11 parte

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LENA:

Ci accompagnano verso il nostro tavolo,
Seduta vediamo una coppia, che appena ci vede arrivare, si alza

<Alex> dice l'uomo, mentre gli stringe la mano in modo amichevole, dell'accento sembrano americani,

l'uomo sembra avere la stessa età di Alex, mentre la donna sembra molto giovane, e molto bella non appena si alza, vedo il suo pancione

<Vito, come stai?> sembrano amici,<Bene, tu amico mio?> risponde l'uomo

<Ora che lo vedo con i miei occhi ci credo che ti sposerai> dice ridendo

<Piacere Vito> dice lui stringendo la mia mano <Piacere lena> rispondo sorridendo <Lena, lei è Elisa la moglie di Vito, con lei che aspetta il suo secondo figlio> Alex mi presenta la ragazza, ci stringiamo la mano <Piacere Lena> <Piacere elisa> sorridendo entrambe

<Che bel pancione, a quale mese sei?> gli chiedo <alla fine dell'ottavo.... sto scoppiando non so come arriverò al nono> risponde <ahahaha, maschietto?> gli chiedo, lei annuisce <si, monello come il suo papà> ridiamo, e ci accomodiamo pronti per mangiare

Alex e Vito parlano tra di loro di lavoro, di cose di mafia e altre cose che preferirei ancora non sentire

<Amore vado in bagno> dice elisa a suo marito <ti accompagno?> gli chiede lui, <No, mi accompagna Lena> dice lei guardandomi, mentre mi schiaccia l'occhiolino, io annuisco e ci alziamo per andare in bagno

<Lena ascolta voglio chiederti un cosa, ma vorrei che fossi sincera> mi chiede preoccupata, <Dimmi> gli chiedo interessata a ciò che vuole dirmi

<Alex per caso ti tratta male o ti picchia?> mi chiede, la guardo confusa

<No perché dovrebbe> gli rispondo <Alex non è facile, per niente, è violento e pericoloso non vorrei che magari ti facesse del male, bhe sai più o meno come il mondo della mafia> mi accarezza il braccio <No non ti preoccupare> sorrido <ok se sei tranquilla tu va bene>

<ahhhh> elisa si tocca la pancia, mi avvicino velocemente <hey tutto bene?> gli chiedo preoccupata, lei sorride <Sisi questo piccolino mi fa i dispetti> ridiamo <Come va questa gravidanza?> gli chiedo <devo dire più movimenta della prima> <Come si chiama l'altro piccolo> gli chiedo <Aron e ha 4 anni>

ritorniamo al tavolo

<Andiami tesoro? Sarai stanca> Vito e Alex si alzano <Si andiamo> risponde elisa, Vito la aiuta a mettere il cappotto

<Ci vediamo> dice Alex mentre si affianca a me, io mi avvicino a elisa e la saluto <Ciao, salutami il piccolo> dico riferendomi a suo figlio, <senza altro te lo farò conoscere>

Ritorniamo in macchina

<Sei pronta al nostro matrimonio?> mi chiede, io rido sarcastica alzano gli occhi al cielo <Come faccio ad essere pronta a sposarmi? Se manco lo voglio> dico arrabbiata, lui diventa rigido e serio <Che tu lo voglia o no sei costretta> rido <Come se non lo so, mi hai costretta tu> dico puntandoci il dito contro <Tu mi hai ricattata> gli grido contro <Non alzare la voce con me> dice duro <Perché che fai mi uccidi come uccidi le altre persone?> gli chiedo con gli occhi pieni di lacrime <tu sei solo un pazzo, malato, psicopatico da rinchiudere in un manicomio> gli grido contro, esco dalla macchina velocemente sbattendo lo sportello, lui mi chiama più volte ma io lo ignoro e proseguo la strada

All'improvviso "BOMMM" un rumore assordante rimbomba alle mie orecchie, facendomi fermare sui i miei passi, un colpo di pistola mi sfiora il braccio, grano gli occhi

Ricattata Dal DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora