Motel | Aleana [Part. 1]

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No okay, questo capitolo non era lunghissimo, ma dal telefono sembrava non finire più. AHAHA. Comunque, ho diviso comunque il capitolo in due, il prossimo arriverà tra poco.

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Il mio cuore scese alla bocca dello stomaco. No, questo non poteva accadere. Stavano per prendere Harry e portarlo lontano da me! Iniziai ad andare in iperventilazione quando Harry corse fuori dalla mia porta della camera. Grida e urla rimbalzavano tra le pareti. Non avevo mai sentito così tanto rumore in una sola volta, prima in tutta la mia vita intera.

La voce di Harry sembrava letale mentre quella della madre suonava debole.

Le mie ginocchia cedettero mentre caddi a terra. Non riuscivo a pensare. Troppe lacrime sfuocarono la mia visuale.

Tutto ad un tratto ci fu un colpo e un tonfo. Il silenzio presto seguí. Tutto sembrava congelarsi, nulla si muoveva, non c'era nessun rumore. Tutto ad un tratto sentì dei passi venire verso la mia stanza.

Subito mi alzai dal mio posto e mi nascosi sotto il letto a causa della paura. Non riuscivo a vedere le scarpe della persona dal lenzuolo del letto che copriva la mia vista. Tutto quello che potevo sentire era che qualcuno stava aprendo il mio armadio e il fruscio delle mie cose.

Il mio respiro accelerò, era la madre o Harry?

"Piccola? Dove sei?" Lacrime di sollievo caddero dai miei occhi. Era solo Harry.

Strisciai dal mio nascondiglio e mi alzai. Mi guardai intorno alla mia stanza, era un disastro. Una valigia era messa sul mio letto con dentro dei miei vestiti e oggetti.

"C-cosa sta succedendo, Harry?" La mia voce tremava per lo shock. Dov'è madre?

Harry mi guardò e non rispose. Aprii la porta per muovermi verso la cucina per vedere se madre era lì. Ma il mio corpo venne tirato indietro con forza. Gridai dal dolore che si impossessò delle mie spalle.

Il mio corpo era stato improvvisamente schiacciato contro il muro. Gli occhi rossi dal pianto di Harry erano a pochi pollici dai miei. Mise le sue labbra sulle mie per poi lasciarmi andare. Provai ad aprire la porta. Ma questa volta Harry sbatté il mio corpo contro la porta. Il mio viso era premuto contro la porta con una pressione dolorosa.

Gridai per chiedere aiuto, ma Harry mi zittì.

"Non puoi uscire ancora. Scusa se ti sto facendo male. Te lo prometto. " [wtff?]

Semplicemente annuì uscendo dalla presa di Harry. Poi si voltò per preparare la valigia. Perché la stava preparando per me?

Harry era distratto così presi la decisione deviante di correre verso la porta per vedere quello che Harry stava cercando di nascondermi. Se stava nascondendo qualcosa.

Accorgendosene, Harry correva dietro a me, urlandomi di smettere. La valigia nella sua mano destra. Lo ignorai e mi diressi verso la cucina. Non sapevo che avrei potuto correre così veloce.

Soffocai quando vidi la vista davanti a me. Mi voltai solo per vedere se Harry era lì, ancora una volta piangeva con la mano sulla bocca. Caddi in ginocchio e strisciai per avere una visione più ravvicinata della scena in cucina.

Rosso. Su tutto il piano. Madre era deposta in una pozza di liquido rosso mortalmente denso. Il sangue sembrava provenire dalla sua testa e dalla bocca. Temevo che potesse vedermi in questo momento, come i suoi occhi erano spalancati a fissare i miei.

Le sirene si sentivano, ma sapevo che erano ancora a una certa distanza. Un braccio forte si avvolse intorno alla mia vita tirandomi via. Harry stava trascinando me e la valigia fuori dalla porta d'ingresso.

Ero sotto shock. Non riuscivo a sentire nulla, solo il suono del mio cuore che batteva ad un ritmo rapido. Cosa stava succedendo?

Il suono delle sirene si avvicinava sempre di più, così cominciai a prendere la mia velocità e seguire Harry. Probabilmente mi stava aiutando. Avevamo preso le scale quando Harry aveva detto che l'ascensore ci avrebbe messo più tempo. Avevamo corso verso l'atrio e verso il parcheggio. Notai l'auto di Harry ben in vista.

"Andiamo, piccola." Harry sussurrò.

Gettò la valigia sul portabagagli prima di partire, dimenticando di mettere la cintura di sicurezza. I finestrini erano abbassati e il vento soffiava sui miei capelli.

Eravamo presto sulla strada seguendo le indicazioni che potevano dirigerci fuori città.

"Che succede, Harry?" Chiesi in preda alla disperazione. Avevo bisogno di risposte.

Harry fittamente deglutì prima di dire, "Abbiamo bisogno di scappare. Forse per il momento. Molto probabilmente per sempre. Ho bisogno di te e tu hai bisogno di me. Tua..madre..è lontano da noi, cara. Sei libera. Sei libera di stare con me. " Lui sorrise. Ma sapevo che era difficile la situazione.

Rimasi colpita da diverse emozioni. Perché non ero più sconvolta? Mia madre è appena morta.

"Vai a dormire, bambina. Abbiamo un sacco di tempo da perdere prima di trovare un motel per la notte."
"O-okay."

-

Mi ero svegliato quando dovevo uscire fuori dalla macchina. L'aria era densa e calda. Volevo togliermi i calzettoni. Erano di troppo.

"Andiamo, piccola. Ho già prenotato una camera e hanno già portato le valigie in camera. Puoi guardare la TV o qualcosa del genere. "

Semplicemente annuì e appoggiai la testa sulla spalla di Harry. Non mi dispiaceva che mi avesse portata in braccio, voglio dire- chi vorrebbe camminare quando si può essere portata in braccio? Harry, inoltre, non sembrano essere dispiaciuto quindi non mi faccio problemi.

Il motel non sembrava male. Era provocatoriamente meglio di ovunque io sia mai stata. Quando abbiamo raggiunto la nostra camera, Harry mi mise giù per sbloccare la porta.

La nostra camera era piccola ma dolce. Corsi verso il letto matrimoniale e ci saltai sopra piombando nel materasso morbido. Era divino. Sembrava come se il letto mi avesse inghiottito. Harry si tolse le scarpe facendo la stessa cosa. Cercando di non atterrarmi sopra.

Delle risatine uscirono dalle nostre bocche prima di toglierci i vestiti e andare sotto le coperte. Harry cambiò canale con qualcosa che sembrava essere un film romantico. La coppia stava avendo una litigata, ma era troppo tardi per sapere su cosa stavano litigando.

Mr.Deviant || h.s. (Italian translation)Where stories live. Discover now