Cap 3- LA MIA NATURA

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Max pov: Osservo Erika e vedo qualcosa in lei cambiare dopo aver firmato, ha cambiato immediatamente atteggiamento ad uno più remissivo, direi stupendo se è come penso ce l'ha nel sangue e quindi la mia supposizione era giusta, ora vediamo come si comporta con un ordine) << Inginocchiati>> (Alza di scatto la testa e mi guarda uno sguardo tagliente e di sfida) << Abbassa immediatamente lo sguardo ed ubbidisci, vedo che iniziamo male e non mi piace ripetere le cose piccola>>, (In quel momento la vedo pentita ed abbassa subito lo guardo come le ho ordinato e fa una cosa che non mi sarei mai aspettato, ne rimasi scioccato ed in quel momento capi che era come mi immaginavo), Erika: (prendo e mi inginocchio so di aver sbagliato quindi chiedo perdono e lui mi guarda scioccato)<< Chiedo perdono Signore non era mia intenzione e tutto nuovo e devo abituarmi ancora, so che non è una giustificazione e se lei ritiene che dovrò essere punita faccia pure lo accetto>>.tremo, non capisco perché ma lo faccio è una sensazione fantastica dipendere da qualcuno e non prendere più decisioni, lui mi guarda mi osserva pare compiaciuto della mia risposta e della mia dimostrazione di sottomissione), allora prende e ad un certo punto mi accarezza la testa come si fa con un cane, (ma che diamine), mi tolgo di scatto come se mi fossi scottata ma è stata una cattiva idea pessima direi perché quando istintivamente lo guardo vedo uno sguardo di fuoco.

Max pov: Erika si è posta in modo impeccabile, direi che iniziamo molto bene ma ad un certo punto rovina il momento e si scosta dal mio tocco come se si fosse scottata, mossa sbagliata direi, la guardo severo e lei abbassa lo sguardo, le dico di alzarsi e seguirmi e lei esegue anche se un po' titubante) - <<Alzati e non azzardarti mai più a sottrarti ad un mio tocco MAI! SONO STATO CHIARO?>> - Erika: Lo guardo e le dico -<< si padrone mi dispiace non so cosa mi sia preso, la prego di perdonarmi->> Max- <<Un semplice ''mi perdoni non servirà, cosi inizi da subito a imparare come comportarti, seguimi! VELOCE!>>

[Narratore esterno] camminarono per un bel po' e andarono al terzo piano dove lui usci dalla tasca dei pantaloni un mazzo di chiavi gigante e prese una chiave con la quale apri la porta, la ragazza era spaventata, sudava e le tremavano le mani ma sapeva che non poteva fare nulla per impedire il momento, ormai si era data a lui era sua e sapeva bene a cosa sarebbe andata in contro quella sera.

[Narratore esterno] Ed ecco che una volta che il dom e la slave erano chiusi in quella specie di stanza dei giochi qualcuno molto inopportuno suonò alla porta, la domestica della casa andò ad aprire e chiamo al signor Rinaldi dicendo che il Signor Rey e la Signora Castillo li attendevano in salone, in quel momento Erika si senti morire e penso che sarebbe successo un casino ma Max le disse di stare serena e che il padre sapeva, ma cosa sapeva esattamente il Signor Rey?

Signor Osvaldo Rey: con mia moglie decidemmo che era momento che nostra figlia tornasse a casa ma di certo non ci saremmo mai aspettati quello che è successo dopo, dovetti fare un respiro profondo per non fare un macello la stesso , mia figlia la mia bambina era con una tunica trasparente ed un collare e quello solo poteva significare una cosa Erika è sua ed io non potevo fare nulla, ma comunque chiesi a Elizabeth di parlare con nostra figlia) e le dissi al orecchio << vedi di fare entrare in ragione tua figlia perché ho visto cosa indossa e so cosa sta a significare, e stanne certa che lei non sarà sua, ho altri piani per lei sono stato chiaro?>> La donna a capo chino le sussurrò al marito un flebile <<come desidera>> e se ne andò con sua figlia in una stanza dove poter dialogare da sole e in pace

