Capitolo 56

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Lil jolie

In questo momento non riesco a guardarla negli occhi, so che non esisto solo io per lei però non c'è bisogno di trattarmi così.
-So che non devi sempre mettermi al primo posto ma almeno non ignorarmi-
-Ancora, io non ti sto ignorando- dice con un filo di voce per poi aggiungere un "scusa"
-Senti lasciamo stare- le dico prima di uscire da lì, non mi andava più di parlarne, ho solo bisogno di stare sola e di smettere di pensare a lei, almeno per un po'.
Esco un po' in giardino, dato che sembra l'unico posto in cui ci sia un po' di tranquillità. Non so esattamente quanto tempo passo qui fuori a fissare il vuoto ma d'un tratto ne esce Kia a risvegliarmi dai miei pensieri.
-Che fai qui tutta sola?- mi domanda sedendosi al mio fianco
-Non sono sola, c'è Sofia addormentata lì nell'angolo-
-Ma si addormenta sempre in posti come quello?-
-Si, le vogliamo bene anche per questo- le dico sorridendo e noto che anche lei sta sorridendo
-Mi sembra giusto dai-
-Quindi tu sei sarda?- le domando un po' curiosa, anche perché un po' si sente dall'accento e volevo la conferma
-Si, grazie a Dio sono nata lì-
-Fortunata allora- come le rispondo noto che inizia a ridere e sussurra un "direi proprio di si"
-Mi devi insegnare qualche parola- le dico dopo un po'
-Quando vuoi- mi risponde tutta contenta
-Un po' di tempo fa' avevo fatto una battuta sulla Sardegna, sai?-
-Ho paura a domandarti quale-
-Sai che pesci si trovano in Sardegna?- subito dopo che la inizio non mi fa' finire la battuta che la finisce lei con un "fammi indovinare, le sardine" e io la guardo divertita
-Ange questa è davvero brutta- dice cercando di trattenere una risata
-Mi chiedo perché non abbiamo iniziato a parlare così prima-
-Con te che mi fai una battuta sulla mia adorata terra?- esclama guardandomi per poi riniziare a ridere
-Venite a mangiare?- ci interrompe Mida per poi guardare Sofia
-La lasciamo dormire lì vero?- domanda subito dopo indicandola e facendo una faccia abbastanza buffa
-Si, è il nuovo gnomo da giardino e lo sveglierò più tardi- come dico questa frase mida scoppia letteralmente a ridere
-Per quanto è bassa ci starebbe benissimo- esclama per poi farci segno di seguirlo, così entriamo dentro e ci sediamo subito a tavola.

Ogni tanto, durante la cena, noto Sarah che mi guarda e fa' un piccolo sorriso triste, forse ho sbagliato ad andarmene prima e forse dovevo restare lì a discutere con lei per poi fare pace, ma se me ne sono andata, in quel momento, era la scelta migliore per me.
Come finiamo di mangiare aiuto a sparecchiare un po' e mi metto a fare i piatti con Martina e Gaia, ci tengo davvero tanto a loro e abbiamo creato proprio una bella amicizia.
-Quindi con Sarah?- mi domanda Gaia e io la ignoro completamente, così lei prende un un bicchiere con un po' d'acqua dentro e mi bagna
-Tu non sei normale- le dico per poi fare la stessa cosa
-Basta- ci urla Martina dopo un po' e io e Gaia ci guardiamo sorridendo per poi guardare a lei
-Se ci provate vi meno- sussurra Martina mentre ha capito ciò che stiamo per fare, io e Gaia non l'ascoltiamo e lo facciamo lo stesso per poi allontanarci velocemente
-Sono troppo stanca per raggiungervi- dice sbuffando per poi ricevere una risata da parte nostra
-Ti finiamo di aiutare dai- esclama gaia
-No, andate a letto se no vi meno- ci dice velocemente Martina
-Okay Capo- le dico sta volta io per poi avvicinarmi lentamente e lasciarle un bacio sulla guancia, la stessa cosa fa' Gaia e poi c'è ne andiamo insieme.
Prima di entrare nella mia stanza mi fermo di colpo e corro subito fuori, mi sono completamente dimenticata di Sofia. Noto che sta ancora lì così la prendo a mo di sposa e la porto nella sua stanza.
-Che è successo?- mi domanda Sarah mentre mi vede entrare con Sofia
-Nulla si è addormentata fuori- le rispondo freddamente e ovviamente lei lo nota
-Dormi con me?- dice con un filo di voce senza togliermi gli occhi di dosso
-No, dormo nel mio letto- le rispondo velocemente e poi le sussurro un "buonanotte", senza darle il tempo di rispondere me ne vado nella mia stanza, nessuno riuscirà a capire quanto mi è costato dirle di no.

l'opposto di me - lil e sarahWo Geschichten leben. Entdecke jetzt