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Hakon mi trascinò via dal soggiorno stringendomi il braccio talmente forte che pensavo si sarebbe spezzato.

Mi portò in un balcone seminascosto della residenza e chiuse le porte dietro di noi, così da evitare che qualcuno ci sentisse.

Ero abbastanza nervoso. Hakon sembrava ancora arrabbiato, ed era sinceramente terrificante ma avrei protetto il mio onore con forza, perciò feci un respiro profondo e mi preparai alla discussione.

Discussione che però non avvenne da momento che Hakon mi superò e andò ad appoggiare i gomiti sulla ringhiera in marmo del balcone. Si prese la testa tra le mani e fece un respiro profondo prima di alzare la testa e guardare il cielo stellato. Sembrava molto più giovane così.

Dopo alcuni secondi, si voltò verso di me e mi invitò ad avvicinarmi a lui. Cosa che feci, curioso del suo comportamento.

"Ti devo delle scuse, Nolahn." disse lui sinceramente dispiaciuto. "Ersa mi ha raccontato cosa è successo veramente e ora so che non volevi farle nulla di male. Mi dispiace per aver detto quelle cose. Mi sono comportato da idiota."

Si è scusato. Non ho mai sentito nessuno uomo farlo di sua spontanea volontà.

Sorrisi ad Hakon e gli misi una mano sulla spalla.

"Accetto le tua scuse. Capisco perché hai reagito. Eri solo preoccupato per Ersa, reagirei allo stesso modo anch'io." dissi sorridendo, cercando di fargli capire che non ero arrabbiato con lui. Anche Hakon sorrise. Poi la sua espressione cambiò. Si fece più seria. Non arrabbiata, solo seria.

"Allora, tu e Ersa. Cosa siete?" mi chiese lui.

"Io e Ersa?"

"Già. Tu e mia sorella. Cosa siete? Amici? O qualcosa di più?"

A quelle parole arrossì all'istante.

Ma che hanno tutti stasera?! Quand'è che è diventata la serata mondiale del Diamo Fastidio a Nolahn con Domande Scomode sui suoi Sentimenti?

"Siamo solo amici." dissi risoluto. Hakon annui. Poi chiese ancora.

"Tu che vorresti essere?" lo guardai stranito.

"Che intenzioni hai con mia sorella? Vuoi provare a corteggiarla?" chiese lui di nuovo

"Sinceramente. Non lo so." dissi iniziando a tormentare l'unghia dell'indice.

"Mnh. Sappi sono che se mai proverai a corteggiarla dovrai passare sul mio cadavere per averla. Ersa è la mia famiglia e come tale la proteggerò ferocemente." mi disse Hakon mentre si voltava verso l'uscita del balcone.

"Spero di essere stato abbastanza chiaro. Buonanotte, Nolahn" fini lui uscendo dal balcone.

Rimasi li come un idiota mentre Hakon spariva all'interno dell palazzo di Evelyn, probabilmente andando a letto.

La minaccia velata di Hakon mi rimbalzava da un parte all'altra della testa.

Provato davvero qualcosa per Ersa? Era solo amicizia o qualcosa di più? Sei sì, ero disposto ad affrontare le conseguenze di ciò? Ersa non era di certo una persona facile da amare. Da ammirare di sicuro. Ma amare? L'amore è un sentimento forte, come l'odio e di certo il carattere difficile di Ersa non aiutava. Come non aiutava il vizio di Ersa di mentire su tutto ciò che la riguarda direttamente. come se non fosse importante. Mi appoggiai alla ringhiera del balcone come aveva fatto Hakon. Sospirai e alza la testa cercando un risposta nelle stelle.

Venni interrotto da un leggero colpo dietro di me. Mi voltai e vidi Ersa sullo stipite della porta. Misteriosa e bellissima come sempre. Sul mio volto si aprì un sorriso senza che mi sforzassi.

EclipseWhere stories live. Discover now