sono spaventata e non posso disubbidire all'ordine di mio padre. Devo rimanere con lui fino a che avrà vita...'' domandi con una certa fermezza 'E se gli diamo noi il colpo di grazia?'...noi? Il colpo di grazia? A lui?... "No,non sai com'è lui,potrebbe tagliarmi in due in un solo istante.'' come puoi parlarmi in una maniera così dolce di un argomento talmente atroce?! 'Devi stare tranquilla, puoi farcela!' vorresti dire che io dovrei uccidere quell'uomo? "È un'azione sconsiderata! Non posso adempiere un'azione simile! Non è umanamente possibile! E se mi scoprissero?'' mi guardi con un'espressione ossessiva,come se non fossi più in te amore 'Tranquilla,non ti scopriranno...farò in modo che non accada!'...
Dovrei uccidere quell'uomo? Ah che stupidaggine,non avrei il cuore per farlo 'Però la tua mano..' avevo dimenticato tutte le sofferenze con te,tuttavia me le stavi facendo rievocare alla mente e tutto d'un tratto la mia mano faceva male,male da morire,sentivo lo strazio dell'anima che si dimenava nell'animo e mi trucidava strappandomi il viso. 'Visto che sei tanto intelligente,saprai come toglier la vita a qualcuno?' sono rimasta stravolta dalla tua brutalità "Io...so che esiste un metodo...l'acqua tofana. Un veleno molto utilizzato nel 1500 che potrebbe progressivamente dopo qualche giorno uccidere una persona..solo che è molto raro da trovare'' ti guardo e mi consigli 'Hmm potrebbe funzionare ma,serve qualcosa di più brutale,qualcosa che lasci il segno su di lui'.. ''...vuoi che lo uccida con le mie mani? No,che gesto disumano!''. Mi hai fatto male al cuore! Non vuoi altro che la sofferenza,am- Ah che dico amore,neanche esisti! Sei solo parte dei miei sogni! Va via e non farti vedere più ingrato!

All'improvviso mi svegliai:era tutto un sogno. Ah di nuovo! Questo però non sembrava tanto un sogno,sennò un incubo. Di solito i sogni erano solari,pieni di felicità,la stessa che cercavo da anni e in quel momento feci un incubo,uno di quelli che non avrei dimenticato per il resto della mia futile esistenza.

Le parole del mio amato mi riecheggiavano nella mia mente,così tanto pensai a quanto potevo essere afflitta per sognare di progettare il decesso di quel malvagio uomo che ho come marito. Ero addolorata,non credevo alle parole che "lui" mi avesse rivolto. Sembrava uno scherzo! Era così tanto gentile con me,l'unica persona che lo fosse mai stata.. Mi volevi rendere diabolica,volevi che il mio animo ribelle uscisse fuori. Allora eri stato tu a farmi andare fuori di testa la scorsa notte! Oh scriteriato che non sei altro,per colpa tua la mia mano fu afflitta da un dolore incomparabile a quello del cuore che provai in quel momento. E io che mi fidavo della tua voce e del tuo cuore... Traditore!

La furia riprese di nuovo posto nel mio animo e finì male,così male che piansi come una bambina per una persona che neanche esisteva ma che aveva fatto breccia nel mio tenero cuore. Piansi e piansi. Le lacrime sembravano come una tempesta di fine estate,un'estate in procinto di terminare. Era finito il tepore. Nulla più. Solo il freddo spettava dinanzi a me. Dovevo sopravvivere se volevo veramente tirare avanti con la mia esistenza. Dovevo lasciare il mondo così com'era e aspettare che il giorno della mia liberazione sarebbe stato vicino. Prima o poi.

𝓛𝓪 𝓿𝓲𝓪𝓷𝓭𝓪𝓷𝓽𝓮 𝓭𝓪𝓰𝓵𝓲 𝓸𝓬𝓬𝓱𝓲 𝓭𝓲 𝓷𝓮𝓫𝓫𝓲𝓪Onde as histórias ganham vida. Descobre agora