Signora Elizabeth Castillo: questo è troppo non avevo mai visto ad Osvaldo in questo modo e di certo non potevo disubbidire a mio marito sapevo bene cosa comportava non portare ubbidienza a lui dopo tutti questi anni,(io e Osvaldo stiamo insieme da ormai 22 anni lo conobbi una sera al club dove lavoravo IL PARADAISE un club esclusivo di bdsm e balli erotici ai tempi avevo 24 anni e ci fu come si dice il colpo di fulmine, era bello da star male e me ne innamorai subito ma dopo il primo appuntamento mi disse quello che era e che dovevo abbandonare il ''lavoro'' che facevo o lo avrebbero potuto attaccare usando me e questo non doveva ne poteva succedere cosi rinunciai e dopo 6 mesi ci sposammo e dal quel momento sono diventata "la Signora del diablo". Mi scossi dai miei pensieri ed incomincia a parlare con Erika e le dissi << Figlia mia dimmi che non è quello che penso ti prego Conosco il significato di tutto questo, il collare, la tunica e il tuo atteggiamento cambiato all'improvviso.>> -Erika: mia madre mi ha appena detto che conosce il significato di tutto questo? <<Mamma ma allora tu sei pure una sottomessa, come è possibile e perché non mi hai mai detto nulla? Vuol dire che sono come te? MAMMA PARLA PERFAVORE! >> Iniziai ad agitarmi, cosa voleva dire tutto questo? Perché mia madre mi diceva questo proprio ora? Elizabeth- << questo non è importante ma tu devi ripensarci questa non è la vita che vorremmo per te tesoro>> Erika: Guardai mia madre arrabbiata e le dissi -<< mamma ma scherzi parli proprio tu, è la mia vita e non cambierò idea, so quello che voglio ed e questo>>.

Signor Osvaldo Rey pov: Devo andare a vedere se mia moglie e riuscita a palarle ed e riuscita a convincerla ci stanno mettendo troppo e questo non è un buon segno, mi scuso con Max e vado da loro ma quando entro nella stanza mia moglie sbianca e questo vuol dire che non ha portato a termine quello che doveva e sa cosa sta a significare, prendo e mi siedo con lei e guardo nostra figlia che mi guarda notando l'atteggiamento strano di sua madre appena sono entrato nella stanza)-<< Adesso le spiego io ad Erika il perché di tutto questo>>- (mi fissano entrambe)- <<Ascolta figliola devo dirti una cosa che tu non sai, una verità che forse cambierà tutto ma è giusto che tu sappia è arrivato il momento>> Erika->> papa ma di che parli non capisco, sono sempre più confusa, di cosa parlate, cosa devo sapere?-Osvaldo:<< Tesoro devi sapere che io e la mamma abbiamo un rapporto un po' particolare, da sempre e non vogliamo essere giudicati ma sono sicuro che no lo farai perché da quanto ho visto sei uguale a lei>>.-Erika- <<ora ho capito papa aspetta un attimo, questo vuol dire che tu e la mamma?>>-Osvaldo- << si esatto cara tua mamma è la mia sottomessa, da anni ormai e tu a quanto pare sei uguale a lei, ce l'hai nel sangue>>- Erika<<- Oh mio dio papa ma come avete fatto tutti questi anni? Ora capisco perché la mamma non si metteva mai in mezzo nelle discussioni nonostante avesse un carattere forte, ma perché me lo dite solo ora perché papa?>>-Osvaldo-<< Perché adesso è arrivato il momento e quando ti ho visto con il collare del mio socio ho pensato che era arrivato il momento che tu sapessi, e no mi sono sbagliato, senti cara avevo altri progetti per te ma so che hai firmato il contratto e ormai non posso fare nulla, in questo mondo funziona così, ora vi lasciamo spero che tu stia bene e sai che puoi venire a casa quando vuoi tesoro ti vogliamo bene. Elizabeth andiamo, a casa parleremo.>> -Elizabeth: sapevo cosa stava a significare, era furioso perché non avevo portato a termine quello che mi aveva ordinato ed ero nei guai ma sono felice Osvaldo ha sempre saputo come prendermi fa le cose con la testa ed e sensato non ostante sia un mafioso, proprio in quel momento entrò Max e mii guardò io non dissi nulla non potevo, mio marito lo guardò lo saluto ed uscimmo da quella casa.

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CIAO RAGAZZI SCUSATE L'ASSENZA MA HO AVUTO PROBLEMI CON WATTPAD E HO RISOLTO SOLO ORA.

ECCO A VOI UN ALTRO CAPITOLO, SPERO VI PIACCIA E SE E COSI COMMENTATE E METTETE LIKE.GRAZIE A TUTTI PER IL SUPPRTO VI ABBRACCIO!

Il Dom e la sua SlaveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora