Cap16-IL NEMICO?

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Erika pov: Quella sera sembrava non passare mai e mentre ero persa nei miei pensieri vidi mio fratello o meglio non era proprio mio fratello visto che io ero figlia unica ma era come se lo fosse, tempo fa mamma mi raccontò che papà aveva avuto una storiella con una tale sasha stylton una spogliarellista del suo primo club, dopo quasi 20 anni questo ragazzo appare e vuole fare parte della famiglia come se nulla fosse, lui si chiama Roy ha i capelli biondi corti ed un carattere molto similare al mio ma io no lo sopporto, mi chiedo perché spunta all'improvviso dopo tutti questi anni?, ma i miei pensieri sono interrotti da una mano sul mio braccio, il mio padrone mi guarda stupito perché non toglievo gli occhi di dosso al ragazzo che era a un paio di metri da noi, e quando lo vidi avvicinarsi mi iniziarono a tremare le mani, no mi piaceva questo ragazzo, non sapeva nulla della mia vita e questo non sarebbe stata una cosa che avrebbe scoperto di certo o che io le avrei detto, quindi dopo aver guardato il mio padrone le dissi << padrone per favore andiamo a casa>> lui mi guardò strano e osservò il punto che io stavo guardando anteriormente e capendo il perché del mio repentino cambio mi disse<< no e voglio sapere chi è quel ragazzo>> e lo segnalò con la testa ed io in quel momento scoppiai a piangere perché si stava avvicinando e sapevo bene le sue intenzioni.

Max pov: Vedevo Erika tesa, era completamente persa, con lo sguardo guardava un uomo che era nascosto ma che comunque si vedeva bene il volto e quindi dissi ad Erika << dimmi che succede e perche quel ragazzo sta venendo qui>> ma lei non fece in tempo a rispondere che il ragazzo con un sorriso malevolo disse << buonasera sono Roy e sono il fratello di Erika>> vidi Erika spalancare gli occhi e voltarsi verso di me per cercare di spiegarmi ma la zitti con gesto della mano, subito dopo quello che mi disse si chiamava Roy mi disse << non pensavo che la mia cara sorellina fosse una slave che compie ordini>> e vidi in lui un luccichio nei suoi occhi.

Roy pov: Non posso credere che Erika sia una sottomessa, so di questo mondo, ci sono nato praticamente e sono un master da sempre, ma che Erika sia una slave mi fa pensare molto che posso approfittare della situazione e cosi decisi di giocare le mie carte e dissi rivolto verso Max << vorrei vedere quanto è ubbidiente posso?>> vidi Erika guardare il suo dom con sguardo di supplica e la cosa non poteva rendermi più fiero, e cosi il suo dom all'improvviso mi guardò e mi disse << certo che vorresti vedere?>> ed io dissi << dille di inginocchiarsi in segno di sottomissione davanti a me>> lo sguardo di Erika era perso la vidi appunto di piangere e non potevo essere più felice, dovevo umiliarla, lei ha avuto per anni una vita degna e ricca mentre io vivevo con un lavoro misero ed una casa che stava cadendo a pezzi no la sopportavo, cosi mentre lei eseguiva io sorridevo vittorioso vedendola umiliata.

Erika pov: Non potevo credere che mi stava succedendo questo proprio ora, quel grandissimo bastardo di Roy non poteva chiedere a Max una cosa simile, no capivo perche mi odiava in questo modo, no le avevo fatto niente, cosi guardai al mio padrone con sguardo di supplica ma quando vidi che non c'era modo di addolcirlo iniziai a prostrarmi sotto lo sguardo ed il sorrisino compiaciuto di Roy ma mi ripresi immediatamente e scattai in avanti come una furia, mi alzai a guardai al mio padrone con sguardo di fuoco, sapevo bene che stavo disubbidendo e che mi sarebbe costato un grande punizione soprattutto perche eravamo al club e non eravamo da soli ma no me ne importò in quel momento e ringhia inferocita verso a Roy << non lo farò mai, no mi inginocchierò mai davanti a te bastardo>> ed entrambi rimasero a bocca aperta ma Max rimase tenso e molto incazzato, sapevo che ero nei guai fino al collo perché non solo avevo disubbidito un suo ordine anche se impartito da un altro master ma avevo alzato la voce ed aggredito verbalmente ad un altro dominante dentro del club facendo rimanere in ridicolo al mio stesso padrone con i miei modi di fare da slave insubordinata .Ero decisamente nella merda ed iniziai a tremare quando gli occhi di Max si posarono su di me, mi prese per un braccio e mi disse con voce glaciale << andiamo, a casa faremo i conti>>


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RAGGAZZI ECCO A VOI UN ALTRO CAPITOLO, SCUSATE L'ASSENZA MA SONO STATA IMPEGNATA.

SPERO TANTO CHE MI VI PIACCIA. DITEMI CHE VI È SEMBRATO IL COLPO DI SCENA? FATEMI SAPERE VI LEGGO!!! <3


Il Dom e la sua SlaveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora